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La migliore cura delle persone con epilessia? L’aspetto farmacologico e i Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali

Ecco quanto emerso dalla serie di eventi promossi da Motore Sanità dedicati all’Epilessia: patologia che colpisce 720mila italiani e 50milioni di persone circa in tutto il mondo.

19 dicembre 2022 – Si è conclusa la serie di eventi promossi da Motore Sanità -con il contributo incondizionato di Angelini Pharma -dedicati all’Epilessia, che fanno fotografato, nelle varie regioni d’Italia, qual è la situazione delle persone con questa malattia e qual è la loro presa in carico assistenziale.

Una patologia che riguarda da vicino 720mila italiani che ne sono affetti e, al contempo, una delle malattie neurologiche più frequenti che conta 50milioni di persone circa in tutto il mondo.

Così Oriano Mecarelli, Past Presidente LICE (Lega Italiana Contro l’Epilessia), aprendo il tavolo di lavori conclusivo PERSONE CON EPILESSIA, PRESA IN CARICO ASSISTENZIALE: “Le epilessie costituiscono nell’insieme una patologia molto complessa sia dal punto di vista diagnostico, sia da quello terapeutico e assistenziale, che impatta severamente sul piano individuale e sociale. Lo stigma che aleggia, inoltre, è sempre di grande rilievo ed è una problematica a livello mondiale. Una rilevante percentuale di chi ne soffre è farmacoresistente: significa che queste persone non rispondono adeguatamente alle terapie farmacologiche a disposizione. Altro problema è quello della scarsa conoscenza dell’epilessia, ancora oggi, a tutti i livelli e in tutti gli ambiti. Il sistema migliore per organizzare in ogni ambito territoriale la cura delle persone con epilessia? Occorre basarsi su documenti che si chiamano Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali (PDTA), che per l’epilessia si possono predisporre. Ogni PDTA prevede la presa in carico attiva e totale della persona con specifica patologia, per la gestione della quale sono necessari interventi multiprofessionali e multidisciplinari  svolti anche in ambiti diversi. Concludo dicendo che noi abbiamo un Servizio Sanitario Nazionale e 20 regioni sul territorio nazionale. Ebbene, ognuna di queste agisce dopo l’autorizzazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco a modo suo e questo è un problema”.

Per quanto riguarda l’aspetto farmacologico la Puglia è in una situazione felice”, commenta Angela La Neve, Dirigente Medico di Neurologia presso l’Unità di Emergenza Neurologica Clinica  “Amaducci” del Policlinico di Bari. “Abbiamo un Dirigente del Dipartimento preposto alla distribuzione dei farmaci regionale che è un Dirigente molto accorto, aperto e disponibile all’interlocuzione con gli specialisti. Diverso il discorso del PDTA: per quanto possa esserci l’impegno e la voglia dei clinici, evidentemente bisogna essere fortemente supportati dalle aziende e dalle Associazioni dei pazienti. Questo perché, ancora in Puglia, non è chiaro che il paziente con epilessia debba essere gestito da uno specialista neurologo con competenze specifiche per questa patologia”.

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