SCREENING MAMMOGRAFICO L’adesione migliora con strumenti più efficaci
Europa Donna Italia si è presa carico delle richieste delle donne, che vogliono un Programma di Screening Mammografico Organizzato più efficiente. Da qui, la formulazione di tre richieste che hanno come obiettivo finale proprio quello di rendere più efficace lo screening mammografico con il Servizio Sanitario Nazionale. A partire dall’invito e dall’appuntamento, da gestire con altri strumenti digitali, nel rispetto della legge sulla Privacy.
Come ci ha dimostrato l’esperienza maturata nel corso della campagna vaccinale Covid-19, oggi ci sono le premesse per formulare un nuovo processo di screening mammografico “a misura di donna” che porti questo irrinunciabile servizio di tutela della salute pubblica ad essere finalmente efficiente, al passo con i tempi e accessibile a tutte le donne italiane. A vantaggio di una uniformità di approccio su tutto il territorio nazionale e di un tasso più elevato di adesione al Programma di Screening del SSN.
I dati di Sorveglianza Passi dimostrano che quasi la metà delle donne tra i 50 e i 69 anni non afferisce allo screening organizzato. E fino a quando su tutto il territorio nazionale non verrà raggiunta la copertura del 100% per quanto riguarda l’invio delle lettere di adesione al Programma, non sarà possibile l’estensione in ogni Regione alla fascia 45-49 e 69-75, come sottolineato nel Piano Nazionale Prevenzione 2020-2025, esponendo le donne che rientrano in queste fasce a un potenziale maggiore rischio di diagnosi tardive.
Da queste riflessioni e da molto altro ancora nasce l’esigenza di stimolare l’attenzione delle Istituzioni e porre le basi per un dialogo costruttivo, finalizzato alla messa a punto di nuove modalità per un Programma di Screening Mammografico per le donne.