Percorso vaccinale per i malati cronici piano nazionale prevenzione vaccinale e sue applicazioni regionali nell’ambito della vaccinazione dell’adulto – LOMBARDIA UP TO DATE SUI RISULTATI RAGGIUNTI
RAZIONALE SCIENTIFICO
Secondo il Piano nazionale di prevenzione vaccinale (PNPV), la categoria dei gruppi di popolazione a rischio per patologia è costituita da individui che presentano determinate caratteristiche e particolari condizioni morbose (patologie cardiovascolari, respiratorie, metaboliche, immunodepressione, etc.) che li espongono ad un maggior rischio di contrarre malattie infettive, spesso foriere di complicanze gravi che pongono il paziente a rischio di vita. Per questo il PNPV fornisce un elenco dettagliato delle condizioni di salute per le quali risulta indicata l’immunizzazione.
Esempio di intervento preventivo è il vaccino anti-pneumococco per i pazienti anziani e fragili. Per questo, oltre alla fascia d’età dei soggetti di 65 anni queste due vaccinazioni sono offerte gratuitamente ai soggetti con diabete mellito, patologia cardiovascolare, BPCO, asma e quelli destinati a terapia immunosoppressiva e con immunodepressione. Ma nonostante queste indicazioni e anche se queste vaccinazioni sono state introdotte nei LEA dal 2017 per chiamata attiva e gratuita, le attuali coperture vaccinali risultano ampiamente insoddisfacenti e richiedono una serie di interventi urgenti e ben strutturati.
In particolare si dovrebbe agire sul territorio, visto che molte di queste coorti sono strettamente seguite dai MMG. Lavorando in questa direzione, la Regione Lombardia ha messo a punto un protocollo vaccinale virtuoso valido sulla vaccinazione contro il Pneumococco rendendolo gratuito per pazienti fragili e anziani. E sempre attraverso questo protocollo si è trovato un accordo con la Società scientifica di diabetologia per fornire ai diabetici tutta una serie di vaccinazioni importanti e si sta lavorando in maniera simile per arrivare allo stesso obiettivo su altre cronicità.
Attualmente le coperture vaccinali su questa popolazione devono essere implementate. Si osserva inoltre la mancanza di indicatori di monitoraggio e controllo sul breve, medio e lungo periodo. In questo senso è giusto porsi la domanda di come le nuove strutture territoriali previste dal PNRR (comprese le farmacie dei servizi) potrebbero essere di supporto ai vari distretti per raggiungere gli obiettivi costruiti nel virtuoso protocollo regionale.