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Persone non autosufficienti: sostegno alla domiciliarità

Fonte: regione.toscana.it

La migliore cura è vivere a casa. Due tipi di intervento: sostegno a soggetti con diagnosi di demenza (buoni servizio) e sostegno all’assistenza familiare per soggetti non autosufficienti (contributo economico, in base all’ISEE, per la spesa per un assistente familiare). Avviati 26 progetti in tutte le zone-distretto della Toscana, per un importo complessivo di 12,3 milioni di euro.

Prendersi cura di una persona non autosufficiente significa innanzitutto rispettare la persona e i suoi diritti fondamentali.
Tra questi, il diritto alla domiciliarità condiziona profondamente l’identità e la sfera emotiva.
L’assistenza alle persone non autosufficienti, tuttavia, richiede ai familiari un continuo impegno fisico ed emotivo, con svolgimento di compiti e mansioni spesso difficili e complessi.

Per far fronte a questi bisogni, la Regione Toscana finanzia una serie di interventi mirati per favorire la permanenza delle persone con autonomia limitata presso la propria abitazione,
attraverso il potenziamento e il consolidamento dei servizi di cura e di assistenza familiare.

A questo scopo, sono stati avviati 26 progetti in tutte le zone-distretto della Toscana, per un importo complessivo di 12,3 milioni di euro.

L’intervento è rivolto alle persone non autosufficienti o affette da demenza nella fase iniziale della malattia e sostiene l’accesso a percorsi innovativi di carattere socio-assistenziale e l’ampliamento dei servizi di assistenza. Il finanziamento viene erogato attraverso
l’assegnazione di Buoni servizio, nei limiti della disponibilità finanziaria prevista.

Due sono i tipi di intervento:  sostegno a soggetti con diagnosi di demenza e sostegno all’assistenza familiare per soggetti non autosufficienti

Sostegno a soggetti con diagnosi di demenza

Questo intervento finanzia percorsi innovativi per la cura e il sostegno di chi è affetto da demenza lieve o moderata e della sua famiglia.

Il destinatario, preso in carico e valutato dalla Unità valutazione multidisciplinare (Uvm) zonale, riceverà un Piano individualizzato formulato sulla base delle specifiche necessità rilevate.

Il buono servizio, finanziato con il Fondo sociale europeo, offre un pacchetto personalizzato di interventi, composto da percorsi socioassistenziali appropriati ed efficaci (per esempio Servizi domiciliari professionali, Centri diurni, Caffè e Atelier Alzheimer, Musei Alzheimer, etc), per un ammontare minimo di 3.000 e massimo di 4.000 euro.

Sostegno all’assistenza familiare per soggetti non autosufficienti

Questo intervento eroga un sostegno economico per usufruire dei servizi di assistenza familiare in favore di persone con oltre 65 anni di età, una isogravità 4-5 e un elevato bisogno assistenziale.
Il Buono servizio, finanziato con il Fondo Sociale Europeo, per un ammontare minimo di 400 e massimo di 700 euro mensili (in base all’ISEE), fornisce esclusivamente un contributo economico alla spesa per un assistente familiare, da assumersi con regolare contratto di lavoro per un minimo di 26 ore settimanali.

Scopri tutti i dettagli del bando Por Fse 2014-2020 per progetti di assistenza familiare per persone non autosufficienti: “Sostegno alla domiciliarità per persone con limitazione dell’autonomia” approvato con decreto n.11439 del 19 giugno 2019.

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