Rivoluzione CAR-T in Emilia-Romagna

Rivoluzione CAR

Al Policlinico Sant’Orsola-Malpighi l’anno si chiuderà con 20 pazienti oncologici trattati. Il Covid non ferma l’attività.

Tra le sfide future il potenziamento delle CAR-T cell Team

Le CAR-T sono cure all’avanguardia, che possono dare una speranza in più ai pazienti oncologici. Cure che, per la complessità che richiedono, devono essere organizzate da centri selezionati e di altissima competenza. Queste CAR-T innovative sono arrivate in Regione Emilia Romagna nel 2019 dopo l’approvazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) e la Regione da subito ha messo a disposizione l’esperienza, la qualità e la professionalità del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi – Unità Operativa Complessa di Ematologia per eseguire queste immunoterapie cellulari, che possono dare risposte di lunga durata, in alcuni casi anche la guarigione, in pazienti nei quali la malattia non è più curabile con le terapie convenzionali.

Motore Sanità ha organizzato, in Emilia-Romagna, il Webinar ‘BEST PRACTICE ORGANIZZATIVE IN TEMPO DI COVID: IL PERCORSO DEL PAZIENTE SOTTOPOSTO A CAR-T’, realizzato grazie al contributo incondizionato di GILEAD e Kite.

Il Policlinico Sant’Orsola-Malpighi è il centro Hub per l’Emilia-Romagna nell’utilizzo delle terapie avanzate CAR-T. È uno dei primi centri italiani che sono stati selezionati per condurre studi clinici sperimentali per le indicazioni approvate e per quelle future (mieloma multiplo). L’AIFA già dallo scorso settembre ha approvato i criteri per l’individuazione dei centri ospedalieri idonei alla somministrazione di queste terapie, non più in modalità sperimentale ma ordinaria. In base all’evoluzione delle cure e della numerosità dei pazienti da trattare, la Giunta regionale valuterà successivamente l’eventuale individuazione di altri centri regionali abilitati all’utilizzo delle terapie CAR-T.  L’anno 2020 si chiuderà con un totale di 20 pazienti a cui CAR-T sono state infuse (alcuni da studio clinico). Durante la prima ondata della pandemia si è registrato purtroppo un rallentamento negli arruolamenti; ma da settembre sono state schedulate 3 aferesi al mese, dal secondo trimestre 2021 saranno 4 al mese, andando a coprire i fabbisogni previsti dalla programmazione regionale. Tra le sfide future: fondamentale è il potenziamento delle CAR-T cell Team nell’organizzazione all’interno del centro Hub.

Il modello di base è quello dell’organizzazione a rete. Con la delibera è stato assegnato al centro Hub l’obiettivo di definire un protocollo di selezione e presa in carico dei pazienti candidati alle terapie avanzate ed è stata istituita un’apposita Commissione di esperti, con il compito di valutare la casistica e la qualità del percorso delle procedure CAR-T eseguite, anche per l’assunzione di eventuali provvedimenti aggiuntivi, nonché di definire la gestione dei tempi di attesa sia per i pazienti residenti in Regione sia per i pazienti provenienti da altre regioni (con il supporto prezioso di Casa Ail). Il processo è facilitato da uno strumento gestionale di tipo informatico che ha collegato i centri Spoke, otto sedi ematologiche in totale sul territorio regionale, al centro Hub, rendendo questa attività possibile online in ogni momento al fine di condividere l’eleggibilità al trattamento.

Per il paziente è stato creato un vero e proprio percorso: presa in carico e responsabilità, comunicazione delle interfacce, ambiti applicativi e standard of care, identificazione degli steps a maggior rischio, controllo (verifica) del processo.

