La gestione delle cronicità in epoca post-covid-19 ha messo in evidenza la necessità di ampliare i servizi sanitari a scenari diversi creando una nuova realtà organizzativa in grado di implementare la prossimità delle cure. Una realtà nella quale devono essere valorizzate tutte le tecnologie (farmaci e devices) che facilitino la presa in carico territoriale del paziente con patologie croniche. Perché si realizzi questo, si dovrà passare da un approccio focalizzato apparentemente a ridurre sempre di più i costi nel breve termine, ad un approccio dove la buona salute ed i mezzi per ottenerla, siano considerati un investimento che crea valore e maggior sicurezza per il paziente. Cogliendo la necessità di questi cambiamenti Aifa attraverso la nota 97 ha aperto la prescrivibilità dei farmaci NAO alla medicina di famiglia. Attraverso questa nuova nota l’obiettivo era garantire l’appropriatezza e la sostenibilità in un unico percorso di continuità delle cure. Una azione importante per riportare la gestione delle terapie innovative dei pazienti con fibrillazione atriale non valvolare (FANV), pazienti ad alto rischio di eventi cardiovascolari. La FANV infatti è una delle più importanti patologie croniche del paziente anziano (prevalenza del 5% negli over 65) e rappresenta la terza causa di morte cardiovascolare in Italia. E’ inoltre un importante fattore di rischio (aumento da 4 a 9 volte) per ictus, patologia che nel 50% dei pazienti sopravvissuti porta a disabilità, per cui la terapia anticoagulante per tutti questi pazienti è salvavita. E nonostante questo, i dati epidemiologici italiani, stimano che più del 30% della popolazione con FANV non assuma la terapia in maniera adeguata, non riuscendo così a controllare correttamente il rischio di evento cardiovascolare e generando un inutile spreco di risorse. Per tutti questi motivi l’obiettivo atteso era ed è migliorare/semplificare la gestione della patologia, facilitandone l’accesso e offrendo al paziente terapie di maggior efficacia e sicurezza, restituendo al MMG un ruolo chiave nel processo di prescrizione, monitoraggio della corretta e di aderenza alle terapie. Ma ad ormai quasi un anno dall’uscita della nota 97, questo nuovo scenario da tempo auspicato, si è realizzato? Cosa è cambiato in termini di accesso e semplificazione dei percorsi di presa in carico?si sono liberati spazi utili per le liste d’attesa? In ogni Regione vi sarà lo stesso accesso uniforme e le istituzioni regionali facilitato i processi di cambiamento? La medicina di famiglia si è dimostrata adeguatamente pronta per sfruttare subito questa opportunità? Quali sono state le potenziali criticità da affrontare ed eventualmente come sono state risolte nelle diverse realtà regionali? Per rispondere a questi interrogativi cruciali Motore Sanità intende coinvolgere i principali attori della filiera, generando idee e buone pratiche, con cui assistere attraverso le migliori cure questi cittadini.