La Toscana in questi mesi è stata la quinta regione più colpita dalla pandemia del coronavirus. Nonostante l’ottima risposta data dal Ssr moltissimi sacrifici sono stati compiuti per poter garantire la sicurezza della popolazione.
Uno di questi sacrifici è stato quello di sospendere gli screening oncologici cioè quell’insieme di esami volti ad individuare precocemente l’insorgenza di tumori nella popolazione che non presenta segni né sintomi relativi a una neoplasia. Adesso però che si è ufficialmente entrati nella Fase2 del Covid anche in Toscana è ripresa l’attività degli screening oncologici che era stata sospesa dal 16 di marzo. Gli screening oncologici come mammografia, Pap test/test Hpv e ricerca del sangue occulto fecale sono un servizio essenziale nel’assitenza del malato e sono di comprovata efficacia, in quanto riducono la mortalità e in alcuni casi la frequenza dei tumori della mammella, del collo dell’utero e dell’intestino. Per far si che la prevenzione possa riprendere nella maniera più rapida possibile riuscendo quindi a coinvolgere tutti i cittadini che rientrano nei target della prevenzione la Regione Toscana ha inviato una lettera in cui si spiega che gli esami riprendono, con nuove modalità organizzative, in grado di garantire la massima sicurezza di utenti e operatori: maggior distanziamento tra gli appuntamenti, utilizzo di dispositivi di protezione individuali, verifica di eventuali sintomi negli utenti che si presenteranno, adeguate procedure di sanificazione degli ambienti.
“L’emergenza Covid-19 – spiega l’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi – ha indotto i programmi regionali dei tre screening oncologici a sospendere gli appuntamenti programmati. Una scelta molto difficile, ma necessaria per salvaguardare la salute dei cittadini, e motivata dall’esigenza di ridurre gli spostamenti delle persone, il loro rischio di contagiarsi, e avere il tempo di adattare l’organizzazione alle nuove regole. Ora che, con la diminuzione dei contagi gli screening sono ripresi, invito tutti a presentarsi senza timore: gli esami si svolgeranno nella più completa sicurezza. Gli screening sono uno strumento fondamentale per la prevenzione dei tumori e dunque sono fortemente raccomandati per la salute dei cittadini. L’estensione e l’adesione ai tre programmi di screening che la Regione offre gratuitamente alla popolazione si confermano tra i migliori del panorama italiano. Una buona prevenzione consente di individuare per tempo i tumori e intervenire tempestivamente per curarli ed eliminarli”.
Per far fronte all’accumulo di esami necessari a causa dei mesi di stop e dalla necessita di mantenere la sanificazione dei macchinari e dei locali, oltre che al rispetto delle distanze sociali, l’Ispro (Istituto per lo studio la prevenzione e la rete oncologica) ha deciso di riorganizzare e di prolungare gli orari e i giorni in cui presidi sanitari saranno accessibili. Infatti da oggi l’apertura dei presidi sarà su sei giorni (dal lunedì al sabato) e con fasce orarie di 12 ore. I singoli programmi di screening inoltre, in funzione dell’adattamento delle misure di prevenzione e protezione dei vari contesti, potranno attivare anche altre modalità di facilitazione all’accesso.
“Per favorire la partecipazione e garantire la sicurezza dei cittadini – informa Gianni Amunni, direttore Ispro – stiamo studiando modalità alternative di intervento che tengano conto dei livelli di rischio di particolari sottogruppi di popolazione, per esempio le persone che in questi mesi erano uscite dai programmi di screening per motivi di età; e dell’utilizzo di test autosomministrati inviati per posta, per esempio il dispositivo di autoprelievo per il test Hpv. In ogni caso, l’attività di screening sarà modulata per garantire la massima sicurezza agli utenti”. Dopo i mesi di stop per il coronavirus l’Italia sta ripartendo e dal punto di vista sanitario è giusto che si ripara dalla prevenzione.
Riccardo Thomas