Durante la pandemia è stato istituito un percorso ad hoc Covid-free per i pazienti sottoposti a terapia CAR-T. Il Covid ha influenzato certamente l’attività delle CAR-T ma ha permesso di costruire lo scheletro dell’organizzazione regionale che permetterà anche a regime di rispondere in maniera esaustiva alla domanda regionale e anche extra regionale. La Regione Emilia Romagna, dall’inizio della fase 1, ha individuato delle indicazioni per la gestione delle terapie e dei trapianti indifferibili nei pazienti ematologici. Insieme alla comunità professionale, a metà marzo, sono state emesse indicazioni per garantire la conservazione dei trattamenti trapiantologici come salvavita, sia autologi sia allogenici e anche di CAR-T, ritenuti indifferibili, in relazione ad una valutazione del rapporto rischio-beneficio, e anche degli elementi correlati all’immunodepressione. Questa condivisione di indicazioni ha permesso di arrivare ad approcciare il tema dei trapianti e delle CAR-T in maniera condivisa e omogenea anche nelle fasi successive.

Se i CAR-T diventeranno, come speriamo, una risorsa terapeutica in grado di cambiare  radicalmente la storia di quei pazienti che attualmente non hanno alternative terapeutiche, probabilmente solo il Policlinico Sant’Orsola-Malpighi potrebbe non essere sufficiente a soddisfare i bisogni dell’intera regione e quindi potremmo essere un secondo centro se ce ne sarà bisogno. Questo lo valuteremo nel tempo insieme al centro e alla Regione” ha spiegato Giuseppe Longo, Direttore SC Medicina Oncologica Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena e Coordinatore clinico Gruppo Regionale Farmaci Oncologici di Regione Emilia-Romagna.

“A volte ci troviamo di fronte a scelte difficili e a situazioni mai viste prima – ha concluso  Francesca Bonifazi, Dirigente Ematologia Policlinico S. Orsola Malpighi – Istituto di Ematologia L. e A. Seragnoli Bologna – ma certamente la collaborazione con gli altri colleghi e poi l’intuito clinico, la continua ricerca scientifica e le relazioni umane sono fondamentali per affrontare questa grande e nuova sfida”.

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CAR-T al tempo della pandemia COVID-19: “La best practice della Regione Emilia-Romagna a supporto del paziente”

CAR-T al tempo della pandemia

15 dicembre 2020 – L’innovazione portata dalle terapie CAR-T rappresenta uno dei traguardi medici più importanti del nuovo secolo nella battaglia contro i tumori. Per l’evoluzione futura sarà richiesto tempo, approfondimenti ed osservazioni, così come nuovi protocolli di ricerca e molto altro. Nell’attuale situazione Covid-19, però, servono immediatamente nuovi modelli organizzativi rapidamente applicabili, facendo tesoro delle buone pratiche messe in atto dalle singole Regioni durante le prime esperienze di utilizzo. Per condividere soluzioni da adottare per risolvere i problemi organizzativi, amministrativi e clinici legati alla pandemia, Motore Sanità ha organizzato, in Emilia-Romagna, il Webinar ‘BEST PRACTICE ORGANIZZATIVE IN TEMPO DI COVID: IL PERCORSO DEL PAZIENTE SOTTOPOSTO A CAR-T’, realizzato grazie al contributo incondizionato di GILEAD e Kite.

“Il 7 agosto 2019 l’Agenzia Italiana del Farmaco ha dato il via libera alla rimborsabilità della prima terapia a base di cellule CAR-T (Chimeric Antigen Receptor T-cell) disponibile in Italia. Nel documento ufficiale di AIFA la nuova terapia, denominata Kymriah (tisagenlecleucel), è definita prescritta secondo le indicazioni approvate da EMA e utilizzata presso i centri specialistici identificati e selezionati dalle Regioni, per pazienti adulti con linfoma diffuso a grandi cellule B (DLBCL) resistenti alle altre terapie o nei quali la malattia sia ricomparsa dopo una risposta ai trattamenti standard e per pazienti fino a 25 anni di età con leucemia linfoblastica acuta (LLA) a cellule B. In ottobre 2019 l’Emilia-Romagna ha pubblicato ufficialmente la delibera che formalizza le decisioni assunte dalla Commissione Regionale Farmaci (DETERMINAZIONE Num. 18521 del 14/10/2019 BOLOGNA) e che attribuisce al Policlinico Sant’Orsola-Malpighi la gestione della Terapia CAR-T, centro specialistico citato anche nei documenti di AIFA. Le decisioni assunte a livello Nazionale e Regionale sull’uso del farmaco prevedono che siano scelti Centri Specialistici Regionali adeguati ai criteri minimi stabiliti dall’Agenzia Italiana del Farmaco, su parere della commissione consultiva tecnico-scientifica, affiancati alle autorizzazioni previste per legge (certificazione del centro nazionale trapianti in accordo con le direttive EU; – accreditamento JACIE per trapianto allogenico comprendente unità clinica, unità di raccolta ed unità di processazione; – disponibilità di un’unità di terapia intensiva e rianimazione; – presenza di un team multidisciplinare adeguato alla gestione clinica del paziente e delle possibili complicanze (G.U. n.188 del 12-08-2019)). La Regione Emilia Romagna con la Commissione Regionale Farmaci di alto profilo, con la collaborazione con la Commissione Tecnico Scientifica di AIFA, di cui fa parte la Coordinatrice della CRF regionale, dr.ssa Marata Anna Maria, garantisce una verifica di attuazione e valutazione continua della gestione adeguata e aggiornata disponibile ad impegno su eventuali modifiche”, ha spiegato Valentina Solfrini, Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare, Servizio Assistenza Territoriale, Area Farmaci e Dispositivi Medici, Regione Emilia-Romagna

