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LA MEDICINA AL MASCHILE TRA FERTILITÀ E MALATTIE SESSUALI

Data

14 Dic 2023
Expired!

Ora

10:30 - 13:00

L'evento è finito

Programma

 

RAZIONALE

L’approccio epidemiologico, sociale e clinico alle malattie dell’apparato sessuale e della riproduzione presenta notevoli differenze tra i due sessi.

Nella Femmina, alla comparsa del menarca (10-12 anni di vita), ci sono tre componenti fondamentali che rendono quel momento come un momento fondamentale per il corretto apprendimento e sviluppo dell’apparato genitale:

  • Il Rapporto Madre-Figlia: la Madre ha già anticipatamente preparato la Figlia allo specifico momento e rappresenta un continuo supporto informativo e formativo;
  • Rapporto tra Adolescenti: le ragazze hanno un approccio all’evento di tipo collaborativo e di confronto;
  • Rapporto con lo Specialista: si instaura il rapporto con il Ginecologo che rafforza maggiormente la parte informativa e l’approccio, che non si limita alla conoscenza di cosa accade nello specifico momento, ma che diventa anche momento di informazione sulle malattie infettive sessualmente trasmesse e relative vaccinazioni, sui mezzi di contraccezione, etc.

Nel Maschio, non essendoci un momento specifico di «passaggio» all’età puberale, l’approccio al proprio apparato genitale è profondamente differente:

  • Il rapporto genitoriale può essere totalmente mancante, in quanto il ragazzo ha pudore di affrontare questi argomenti con il Genitore, anche se di sesso maschile (e viceversa);
  • Il rapporto con gli altri Adolescenti Maschi è talvolta di scherno e non collaborativo, talvolta aggravato dalle situazioni concomitanti che accompagnano l’adolescenza (acne, eccessiva sudorazione, etc), fino allo scambio di false informazioni ed esperienze negative;
  • Non esiste il rapporto/confronto con lo Specialista, se non in casi sporadici (Pediatra o Andrologo) dettati dall’intervento di un Genitore, mancando quindi sia l’informazione generale che apparato-specifica (criptorchidismo, varicocele, etc).

La visita di leva militare, che si effettuava attorno al 17-18° anno di età, rappresentava quindi il primo vero momento in cui gli adolescenti di sesso maschile affrontavano una visita di screening dell’integrità del proprio apparato genitale attraverso una appropriata visita ispettiva.

Si creava comunque una gap di screening sanitario ed informativo di 6-8 anni tra i due sessi.

Con il DL 30/06/2005 n. 115 (G.U. del 01/07/2005) il Ministro della Difesa sospendeva la leva obbligatoria e quindi anche la visita di leva veniva soppressa.

Conseguentemente il soggetto di sesso maschile si è trovato a non avere più uno specifico momento di riferimento di screening sanitario generale, ma specialmente mirato al suo apparato genitale (si ricorda che, ad esempio, il varicocele era elemento di riforma al servizio militare).

Quindi con la sospensione della visita di leva militare (2005), il gap informativo, precedentemente di 6-8 anni, si incrementa fino a 16-18 anni, diventando per il soggetto Maschio il momento procreativo il campanello d’allarme per la presenza di possibili alterazioni/malformazioni/patologie dell’apparato sessuale.

Il progetto non vuole certamente ristabilire la visita di leva militare, ma identificare una possibile via alternativa per una precoce identificazione di possibili alterazioni/malformazioni/patologie dell’apparato sessuale maschile, modificando le procedure e gli approcci con l’adolescente ed identificando percorsi alternativi che possano salvaguardare il suo apparato sessuale, la sua vita sessuale e il futuro riproduttivo.