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PAPILLOMAVIRUS: LOTTA AI TUMORI. PER UNA CULTURA DELLA PREVENZIONE

Data

04 Mar 2023
Expired!

Ora

09:30 - 13:30

L'evento è finito

Programma

Comunicato stampa

Documento di sintesi

RAZIONALE SCIENTIFICO

Secondo recenti dati dell’AIRTUM (Associazione Italiana Registri Tumori) si stimano in Italia 2.700 nuovi casi di tumore del collo dell’utero o cervice uterina, dato in aumento dopo la momentanea sospensione dello screening durante la pandemia e causa oggi in Italia più di 500 decessi all’anno. Tale dato è in continua e forte riduzione fin dall’inizio degli anni Ottanta, per effetto delle campagne di screening per diagnosi precoce tramite il Pap-test, introdotto negli anni Cinquanta che ha permesso di ridurre drasticamente l’incidenza e la mortalità del carcinoma della cervice uterina, quanto meno nei Paesi ad alto reddito. 

Negli ultimi anni al Pap-test si è affiancato, e, a seconda delle strategie, a volte lo ha sostituito, un esame per identificare sulla superficie del collo dell’utero la presenza di DNA di papillomavirus (in sigla HPV-DNA test).

Attraverso la prevenzione primaria, oggi si può efficacemente contrastare circa il 90% dei nuovi casi di tumore da HPV.

A oggi sono molti i Paesi che hanno adottato un programma di prevenzione  nazionale contro l’HPV, tra cui l’Italia, dove la vaccinazione è  offerta attivamente e gratuitamente ai ragazzi e alle ragazze nel corso del dodicesimo anno di vita.

In collaborazione con i partner, Oms Europa sta sviluppando la “Roadmap per accelerare l’eliminazione del cancro cervicale come problema di salute pubblica nella regione europea dell’Oms 2022-2030”.  Come evidenziato dal Manifesto Italiano per l’eliminazione dei tumori correlati al papillomavirus,  l’obiettivo è  riprendere quanto evidenziato da OMS ed Europe’s Beating Cancer Plan, riassumibile nel 90-90-90:

  • 90% della copertura vaccinale per la popolazione target (adolescenti maschi e femmine)
  • 90% accesso gratuito allo screening cervicale nelle donne dai 25 ai 64 anni
  • 90% accesso tempestivo ai trattamenti per cancro cervicale e lesione precancerosa

L’obiettivo europeo di debellare i tumori causati dal papillomavirus umani è contenuto anche nel nuovo Piano Oncologico Nazionale, recentemente approvato 

dalla Conferenza Stato Regioni, dove viene ribadito l’obiettivo di vaccinare almeno il 90% della popolazione bersaglio di ragazze nell’Unione Europea e aumentare 

considerevolmente la copertura vaccinale dei ragazzi entro il 2030.

I dati delle coperture vaccinali e di adesione allo screening in Italia nel 2022, mostrano però un significativo calo rispetto a quelle riferite al periodo pre-pandemico. Un decremento da attribuire principalmente alle difficoltà organizzative dovute alla gestione della pandemia. Ma alcune regioni stanno raggiungendo gli obiettivi.

Per esempio In Veneto “Lo screening per il tumore della cervice uterina è offerto gratuitamente a tutte le donne residenti  a partire dai 25 o 30 anni di età, a seconda dello stato vaccinale per la vaccinazione contro l’HPV, e fino ai 64 anni. – sottolinea l’assessore Lanzarin – come dal 2008 è disponibile la vaccinazione contro l’HPV che viene offerta gratuitamente ai giovani di entrambi i sessi a partire dagli 11 anni di età. Si tratta per entrambi i casi di percorsi importanti, che la popolazione ha imparato a perseguire e che negli anni hanno dimostrato di dare risultati confortanti”.

Per fare il punto sul passato e futuro della prevenzione e cura del tumore del collo dell’utero, Motore Sanità organizza un evento istituzionale e di politica sanitaria, per evidenziare il grande impegno della Regione Veneto, tra le più virtuose nei temi di salute pubblica che mirano a dare risposte concrete a tutta la popolazione indipendentemente dallo status sociale e dalla provenienza.