“La terapia CAR T rappresenta il nuovo fronte di trattamento per pazienti con leucemia linfoblastica acuta o linfoma non rispondere agli usuali trattamenti. Oltre ad una innovativa terapia salva vita rappresenta una sfida organizzativa e l’attuale pandemia COVID ne ha praticamente bloccato l’applicazione. È assolutamente importante ripartire  esaminando i vari stop del percorso diagnostico terapeutico per poter trattare pazienti che altrimenti non avrebbero altre possibilità di sopravvivenza ricordando che oltre ad i pazienti affetti da coronavirus l’impegno è quello di continuare a trattare le altre patologie altrettanto complesse e talora mortali”, ha detto Claudio Zanon, Direttore Scientifico Osservatorio di Motore Sanità

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Breakthrough innovation Car-T. Prospettive attuali in epoca Covid-19 Focus Nazionale – giovedì, 23 luglio 2020

Breakthrough innovation Car-T

Il prossimo giovedì 23 luglio dalle ore 11 alle 13:30, si terrà il Webinar ‘BREAKTHROUGH INNOVATION CAR-T PROSPETTIVE ATTUALI IN EPOCA COVID-19’, FOCUS NAZIONALE, organizzato da Motore Sanità, appuntamento nazionale che, facendo seguito ad una serie di 4 appuntamenti regionali, darà l’opportunità di confrontarsi agli esperti su quanto sia stato già realizzato in alcune Regioni e quanto di questo possa servire a superare criticità gestionali, amministrative e cliniche.

PARTECIPANO: 

Emanuele Angelucci, Direttore Ematologia IRCCS San Martino Genova Vice Presidente SIE

Benedetto Bruno, Direttore SSD Trapianto Allogenico Cellule Staminali, AOU Città della Salute e della Scienza Torino

Davide Croce, Direttore Centro Economia e Management in Sanità e nel Sociale LIUC Business School, Castellanza (VA)

Luciano Flor, Direttore Generale AOU Padova

Paolo Guzzonato, Direzione Scientifica Motore Sanità

Mauro Moreno, Direttore Sanitario ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda

Sabrina Nardi, Responsabile AIL Pazienti

Patrizia Nardulli, Direttore Dipartimento di Staff – Direttore SC Farmacia Ospedaliera IRCCS Istituto Tumori Giovanni Paolo II Bari

Carmen Piccolo, Sr Director, Medical Affairs – Med Affairs – Kite Italy, Gilead Sciences S.r.l.

