CORONAVIRUS: PAN, “RIPENSARE MODELLO DISTRIBUTIVO REGIONALE E INVESTIRE SU NUOVE PIATTAFORME E IMPIANTI PER SISTEMA AGROALIMENTARE”

Fonte: regione.veneto.it

Venezia, 24 marzo 2020

La crisi dettata dall’emergenza Coronavirus deve diventare occasione per ripensare il modello distributivo delle filiere agroalimentari venete e per impostare un ‘nuovo Rinascimento’ dell’economia regionale, e in particolare dei comparti del ‘food’ e del ‘wine’ che sono l’asse portante dell’”industria” turistica e dell’export veneto.

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Coronavirus, Gallera: medici di medicina generale e pediatri attivano monitoraggio pazienti a domicilio

Fonte: lombardianotizie.online

Previsti tamponi per loro e gli operatori sanitari

Una maggiore presa in carico e il monitoraggio sul territorio da parte dei medici di famiglia, anche attraverso sistemi di telemedicina, sia dei pazienti coronavirus che sono stati dimessi, ma non sono ancora guariti, sia di coloro che manifestano sintomi riconducibili al virus. Questo l’obiettivo della delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore al Welfare, Giulio Gallera.

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Coronavirus aggiornamento, 9.254 i casi positivi in Emilia-Romagna, 719 in più rispetto a ieri. I casi lievi in isolamento a domicilio sono 3.992

Fonte: regione.emilia-romagna.it

Martedì,  24 marzo 2020

Salgono a 558 le guarigioni (+135), 291 i pazienti in terapia intensiva (+15) mentre sono 93 i decessi in più rispetto a ieri. 9.254 i casi di positività al Coronavirus, 719 in più di ieri. 33.527 i test refertati, 2.327 in più sempre rispetto a ieri. Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi, sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in Emilia-Romagna.

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Le attività commerciali e industriali consentite in Valle d’Aosta

Fonte: appweb.regione.vda.it

La Presidenza della Regione informa che, con il DPCM 22 marzo 2020, al fine di contrastare e contenere il diffondersi del Virus COVID-19, sono state sospese dal 23 marzo fino al 3 aprile, sul territorio nazionale, tutte le attività produttive industriali e commerciali ad eccezione di quelle indicate nell’allegato 1 al DPCM stesso, espressamente indicate mediante codice ATECO, che sono pertanto consentite senza ulteriori adempimenti.

Il Decreto ha, tuttavia, stabilito alcune eccezioni con riferimento all’esercizio di alcune attività, in particolare quelle previste all’art. 1, comma 1, lett d) e lett. g).
Nel caso della lettera d) è stabilito che restano sempre consentite anche le attività che sono funzionali ad assicurare la continuità delle filiere delle attività di cui all’allegato 1, nonché dei servizi di pubblica utilità e dei servizi essenziali di cui alla lettera e), previa comunicazione al Prefetto della provincia ove è ubicata l’attività produttiva, nella quale sono indicate specificamente le imprese e le amministrazioni beneficiarie dei prodotti e servizi attinenti alle attività consentite.

La lettera g), invece stabilisce che sono consentite le attività degli impianti a ciclo produttivo continuo, previa comunicazione al Prefetto della provincia ove è ubicata l’attività produttiva, dalla cui interruzione derivi un grave pregiudizio all’impianto stesso o un pericolo di incidenti.
In entrambi i casi, il Prefetto – in Valle d’Aosta, il Presidente della Regione nell’esercizio delle funzioni prefettizie – può sospendere le attività soggette a comunicazione, qualora ritenga che non sussistano, nel caso della lettera d), le condizioni di funzionalità ad assicurare la continuità delle filiere di cui all’allegato 1, oppure, nel caso della lettera g), che dall’interruzione non derivi un pregiudizio all’impianto o pericolo di incidenti.
Sino alla comunicazione degli eventuali provvedimenti di sospensione da parte del Presidente della Regione nell’esercizio delle funzioni prefettizie, le relative attività sono legittimamente esercitate sulla base delle dichiarazioni rese.
Un’ulteriore ipotesi eccezione è, infine, prevista dall’art. 1, comma 1, lett. h) del citato DPCM che consente le attività dell’industria dell’aerospazio e della difesa, nonché le altre attività di rilevanza strategica per l’economia nazionale, previa autorizzazione del Prefetto della provincia ove è ubicata l’attività produttiva.
Si sottolinea che in tal caso, ai fini del lecito svolgimento dell’attività, non è sufficiente una mera comunicazione, ma è necessaria l’acquisizione della preventiva autorizzazione del Prefetto – in Valle d’Aosta il Presidente della Regione nell’esercizio delle funzioni prefettizie.

Al link sottostante, per le imprese interessate, vi sono i modelli da utilizzare per le comunicazioni di cui alle lettere d) e g) dell’art. 1, comma 1, del DPCM 22 marzo 2020 nonché per la richiesta di autorizzazione prevista ai sensi della lett. h).

Si precisa inoltre che d’ora innanzi non saranno prese in considerazione comunicazioni redatte su moduli diversi da allegati.

Le comunicazioni e le richieste di autorizzazione devono essere indirizzate al Presidente della Regione nell’esercizio delle funzioni prefettizie ed inviate, esclusivamente via PEC all’indirizzo [email protected].

Eventuali informazioni possono essere richieste inviando una mail all’indirizzo [email protected], avendo cura di indicare nel testo un numero telefonico al quale essere richiamati.

Il link alla pagina del sito dell’Amministrazione dedicato alle attività di prefettura è il seguente: https://www.regione.vda.it/prefettura/Covid-19/attivita_consentite_i.aspx

CORONAVIRUS: GIUNTA LAZIO VARA PIANO “PRONTO CASSA”, NO BUROCRAZIA

Fonte: regione.lazio.it

Dalla Regione Lazio una prima risposta alle difficoltà economiche generate dall’emergenza Coronavirus. Importanti iniziative a sostegno della liquidità di imprese e liberi professionisti del Lazio, che nel loro insieme, a regime, porteranno a mobilitare circa 450 milioni di euro. Si tratta di interventi adottati in un quadro coordinato e complementare con le decisioni prese a livello europeo e nazionale e realizzati grazie a una rimodulazione di fondi europei e regionali e alla collaborazione con gli istituti di credito, la Banca Europea degli Investimenti, le Camere di Commercio del Lazio e il Fondo Centrale di Garanzia

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