RETE REUMATOLOGICA PIEMONTESE Modelli Organizzativi ed Empasse Post-pandemico
⇒ Comunicato Stampa – Rete reumatologica piemontese, si lavora per la sua attivazione per rendere i Pdta delle malattie reumatiche più appropriati ed efficaci
Le malattie reumatiche costituiscono la seconda causa più frequente di disabilità dopo le malattie cardiovascolari. Negli ultimi anni la qualità di vita della popolazione affetta da queste patologie è migliorata nettamente grazie sia alle nuove cure offerte che ad una migliore presa in carico e gestione dei pazienti da parte degli specialisti coinvolti.
Oggi l’impiego progressivo dell’innovazione terapeutica e dei farmaci biosimilari hanno reso le cure maggiormente sostenibili, arrivando ad effettuare scelte terapeutiche customizzate sui bisogni del paziente. Efficienza organizzativa ed utilizzo efficace delle risorse rimangono una chiave di successo in ambito reumatologico: diventa fondamentale una sinergia di intenti tra lo specialista, il farmacista ospedaliero, i MMG e le associazioni dei pazienti.
Purtroppo la pandemia da COVId-19 ha parzialmente interrotto questa crescita virtuosa, con aumento delle liste d’attesa, peggioramento dell’aderenza e della continuità terapeutica, difficoltà ad accedere allo specialista sia per ciò che concerne il reumatologo stesso sia per quanto riguarda la presa in carico multidisciplinare che vede coinvolti altri specialisti (in primis il dermatologo). La stessa difficoltà riguarda la medicina generale, con aumento del sommerso e con conseguenti diagnosi ritardate.
La rete reumatologica piemontese si sta faticosamente riorganizzando per garantire che diagnosi e terapie siano disponibili il più precocemente possibile in quanto un trattamento precoce e adeguato consente i migliori risultati e condiziona l’evoluzione della malattia, soprattutto in patologie reumatiche ad andamento prognostico più severo. Permangono tuttavia alcune criticità, ad esempio l’impossibilità delle strutture private convenzionate di distribuire trattamenti innovativi, che determinano una fuga di pazienti dal Piemonte Orientale verso la Lombardia.
Considerati dunque questi aspetti, si ritiene fondamentale ridare un ruolo da protagonista alla rete reumatologica piemontese nella definizione del percorso di cura per le patologie reumatiche, con lo scopo di ottimizzare ed uniformare in ambito metropolitano il processo di gestione del paziente reumatologico. Un altro aspetto da tenere in considerazione riguarda la distribuzione dei farmaci biologici da parte dei centri privati convenzionati: un accesso equo alle cure sul territorio regionale ridurrebbe le liste d’attesa e la conseguente mobilità interregionale..
Per analizzare le iniziative post pandemiche della rete reumatologica piemontese Motore Sanità organizza l’evento dal titolo “LA RETE REUMATOLOGICA PIEMONTESE DALL’AS IS AL TO BE” per concordare le azioni da mettere in atto per superare le criticità degli ultimi due anni.