Barbara Rebesco, Direttore UOC Politiche del Farmaco A.Li.Sa. Regione Liguria

Stefano Rossi, Direttore Generale ASL Taranto

Marco Ruggeri, Direttore UO Ematologica, Ospedale S. Bortolo di Vicenza, AULSS 8 Berica

Riccardo Saccardi, Direttore SOD Terapie Cellulari e Medicina Trasfusionale, AOU Careggi

Armando Santoro, Direttore Cancer Center e Responsabile UO Oncologia medica ed Ematologia HUMANITAS

Valeria Tozzi, Associate Professor of Practice of Government, Health and Not for Profit presso SDA Bocconi School of Management

Livio Trentin, Professore Associato Confermato Med/15 Malattie del Sangue, Università degli Studi di Padova

MODERANO:

Daniele Amoruso, Giornalista Scientifico

Claudio Zanon, Direttore Scientifico Motore Sanita

 

Per partecipare al Webinar ‘BREAKTHROUGH INNOVATION CAR-T PROSPETTIVE ATTUALI IN EPOCA COVID-19’ del 23 luglio, iscriviti al seguente link: https://bit.ly/3hpo7o6

CAR-T e COVID-19: focus Toscana

CAR-T e COVID-19

“Confronti regionali per superare e velocizzare criticità gestionali, amministrative e cliniche”

Martedì 21 luglio – L’innovazione portata dalle terapie CAR-T al di fuori di ogni dubbio rappresenta uno dei traguardi medici più importanti del nuovo secolo nella battaglia contro i tumori. Con l’attuale situazione Covid-19 servono nuovi modelli organizzativi rapidamente applicabili e scelte immediate soprattutto in aree come queste che non possono attendere. Con lo scopo di far confrontare esperti per condividere quanto di pratico sia stato già realizzato in molte Regioni e quanto di questo possa servire a superare criticità gestionali, amministrative e cliniche, Motore Sanità ha promosso una serie di Webinar regionali, oggi tappa in Toscana, dal titolo ‘BREAKTHROUGH INNOVATION CAR-T PROSPETTIVE ATTUALI IN EPOCA COVID-19’, realizzato grazie al contributo incondizionato di GILEAD.

Car-T rappresenta sicuramente una grande innovazione in campo oncologico. Si tratta di una terapia riservata ad un numero limitato di casi per i quali la prognosi può cambiare, ma ad elevatissimo costo e con problematiche complesse di gestione della tossicità. Il punto fondamentale è che deve essere garantita in totale sicurezza a tutti i pazienti eleggibili. In un sistema a rete è fondamentale che in tutti i nodi ci siano le conoscenze per individuare i casi eleggibili e che questi, anche per la loro rarità, debbono essere indirizzati ad un numero limitato di Centri con le caratteristiche adeguate alla loro gestione. La prospettiva di allargamento delle indicazioni deve aprire una riflessione più approfondita, sia sui costi per il Servizio Sanitario Regionale che sulla definizione delle strutture accreditate per tali terapie”, ha spiegato Gianni Amunni, Direttore Rete Oncoematologica Toscana

“La terapia con CAR-T rappresenta il primo esempio di impiego clinico di cellule geneticamente modificate non legato a sperimentazioni. I prodotti approvati sinora dalle Autorità Competenti Europee ed Americane sono indirizzati al trattamento di alcune forme di tumori del sangue che non rispondono alle terapie convenzionali; si prevede nei prossimi cinque anni l’introduzione nella pratica clinica di prodotti analoghi rivolti ad altre patologie tumorali, ematologiche e non, mentre è in fase iniziale di studio l’estensione di queste metodiche per il trattamento di malattie infettive e autoimmuni. L’agenzia italiana del Farmaco (AIFA) ha recepito la normativa europea disciplinando l’autorizzazione alla somministrazione delle CAR-T nei Centri di Trapianto di midollo osseo accreditati; la Regione Toscana ha identificato nel 2019 le strutture operanti nelle Aziende Ospedaliero-Universitarie. Ad oggi, le strutture qualificate alla terapia con CAR-T sono il Policlinico di Careggi per i pazienti adulti ed il Meyer per quelli pediatrici. I primi pazienti sono stati trattati in queste strutture nel primo semestre 2020, nonostante le difficoltà legate alla pandemia Covid”, ha dichiarato Riccardo Saccardi, Direttore SOD Terapie Cellulari e Medicina Trasfusionale, AOU Careggi

