Uno studio condotto a Vo’ Euganeo, comune padovano venuto alla ribalta per la gestione dell’epidemia di Covid-19, ha mostrato come oltre il 40% delle infezioni da Covid-19 siano asintomatiche, senza differenze significative di carica virale tra sintomatici e asintomatici, e che i bambini siano in qualche modo resistenti all’infezione.
Coronavirus, ricerca Unimore sui linfociti esausti, tempesta citochine nei polmoni
Emergono nuovi indizi al fine di individuare un protocollo terapeutico in grado di scongiurare la famigerata polmonite da Covid-19 e le altre manifestazioni cliniche derivate dalla pandemia.
Sulla rivista Nature Communications sono stati infatti pubblicati i risultati di uno studio coordinato da Andrea Cossarizza, immunologo dell’Università di Modena e Reggio Emilia, studio che chiarisce il ruolo delle molecole responsabili della tempesta citochinica innescata durante l’infezione da Coronavirus e descrive le cause dell’esaurimento funzionale dei principali attori del sistema immunitario.
L’indagine ha approfondito tra l’altro il meccanismo chi produce i cosiddetti linfociti esausti. “Nelle fasi della malattia in cui predomina una iper-attivazione – spiega Cossarizza – le cellule del sistema immunitario si fanno la guerra tra loro, azionano altre cellule, i monociti e i granulociti neutrofili, e coinvolgono strutture come gli endoteli vascolari e gli epiteli polmonari.
Nel paziente vengono a coesistere linfociti attivati oppure esauriti, appena prodotti dagli organi linfoidi oppure senescenti, e linfociti che producono molecole con effetti biologici opposti. È quindi una risposta caotica senza alcuna logica che esaurisce la risposta immunitaria. Inoltre, molti aspetti della risposta cellulare, come la capacità proliferativa e la funzionalità mitocondriale, mimano quanto accade nel processo di invecchiamento del sistema immunitario, definito inflammaging, nel quale una eccessiva infiammazione cronica sta alla base del malfunzionamento immunitario tipico delle persone molto anziane”.
Lo studio ha messo in luce in particolare il meccanismo dell’interleuchina 17, e apre la strada alla sperimentazione di nuovi farmaci biologici per contrastare il virus SARS-COV-2 nella prospettiva e di riuscire a bloccare l’infiammazione, che causa effetti drammatici e devastanti nei pazienti più vulnerabili, fino a richiedere un ricovero in terapia intensiva.
Nella pubblicazione vengono riportati ulteriori dettagli sul ruolo delle citochine coinvolte nella patogenesi della malattia (ne sono state indagate 31), e analisi delle cellule responsabili della loro produzione. Alla pubblicazione dello studio coordinato dal Professor Andrea Cossarizza, coadiuvato dalle ricercatrici Sara De Biasi e Lara Gibellini, hanno contribuito altri illustri autori tra i quali citiamo Cristina Mussini, Giovanni Guaraldi, Marianna Meschiari, Massimo Girardis, Enrico Clini, Fabio Facchinetti, Mario Sarti, Tommaso Trenti, Antonello Pietrangelo, Lucio Brugioni.
La Redazione
COVID-19 e medicina nucleare. “Le best practices nazionali su assistenza e procedure a tutela dei pazienti fragili”
8 luglio 2020 – La pandemia di COVID-19 non ha risparmiato nessuno, cittadini e pazienti con ogni tipo di malattia, nel caso della medicina nucleare per la maggior parte si tratta di pazienti oncologici, una popolazione con un profilo immunologico che li rende particolarmente fragili.
BEST PRACTICES IMPATTO EMERGENZA COVID-19 SULLA MEDICINA NUCLEARE
Il prossimo 8 luglio dalle ore 14,30 alle 16,30 si terrà il Talk-webinar ‘BEST PRACTICES IMPATTO EMERGENZA COVID-19 SULLA MEDICINA NUCLEARE‘, organizzato da Mondosanità, in collaborazione con Officina Motore Sanità ed Eurocomunicazione, per fare il punto su come i Centri di medicina nucleare, per affrontare questa crisi, abbiano dovuto implementare l’assistenza ai pazienti e usare nuove procedure.
