Iniezione di soldi per il potenziamento del SSR sardo. La Regione Sardegna ha infatti preparato un piano per potenziare e riorganizzare tutta la rete ospedaliera Regionale, messi a disposizione 42mln di Euro.
Un atto fondamentale non solo per il potenziamento del Ssr ma serve anche per far fronte all’emergenza Covid-19 creando strutture e percorsi dedicati ai pazienti contagiati. In questi giorni è arrivato il nullaosta della Regione. Il piano di riorganizzazione prevede un potenziamento delle terapie intensive e sub-intensive aumentando i posti letto totale da 135 a 236. Inoltre sono stati individuati altri 115 posti letto attivabili in caso di bisogno riconvertendo altri reparti ospedalieri.
Questi posti letto non saranno centralizzati in un’unica struttura assistenziale ma, come previsto nel piano, verranno potenziati i reparti di terapia intensiva e di terapia sub-intensiva di diverse strutture su tutto il territorio dell’isola. Gli ospedali che avranno la priorità per questi fondi sono i presidi ospedalieri sardi che era già stati predisposti durante le fasi più concitate dell’emergenza alla gestione dei casi Covid. Questi ospedali sono il Santissima Trinità di Cagliari, il San Francesco di Nuoro e le cliniche San Pietro dell’Aou di Sassari. A questi ospedali verranno integrati con il San Martino di Oristano ed il Santa Barbara di Iglesias.
Questi investimenti non riguarderanno unicamente i posti letto, infatti sono previsti diversi adeguamenti strutturali per la realizzazione di percorsi separati e, nei pronto soccorso, di aree di permanenza dedicate ai casi sospetti. Non si parla solo di strutture ma anche di persone, infatti sono previsti per il potenziamento elle terapie intensive e la gestione del trasporto dei pazienti l’assunzione di nuovi medici. Questo esborso per un totale di 12,2mln di euro sarà suddiviso in due anni con una prima spesa di 5mln di euro dal bilancio nazionale nel 2020 e 7,2mln di euro dal bilancio regionale per l’anno prossimo.
Riccardo Thomas