Stigma e awareness in SALUTE MENTALE Coordinamento nazionale dei Direttori dei DSM italiani in collaborazione con ASL Roma 1 e Motore Sanità
RAZIONALE
La salute mentale è componente fondamentale della salute generale della popolazione ed è garanzia della convivenza civile.
Investire in questo campo ha un ritorno immediato sulla scuola e l’università, sul mondo del lavoro, sull’integrazione e la sicurezza sociale. Molti autorevoli studi affermano che gli investimenti in salute mentale portano ad un incremento del PIL nel medio termine. Lo scenario attuale, al contrario, è caratterizzato da un crescente divario tra bisogni e risorse disponibili.
Infatti, mentre assistiamo da un lato all’incremento costante dell’incidenza dei disturbi mentali gravi, oltre che ad una vera pandemia dei casi di co-morbilità con l’uso di sostanze, che, insieme ai disturbi del neuro-sviluppo come i Disturbi dello spettro autistico, l’ADHD, la Schizofrenia e il Disturbo bipolare, interessano oltre il 6% della popolazione, dall’altro ci troviamo di fronte ad un enorme e drammatico problema di carenza di risorse, più grave nell’ambito della salute mentale che negli altri campi della sanità.
La quota del FSN dedicata alla salute mentale, definita al 5% dalla CU nel 2001, è oggi in media inferiore al 3%; ciò rende impossibile qualunque cambiamento organizzativo che possa cogliere i bisogni emergenti e mina l’efficacia degli interventi, sia di natura psicosociale che farmacologica. A ciò si aggiunge l’emergenza drammatica dei pazienti autori di reato, cresciuti a dismisura dopo la legge che ha chiuso gli OPG, emergenza che ricade totalmente sui Dipartimenti di Salute Mentale che sono tenuti oggi anche a compiti di custodia.
A ciò si aggiunge lo stigma che condiziona fortemente sia le persone affette da queste patologie, sia il rapporto dell’intera società con il tema della salute mentale, assente dai programmi di politica sanitaria e senza alcuna attenzione da parte dell’opinione pubblica, tranne quando accadono fatti di cronaca.
Inoltre, la piena consapevolezza del disturbo e dei percorsi di cura, obiettivo di ogni strategia terapeutica, non dovrebbe coinvolgere solo i cittadini portatori di un disagio/disturbo, ma anche i loro familiari, i gruppi sociali di appartenenza e, più in generale, la società tutta.
In questo nuovo incontro, nella giornata mondiale della Salute Mentale, vogliamo interrogarci su stigma e consapevolezza come fattori determinanti nella promozione e cura della salute mentale e fare il punto sulle proposte fatte dal Coordinamento dei Direttori dei DSM italiani alle Istituzioni. È l’occasione per dare voce non solo ai professionisti, ma anche a tutti gli stakeholder coinvolti.