– Mattia Altini, Direttore Sanitario Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori I.R.S.T. IRCCS, Meldola
– Daniele Amoruso, Giornalista Scientifico
– Gianni Amunni, Direttore Generale ISPRO Regione Toscana
– Sergio Baldari, Direttore Scuola Specializzazione Medicina Nucleare, Università di Messina
– Daniela Boresi, Giornalista
– Alberto Bortolami, Referente Attività Tecnico-Scientifica ROV, Istituto Oncologico Veneto
– Vittorio Briganti, Responsabile GE&NE-U, AOU Careggi, Firenze
– Andrea Ciarmiello, Direttore Medicina Nucleare ASL 5 Ospedale Sant’Andrea, La Spezia
– Laura Evangelista, Medico Medicina Nucleare Padova
– Giulia Gioda, Presidente Motore Sanità
– Raffaele Giubbini, Direttore Medicina Nucleare Spedali Civili Brescia
– Chiara Maria Grana, Direttore Medicina Nucleare Istituto Europeo di Oncologia, Milano
– Vito Ladisa, Direttore Farmacia Fondazione IRCCS Istituto Nazionale Tumori, Milano
– Marco Maccauro, Medico Medicina Nucleare e Endocrinologia IRCCS Istituto Nazionale Tumori, Milano
– Ettore Mautone, Giornalista
– Emanuela Omodeo Salè, Direttore Farmacia Istituto Europeo di Oncologia, Milano
– Paolo Pronzato, Direttore Oncologia Medica IRCCS San Martino Genova
– Camillo Rossi, Direttore Sanitario Spedali Civili Brescia
– Gianmario Sambuceti, Direttore Medicina Nucleare, IRCCS San Martino Genova
– Orazio Schillaci, Rettore Università “Tor Vergata”, Roma – Presidente AIMN
– Andrea Sermonti, Giornalista
– Duccio Volterrani, Responsabile Medicina Nucleare AOU Pisana
– Claudio Zanon, Direttore Scientifico Motore Sanità
Sardegna Sicura l’app registra 43mila download
L’applicazione per cellulare “Sardegna Sicura” è on-line ormai da una settimana ed è stata scaricata da oltre 43mila persone. Questi i primi dati sull’app creata da Regione Sardegna, per monitorare gli accessi e le permanenze sull’isola nell’emergenza Covid-19.
Le analisi dei campioni dell’acqua dimostrano che il Covid circolava da novembre
Dalle analisi di campioni prelevati nei depuratori di centri urbani del nord Italia, si è capito che il coronavirus circolava già da molto prima del 22 febbraio, e precisamente nel capoluogo piemontese già dal 18 dicembre.
Cabine a secco per eliminare il Covid-19 in Brianza
Le cabine a secco Kabi hanno l’obiettivo di sanificare persone ed oggetti e possono essere collocate all’esterno o all’interno di uffici pubblici, imprese, strutture sanitarie, supermercati, aeroporti, centri commerciali e tutti quei luoghi ad alto flusso di persone garantendo la massima igienizzazione quindi sicurezza per le persone.
Case di riposo in Piemonte cambiano le norme per le visite
Da oggi, chi vorrà andare a trovare un proprio parente ricoverato in una della case di riposo della Regione Piemonte, dovrà espletare alcune indispensabili procedure di sicurezza.
Meccanismo immunologico della vasculite individuato a Modena
Nella regione Emilia-Romagna, il team di emolinfopatologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, è riuscita ad individuare per la prima volta al mondo il meccanismo immunologico della vasculite, l’infiammazione dei vasi sanguigni, provocata dal Coronavirus.
Mascherine a Genova solo se si sta a meno di 2 mt
Una nuova ordinanza firmata dal sindaco Marco Bucci stabilisce che non è più obbligatorio indossare le mascherine a Genova all’aria aperta, fatto salvo l’impossibilità di mantenere la distanza di sicurezza di 2 metri dalle altre persone, ferma restando la necessità, comunque, di portarla sempre con sé.