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L’OSSERVATORIO INNOVAZIONE DI MOTORE SANITÀ PRESENTA PENSIERO N° 1: EVITARE IL SOTTOFINANZIAMENTO DEL SSN. LA NUOVA LEGGE DI BILANCIO

Data

06 Dic 2022
Expired!

Ora

14:30 - 18:00

L'evento è finito

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Comunicato stampa

⇒ Programma

1. Enrico Rossi, Già Presidente Regione Toscana

2. Claudio Zanon, Direttore Scientifico Motore Sanità

Documento di sintesi

RAZIONALE

Il 24 Ottobre scorso sono state approvate nel documento della Conferenza delle Regioni le “Proposte strategiche per i prossimi provvedimenti legislativi della nuova legislatura e sulla legge di bilancio dello Stato 2023-2025”. Un documento che si suddivide in diverse tematiche, tra cui anche quelle inerenti il settore Salute. Tra i temi prioritari mossi, i nuovi oneri per la sanità territoriale in attuazione del regolamento del PNRR M6-C1, per i quali è necessario definire esigenze organizzative, economico-finanziarie e di personale.

La carenza di personale sanitario rappresenta un’altra delle principali criticità riscontrate, tema strategico per la tenuta del SSN e che sta assumendo i connotati di un’emergenza nazionale. E ancora, affiora la necessità di un confronto sulle prospettive e sullo sviluppo dei settori farmaceutico e dei dispositivi medici del nostro Paese. Tra le proposte strategiche, gli indennizzi dovuti alle persone danneggiate da trasfusioni o vaccinazioni ed il contrasto alla pandemia da Covid-19.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, proprio in riferimento a quest’ultimo aspetto, ha di recente affermato – intervenendo all’Assemblea dell’Anci a Bergamo: “con la pandemia abbiamo compreso che serve una sanità più attenta ai territori, servizi di cura più vicini alla persona, assistenza più aderente ai bisogni delle famiglie, soprattutto delle più svantaggiate e in difficoltà”.

Ma quali sono gli obiettivi e i principali interventi della Legge di Bilancio? Le risorse sono sufficienti a finanziare il Servizio Sanitario Nazionale per il 2023 ed i prossimi anni e a fornire una risposta adeguata all’emergenza sanitaria? Il Fondo Sanitario Nazionale crescerà di ulteriori 2 miliardi nel 2023, e complessivamente di  7,6 miliardi nel triennio 2023-2025. Per il 2023, una buona parte dell’incremento di 2 miliardi – pari a 1,4 miliardi – verrà destinato per il caro energia. Inoltre, aumenta di 650 milioni il fondo per l’acquisto di vaccini e farmaci anti Covid.

L’indennità di Pronto soccorso è stata finanziata per 200 milioni, ma scatterà a partire dal 2024. Questi finanziamenti arrivano su un SSN già duramente messo alla prova dal sottofinanziamento degli anni precedenti, dalle spese causate dal Covid-19, dai costi energetici e dall’inflazione. Il documento delle regioni ricorda che, per il solo anno 2021, i maggiori oneri dovuti dalla pandemia sono pari a 4,6 miliardi, che hanno trovato copertura parziale – 1,6 miliardi – nei provvedimenti emergenziali fatti dal Governo. È evidente che, per il 2023, l’incremento del fondo indica un ridimensionamento della previsione della spesa sanitaria. Inoltre, viene riconfermato il tetto di spesa per il personale che rischia di creare una situazione di carenza di servizi e ingovernabilità del Servizio Sanitario Nazionale.

Intanto, sono iniziati i lavori per realizzare le opere previste dal PNRR, ospedali di comunità e case della salute per il cui funzionamento saranno necessari nuovi operatori sanitari. In rapporto agli altri Paesi, l’Italia solo grazie alla diminuzione del PIL nel 2020 ha sfiorato la media europea, restando comunque distante quanto a investimento pubblico rispetto alle grandi economie europee (Regno Unito, Germania e Francia), che mostrano un valore Pro Capite simile tra loro e nettamente superiore a quello dell’Italia.

L’Osservatorio Innovazione di Motore Sanità intende organizzare un tavolo di confronto tra tutti gli attori di sistema per passare in rassegna le principali criticità ma anche le proposte strategiche, operare un confronto chiaro tra le spese sanitarie italiane e quelle europee e capire che cosa è già stato fatto degli investimenti sanitari del PNRR e che cosa rimane da fare.