Patologie reumatiche in Lombardia: “Per gli esperti è ora di creare una vera rete sul territorio per nuovi percorsi di cura”

Patologie reumatiche in Lombardia

Milano 27 ottobre 2020 Implementare la telemedicina, abbattere le liste d’attesa, migliorare intesa ospedale-territorio, creare una rete reumatologica, con maggiore sinergia tra lo specialista, il farmacista ospedaliero e il MMG per garantire una migliore qualità di vita alle persone affette da artrite reumatoide. Per fare il punto sulla situazione delle patologie reumatiche in Lombardia, come già accaduto in Puglia, Veneto e Campania, con la RoadMap REUMARETE, si è svolto con gli esperti, il webinar ‘IL PAZIENTE REUMATOLOGICO LOMBARDO PERCORSI DI CURA POST COVID’, organizzato da Mondosanità e con il contributo incondizionato di Bristol-Myers Squibb ed IT-MeD.

“La valutazione dell’impatto della pandemia sui pazienti portatori di malattie infiammatorie croniche reumatologiche non può prescindere da due ordini di considerazioni. Il primo riguarda l’impatto della infezione da Sars-Cov-2 sulla comunità dei pazienti reumatologici. A questo aspetto la SIR ha tentato di dare una risposta mediante l’istituzione precoce di un registro di casi di contagio insorti in pazienti reumatologici evidenziando che l’infezione non è probabilmente più frequente in questa popolazione e che l’impatto delle terapie è minimo. Il messaggio che ne è scaturito è stato quello di comunicare ai pazienti la necessità di proseguire le terapie in quanto una malattia non controllata sembra essere un fattore di rischio aggiuntivo della possibilità di contagio. Il secondo punto da considerare è relativo alla riduzione delle prestazioni ordinarie per i nostri pazienti, resasi necessaria in funzione dell’allargamento a macchia d’olio del contagio. Per questo è fondamentale che vengano finanziate iniziative di controllo e di monitoraggio a distanza dei pazienti onde evitare che questa grande e fragile comunità di persone si senta abbandonata a casa senza più possibilità di controllo specialistico. La telemedicina offre a questo proposito notevoli opportunità e la SIR ha approntato una piattaforma specifica per il telemonitoraggio da applicare a livello nazionale. È fondamentale che gli organi regolatori ci affianchino in questo programma attraverso il riconoscimento anche economico delle prestazioni a distanza che possono contribuire a ridurre gli spostamenti e quindi i contagi consentendo un adeguato monitoraggio della sicurezza e della aderenza alle terapie in atto”, ha detto Luigi Sinigaglia, Presidente Nazionale della Società Italiana di Reumatologia (SIR) 

“La Lombardia è stata la regione italiana più duramente colpita dall’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da Covid-19: se tale evento di eccezionale gravità ha modificato la vita di tutti, è necessario osservare da vicino quale impatto esso abbia avuto nella vita di chi in Lombardia vive con una patologia reumatologica cronica. Come Associazione Lombarda dei Malati Reumatici e tutte le altre associazioni a noi affini con le quali collaboriamo, vogliamo che il webinar di oggi, sia l’occasione per confrontarci con gli esperti per ragionare insieme su aspetti cruciali – resi ancora più urgenti dalla pandemia – tra i quali le liste d’attesa, la creazione di una rete reumatologica sul territorio lombardo, il ruolo della telemedicina e in generale tutti gli aspetti che anche in tempo di pandemia possono concorrere alla positiva qualità di vita di tutte le persone che affrontano una patologia reumatologica cronica”, ha spiegato Maria Grazia Pisu, Presidente ALOMAR ODV

“La pandemia, in questo momento, sta ripresentando le problematiche più critiche che abbiamo già vissuto. La difficoltà d’accesso agli Ospedali e agli ambulatori medici ha riaperto un problema che rende i pazienti incerti e preoccupati sul loro futuro a causa della lungaggine delle liste d’attesa per prime visite ed eventuali rimandi delle visite di controllo già programmate. Ma questo vale per tutta Italia e noi di ANMAR lo abbiamo fatto notare da marzo. La difficoltà a fissare appuntamenti per visite specialistiche che, con patologie multidisciplinari, sono necessarie. Vale per tutta Italia. Parliamo di patologie che spesso hanno delle comorbidità e devono essere seguite oltre che dal MMG che spesso è escluso dal nostro percorso di cronici, anche gli specialisti non si confrontano per gestire al meglio la patologia o le patologie. La creazione di una rete reumatologica sul territorio lombardo risulta impellente e ci stiamo lavorando con la Regione che aveva già avviato i lavori ma con le difficoltà del momento e con il cambio dei referenti regionali incaricati, è in attesa di poter ripartire. La telemedicina in Lombardia è attiva. Il Fascicolo Sanitario è adeguato e accessibile. Ovviamente per chi non è attrezzato a livello telematico, diventa più difficile. Anche se per quanto concerne l’interoperabilità dei sistemi/piattaforme diventa un problema. Il paziente è titolare/proprietario dei suoi dati. I dati nel fascicolo non sono interoperabili tra i sistemi attuati, ANMAR si sta adoperando con smart share di far sì che le varie piattaforme possano interagire per rendere il percorso del cronico più agevole, degli specialisti più veloce e di dare la possibilità al MMG di essere coinvolto nel percorso di cura del paziente”, ha dichiarato Silvia Tonolo, Presidente ANMAR

