PRESA IN CARICO DEL PAZIENTE DIABETICO dal pre covid al post covid, FOCUS REGIONE PIEMONTE nuove terapie: costi e opportunitÀ
RAZIONALE
Il diabete, da molti definita “la malattia cronica” per il suo impatto gestionale rappresentativo di una cronicità complessa a 360°, ha ricadute assistenziali importanti sui servizi sanitari Nazionale e Regionali: le stime più recenti sulla sola spesa tra costi sanitari diretti (9 MLD) e costi indiretti (circa 11 MLD) indicano cifre di almeno 20 Mld di €/ anno. In termini di ricadute sulla salute non si deve poi dimenticare che questa malattia rappresenta la 1° causa di cecità, la 1° causa di amputazione non traumatica degli arti inferiori, la 2° causa di insufficienza renale terminale fino alla dialisi o al trapianto, la concausa di metà degli infarti e degli ictus.
A complicare questo quadro già di per sé preoccupante, la recente pandemia da SARS-CoV-2, ha messo in luce la fragilità di questa popolazione di pazienti con dei dati di mortalità e morbilità grave, tra i più alti non solo in Italia ma in tutto il mondo. Inoltre ha prodotto ritardi nella diagnosi, nella presa in carico e nel monitoraggio della condizione di malattia, facendo emergere tutte le debolezze del sistema assistenziale, molto legate in particolare alla continuità delle cure.
In risposta a questo il PNRR ha stanziato ingenti risorse per la riorganizzazione dei servizi in grado di rispondere ai bisogni di questa popolazione. Punti fondamentali del percorso da intraprendere sotto l’impulso all’innovazione tecnologica, sono il potenziamento della digitalizzazione per un’adeguata condivisione dei dati tra gli attori di sistema, l’utilizzo ottimale dell’innovazione farmacologica e dei devices disponibili.
Ora però è necessario passare alla fase di azione/realizzazione nelle regioni. Motore Sanità vorrebbe affrontare questo tema partendo da una regione di riferimento per buone pratiche assistenziali come la regione Piemonte, ponendosi alcune domande. Pre e post-covid da dove ripartire nella revisione dei servizi assistenziali dedicati alle persone con diabete? Come semplificare/sburocratizzare i percorsi di diagnosi e cura? Come facilitare l’accesso all’innovazione considerandola non più solo un costo bensì un investimento necessario?