Tivoli, 15 luglio 2022 – Alla “MIDSUMMER SCHOOL 2022 – Disruptive technology e medicina di precisione” di Motore Sanità, organizzata con il contributo incondizionato di Technogenetics, Abbott, Becton Dickinson, Siemens Healthineers e Stago Italia la sessione “Disegniamo la sanità del futuro” ha voluto tracciare quali potranno essere i prossimi passi della sanità italiana con il contributo determinante dei Direttori delle aziende pubbliche e private, per concorrere efficacemente alla realizzazione degli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), analizzando tutte le implicazioni ed in particolare la formazione, le competenze e la partecipazione attiva dei vari operatori sanitari.
Il PNRR stanzia circa 20 miliardi di euro per l’implementazione della medicina territoriale e la ristrutturazione dei Dea e dei pronto soccorso negli ospedali nonché per l’aggiornamento e sostituzione della tecnologia ospedaliera obsoleta. Collante del tutto dovrebbe essere rappresentato dalla sanità digitale: fascicolo sanitario, cyber security e telemedicina in primis.
Ha aperto i lavori Fabiola Bologna, Segretario della XII Commissione Affari Sociali Camera Deputati: “In Parlamento abbiamo lavorato molto sul PNRR, strumento che ci dà l’opportunità di trattare le cronicità e non solo. Dobbiamo ridurre gli accessi in pronto soccorso, investire in personale sanitario, combattere la resistenza all’innovazione tecnologica e al cambiamento. Sono tante le sfide che ci aspettano”.
Secondo Luciano Flor, Direttore Generale dell’Area Sanità e Sociale della Regione del Veneto il PNRR è una grandissima occasione di cambiamento strutturale e strumentale. “Non ho alcun timore della tecnologia. Quello che sta succedendo è l’omogeneità dello sviluppo tecnologico. Dobbiamo cominciare a ragionare in termini di diritti dei malati, dobbiamo essere in grado di fare rete, di far chiarezza fra noi professionisti e i cittadini”.
Giuseppe Quintavalle, Direttore Generale del Policlinico Tor Vergata di Roma, ha domandato: “le terapie predittive e personalizzate con che cosa le sosteremo? Il PNRR parla di costruzioni meravigliose e noi siamo i primi ad avere la possibilità di attivare un ospedale di comunità, delle centrali operative territoriali condivise e cogestite con il territorio, ma non si è parlato mai di personale che è un altro punto importante. Altro aspetto da considerare è poi la formazione sui nuovi device e sui nuovi farmaci”. E ancora: “Riusciremo con le case e gli ospedali di comunità a superare il gap famoso di inappropriatezza che abbiamo? Dovremmo lavorare sulla inappropriatezza in maniera importante attraverso la prevenzione, la comunicazione e dei percorsi diagnostici”.
Stefano Taraglio, Direttore Sanitario dell’ASL Città di Torino ha portato l’esperienza piemontese della telemedicina, stato dell’arte e prospettive. “In Piemonte, e a Torino in particolare, la pandemia ha evidenziato, sin dall’inizio, la necessità di attivare strumenti informatici in grado di prendere in carico le segnalazioni di contagio, gestire il contact tracing, monitorare i pazienti Covid- positivi, nonché prenotare ed effettuare tamponi. A questi si sono aggiunti l’utilizzo di una App in grado di monitorare costantemente i parametri clinici, strumentali e laboratoristici dei pazienti e, a seguito della creazione, nel luglio 2020, del Dipartimento interaziendale regionale per le malattie e le emergenze infettive (Dirmei), è stato anche attivato un call center regionale con funzioni di servizio e di supporto per problematiche Covid (green pass e vaccini). Senza l’ausilio e l’utilizzo intensivo della tecnologia non si sarebbe in alcun modo riusciti a gestire l’enorme carico di informazioni che l’emergenza Covid ha comportato. Contestualmente sono, via via, apparse innovative modalità di presa in carico di pazienti in vari ambiti specialistici (Pneumologia, Oncologia, Cardiologia, Endocrino-diabetologia, Oculistica, Psicologia) che si stanno consolidando e integrando sempre di più con le tradizionali modalità di gestione dei pazienti. Per conferire maggiore operatività la Giunta Regionale ha assegnato alla neoistituita Azienda Zero, anche il compito relativo alla “gestione e sviluppo del sistema informativo di telemedicina e di progetti ICT e della gestione e organizzazione dei centri di prenotazione”. In conclusione: “il percorso verso la telemedicina del sistema sanitario del Piemonte procede secondo step ravvicinati ed è prevista già per l’inizio del 2023 l’integrazione dei progetti regionali “maturi” con la piattaforma nazionale di telemedicina” ha concluso Stefano Taraglio.
Francesca Tosolini, Direttore Generale CRO di Aviano si è soffermato sul ruolo dei dati e delle informazioni: “Ci sono tutta una serie di limiti che fanno sì che il flusso di dati non sia omogeno e una riflessione deve essere fatta proprio su questo tema, perché non riguarda solo le informazioni, ma è cercare di farle girare in maniera trasparente senza dover introdurre accrocchi per poter rispettare le disposizioni normative con il poter dare delle risposte. Inoltre ci stiamo focalizzando sui sistemi informativi ma è nell’insieme ancora un sistema carente per quanto riguarda il personale e la formazione”.
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