“La terapia con linfociti modificati CAR-T costituisce una fondamentale innovazione terapeutica basata su avanzate conoscenze biomolecolari e immunologiche. La possibilità di indurre linfociti autologhi a combattere cellule neoplastiche spalanca panorami terapeutici precedentemente impensabili. Questo progresso tecnologico rende necessario nuovo modello di collaborazione tra pubblico e privato che, entrambi a vario livello, diventano protagonisti nella preparazione di queste cellule modificate tanto da essere paragonabili a farmaci. Oltre alle garanzie necessariamente fornite dalle Aziende coinvolte, le Unità Cliniche debbono fornire linfociti prelevati e isolati in maniera standardizzata e mantenuti vitali fino al raggiungimento dei laboratori dove saranno manipolati. Le cellule inviate nuovamente al reparto dovranno essere utilizzate sotto stretto controllo per i possibili effetti collaterali: questo rende necessario un approccio multidisciplinare integrato. L’elevatissimo costo e la difficoltà di preparazione impongono un’accurata selezione dei Centri in modo da garantire la qualità e la sicurezza oltre ad un controllo della spesa. L’identificazione dei centri trapianto toscani accreditati permette di garantire la correttezza delle procedure e di affrontare, con le strutture già presenti, la nuova terapia senza un aggravio significativo dei costi necessari per le strutture cliniche e di laboratorio. Questo presupposto è particolarmente rilevante alla luce dei prossimi ampliamenti di indicazioni verso patologie decisamente più frequenti di quelle per le quali la terapia è oggi autorizzata”, ha detto Mario Petrini, UO Ematologia AOU Pisana

Il webinar è andato in onda sul sito internet www.motoresanita.it 

CAR-T e COVID-19: “Confronti regionali per superare e velocizzare criticità gestionali, amministrative e cliniche”

CAR T e COVID 19

Martedì 14 luglio – L’innovazione portata dalle terapie CAR-T al di fuori di ogni dubbio rappresenta uno dei traguardi medici più importanti del nuovo secolo nella battaglia contro i tumori. Con l’attuale situazione Covid-19 servono nuovi modelli organizzativi rapidamente applicabili e scelte immediate soprattutto in aree come queste che non possono attendere. Con lo scopo di far confrontare esperti per condividere quanto di pratico sia stato già realizzato in molte Regioni e quanto di questo possa servire a superare criticità gestionali, amministrative e cliniche, Motore Sanità ha organizzato una serie di Webinar regionali dal titolo ‘BREAKTHROUGH INNOVATION CAR-T PROSPETTIVE ATTUALI IN EPOCA COVID-19’, realizzati grazie al contributo incondizionato di GILEAD, oggi parte dal Veneto.

Negli ultimi anni la comprensione di nuovi meccanismi patogenetici e l’ottimizzazione delle procedure ha rivalutato le terapie basate sull’uso di cellule immunocompetenti e le nuove metodologie si pongono l’obbiettivo di arrivare a eliminare in modo radicale la malattia fino all’ultima cellula neoplastica o perlomeno a controllarne la crescita/diffusione. La vera rivoluzione nell’ambito dell’immunoterapia è stata segnata dalla ingegnerizzazione in laboratorio di linfociti T di pazienti in modo da poter esprimere sulla superficie un recettore chiamato CAR (chimeric antigen receptor) in grado di riconoscere e legare una proteina bersaglio sulla superficie delle cellule tumorali cui era stato preventivamente “educato”. Questo riconoscimento scatena un massivo rilascio di sostanze da parte dei linfociti T che portano a morte le cellule tumorali. In questo contesto la terapia con cellule CAR-T è l’esempio più esemplificativo delle terapie personalizzate e si sta rivelando efficace soprattutto in pazienti con leucemie acute, linfomi e mielomi”, ha detto Gianpietro Semenzato, Direttore Divisione di Ematologia, AOU di Padova, Coordinatore Tecnico Scientifico Rete Ematologica Veneta (REV)