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REUMARETE: “Necessaria la nascita di una Rete regionale campana per i pazienti affetti da malattie reumatiche”

RETE REUMATOLOGICA IN CAMPANIA

Le malattie reumatiche sono oltre 150, in aumento ovunque, sia come spesa sociale, pari allo 0,2% del Pil, che quella sanitaria, per cui i costi diretti ammontano allo 0,6% della spesa sanitaria totale.

Napoli, 10 luglio 2020 – Per far fronte a queste patologie molte Regioni italiane da diversi anni hanno creato delle reti regionali per indirizzare al meglio i malati e per garantire un grado di assistenza uguale su tutto il territorio.

La Regione Campania ancora non dispone di una rete reumatologica, una mancanza che rende più difficoltoso per i cittadini l’accesso ai recenti farmaci innovativi e i biosimilari che permettono un risparmio economico per l’SSN e la possibilità di impiegare le risorse risparmiate in terapie innovative attuali e future. Per fare un punto della situazione sull’importanza di una Rete e su come implementare l’uso dei farmaci innovativi in Campania, Motore Sanità ha organizzato il Webinar ‘REUMARETE. LA RETE REUMATOLOGICA IN CAMPANIA’, con il contributo incondizionato di Bristol-Myers Squibb.

“La reumatologia è una patologia tremendamente invalidante per i tanti risvolti che tocca, come diagnosi, terapie e appropriatezza. Prima che un paziente con sintomi non chiari venga visitato da uno specialista passano tanti giorni, anche mesi: tempo nel quale la persona comincia a girovagare in cerca di visite e terapie, aumentando le spese per il servizio sanitario regionale e nazionale. È quindi indispensabile che per le malattie reumatologiche venga fatto il possibile, cercando di creare una rete multidisciplinare che coinvolga tutti gli specialisti implicati nella malattia e a noi della sanità il compito di tenere sotto controllo i continui progressi diagnostici e terapeutici che arriveranno”, ha dichiarato Ugo Trama, Dipartimento del Farmaco Regione Campania

“Le malattie reumatiche rappresentano la condizione cronica più diffusa nella popolazione italiana e sono causa di morbilità e mortalità in una alta percentuale di pazienti. I dati sulla reale incidenza delle malattie reumatiche in Italia sono pochi ma si ritiene che circa lo 0.6-1% della popolazione generale ne sia affetta. Non vi sono dati certi sulla prevalenza delle malattie reumatiche in Campania ma l’analisi del numero delle esenzioni attive per esse, evidenzia che circa lo 0.5% della popolazione ne risulta affetto con un incremento significativo in funzione dell’età. La severità dell’impatto delle malattie reumatiche sulla popolazione affetta è fortemente supportata dall’evidenza che circa il 22% dei pazienti affetti, sono costretti ad abbandonare la propria attività lavorativa. Sebbene già tali dati restituiscano una dimensione rilevante della problematica nella popolazione generale, è estremamente probabile che la reale dimensione del problema, verosimilmente sottostimata, sia ancora più drammatica. Sulla base di tale premesse, appare necessaria la costituzione di una rete reumatologica, fondata sul principio della continuità assistenziale intesa come omogeneità dell’offerta assistenziale basata su specifici e appropriati percorsi che valorizzino le interdipendenze tra tutte le strutture e servizi dell’area reumatologica campana”, ha detto Francesco Ciccia, Professore Medicina di Precisione, Università Campania Luigi Vanvitelli

Il webinar è andato in onda sul sito internet www.motoresanita.it

‘REUMARETE’: “La best practice veneta in artrite reumatoide”

REUMARETE

Padova, 26 giugno 2020Efficienza organizzativa, uso appropriato delle risorse insieme alla sinergia tra lo specialista, il farmacista ospedaliero e il medico di medicina generale, la rete di cura è la base per garantire una migliore qualità di vita alle persone affette da artrite reumatoide. Per fare il punto, a 5 anni dall’attivazione della Rete Reumatologica in Veneto, si è svolto con gli esperti, il WEBINAR ‘REUMARETE. LA RETE REUMATOLOGICA DEL VENETO’, organizzato da Motore Sanità con il contributo incondizionato di Bristol-Myers Squibb.

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