Prelievo multiplo di organi a Catania salva la vita a 5 pazienti. In Italia sono quasi 5 milioni i concittadini che hanno espresso la propria volontà di donare i propri organi. Un gesto di altruismo che molto spesso riesce a restituire la vita a molti pazienti.
È il caso di un giovane paziente dell’Ospedale Cannizzaro che dopo aver perso la vita in un tragico incidente stradale ha permesso ad altre cinque persone di rinascere grazie al trapianto dei propri organi. Dal donatore è stato possibile prelevare cuore, polmoni, fegato e reni trapiantati subito in altrettanti pazienti, mentre le cornee che possono sopravvivere più a lungo una volta espiantate sono state inviate alla Banca degli occhi. Tutto il delicato processo per l’espianto degli organi è stato gestito dalla dottoressa Antonella Mo che è il referente dell’Azienda per i trapianti insieme all’équipe che compone l’Unità Operativa Complessa di Anestesia e Rianimazione diretta invece dalla dottoressa Maria Concetta Monea. Tutte le operazioni si sono svolte in stretta collaborazione con il Centro Regionale Trapianti della Sicilia coordinato dal dott. Giorgio Battaglia. Secondo gli operatori coinvolti le operazioni del prelievo multiplo sono durate diverse ore ma si sono svolte senza problemi. Una volta trapiantati gli organi i riceventi si dovranno sottoporre a una riabilitazione e ad una lunga profilassi farmacologica per evitare che il proprio corpo possa rifiutare l’organo impiantato, che nei primi periodi viene identificato, soprattutto dai globuli bianchi, come un corpo estraneo. Non sempre però per chi decede è possibile donare gli organi, come nel caso di un’altra paziente assistita presso l’Ospedale Cannizzaro che aveva espresso il consenso alla donazione degli organi ma una volta analizzati erano stati valutati non idonei a causa di una patologia di cui la donna era affetta.
Anche in periodo di Covi19, in tutta Italia le procedure di donazioni degli organi non si sono fermate e hanno consentito di salvare molte vite umane propri organi. Un gesto di altruismo che molto spesso riesce a restituire la vita a molti pazienti. È il caso di un giovane paziente dell’Ospedale Cannizzaro che dopo aver perso la vita in un tragico incidente stradale ha permesso ad altre cinque persone di rinascere grazie al trapianto dei propri organi. Dal donatore è stato possibile prelevare cuore, polmoni, fegato e reni trapiantati subito in altrettanti pazienti, mentre le coornee che possono sopravvivere più a lungo una volta espiantate sono state inviate alla Banca degli occhi. Tutto il delicato processo per l’espianto degli organi sono state gestite dalla dottoressa Antonella Mo che è il referente dell’Azienda per i trapianti insieme all’équipe che compone l’Unità Operativa Complessa di Anestesia e Rianimazione diretta invece dalla dottoressa Maria Concetta Monea. Tutte le operazioni si sono svolte in stretta collaborazione con il Centro Regionale Trapianti della Sicilia coordinato dal dott. Giorgio Battaglia. Secondo gli operatori coinvolti le operazioni di prelievo sono durate diverse ore ma si sono svolte senza problemi. Una volta trapiantati gli organi i riceventi si dovranno sottoporre a una riabilitazione e ad una lunga profilassi farmacologica per evitare che il proprio corpo possa rifiutare l’organo impiantato, che nei primi periodi viene identificato, soprattutto dai globuli bianchi, come un corpo estraneo. Non sempre però per chi decede è possibile donare gli organi, come nel caso di un’altra paziente assistita presso l’Ospedale Cannizzaro che aveva espresso il consenso per un prelievo multiplo degli organi, ma una volta analizzati erano stati valutati non idonei a causa di una patologia di cui la donna era affetta.
Riccardo Thomas