La pandemia di COVID 19 ha avuto un marcato impatto su programmi di terapie cellulari che, se da una parte rappresentano la modalità terapeutica più avanzata e moderna per molte malattie ematologiche, per contro hanno una intrinseca “fragilità gestionale”, necessitando di procedure organizzative molto complesse e con molti attori e strutture coinvolti. L’uso di terapie cellulari, infatti, e soprattutto i farmaci basati sulla tecnologia CAR-T, prevede la raccolta di cellule, la loro conservazione, la spedizione presso “Cell Factory” estere per la ingegnerizzazione virale, il ritorno del farmaco alla sede clinica. Il blocco del traffico aereo, deciso dalla Amministrazione statunitense l’11 marzo, ha posto seri problemi nella gestione di tali spostamenti. Inoltre, la necessità di “preparare” il paziente con protocolli chemioterapici di condizionamento, con conseguente grave immuno-soppressione, ha determinato in molti casi la revisione delle tempistiche, dilazionando le procedure, quando possibile, nei momenti di maggior criticità epidemiologica, secondo i suggerimenti del Centro Nazionale Trapianti e del Gruppo Italiano per il Trapianto di Midollo Osseo. Infine, l’uso, reso necessariamente esclusivo, dei letti di rianimazione per pazienti COVID ha impossibilitato, in molti centri, la adeguata disponibilità di consulenza intensivistica, requisito indispensabile per la erogazione dei CAR-T. Le strutture qualificate per uso dei CAR-T hanno dovuto rivedere e ripensare i processi organizzativi e procedurali: richiedere un aumento dei posti – letto presso le terapia intensive; standardizzare ed efficientare le procedure di selezione dei pazienti, individuando modalità per ridurre i tempi di screening e identificazione dei candidati; proporre terapie “ponte” più utili al mantenimento di una cronicità di malattia, senza pagare in termini di tossicità e scadimento delle condizioni generali; rivalutare il ruolo delle “Cell Factory” locali, come quella accreditata a Vicenza, nell’ottica di creare una rete di eccellenze in Italia, per arrivare ad una produzione nazionale di terapie cellulari avanzate, tramite partnership tra pubblico e privato”, ha spiegato Marco Ruggeri, Direttore UO Ematologica, Ospedale S. Bortolo di Vicenza, ULSS 8 Berica

Il webinar è andato in onda sul sito internet www.motoresanita.it

FOCUS VENETO – BREAKTHROUGH INNOVATION CAR-T. PROSPETTIVE ATTUALI IN EPOCA COVID-19

BREAKTHROUGH INNOVATION CAR-T
Il prossimo martedì 14 luglio dalle ore 11 alle 13:30, si terrà il Webinar ‘BREAKTHROUGH INNOVATION CAR-T PROSPETTIVE ATTUALI IN EPOCA COVID-19’, organizzato da Motore Sanità, primo di una serie di appuntamenti regionali che parte dal Veneto, per far confrontare gli esperti regionali su quanto sia stato già realizzato nella Regione e quanto di questo possa servire a superare criticità gestionali, amministrative e cliniche in ambito oncologico.
PARTECIPANO: 
– Daniele Amoruso, Giornalista Scientifico

– Angelo Andreini, Ematologo UOC Ematologia e Centro Trapianto di Midollo Osseo AOUI Verona

– Daniela Boresi, Giornalista Scientifico

– Silvia Cavallarin, Cittadinanzattiva

– Luciano Flor, Direttore Generale AOU Padova

– Alessandro Lomeo, Direttore f.f. Miglioramento Qualità e Adempimenti legge regionale 22/2002 AOUI Verona

– Giovanni Pavesi, Direttore Generale ULSS 8 Berica, Vicenza

– Marco Ruggeri, Direttore UO Ematologica, Ospedale S. Bortolo di Vicenza, ULSS 8 Berica

– Gianpietro Semenzato, Direttore Divisione di Ematologia, AOU di Padova, Coordinatore Tecnico Scientifico Rete Ematologica Veneta (REV)

– Livio Trentin, Professore Associato Confermato Med/15 Malattie del Sangue, Università degli Studi di Padova

– Francesca Venturini, Direttore Farmacia AOU Padova

– Claudio Zanon, Direttore Scientifico Motore Sanità

Per partecipare al Webinar del 14 luglio, iscriviti al seguente link: https://bit.ly/2ZnrGoF