IL VALORE DELL’ADERENZA PER I SISTEMI SANITARI REGIONALI DAL BISOGNO ALL’AZIONE – PUGLIA/SICILIA/CALABRIA
⇒ Comunicato stampa Scarsa o mancata aderenza terapeutica: “Qualiconseguenze cliniche e economicheper il SSN?La situazione della Regione Calabria, PugliaeSicilia”
⇒ Comunicato stampa Aderenza terapeutica criticità e soluzioni messe in atto da Puglia, Sicilia e Calabria
SALUTI ISTITUZIONALI
Antonella Caroli, Regione Puglia
Carmelo Pullara, Vice Presidente VI Commissione Salute, Servizi Sociali e Sanitari Regione Siciliana
PROSPETTIVE/VALORE SOCIO-ASSISTENZIALI DI UNA CORRETTA ADERENZA
Paolo Guzzonato,, Direzione Scientifica Motore Sanità
SANITÀ E FUTURE PROSPETTIVE DEMOGRAFICHE, EPIDEMIOLOGICHE
Salvatore Scondotto, Dirigente Dipartimento Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico, Assessorato Salute, Regione Siciliana.
PROBLEMI APERTI NELLE MALATTIE CRONICHE: L’ADERENZA ALLA TERAPIA
Nunzio Crimi, Professore ordinario Malattie Respiratorie Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università di Catania
Alessandro Palumbo, Dirigente Medico UO Malattie Apparato Respiratorio Università degli Studi di Bari
VALORE CLINICO DELL’ADERENZA
Salvatore Corrao, Direttore UOC Medicina Interna ARNAS Civico Palermo – Presidente Regionale AMD
SOLUZIONI PER MIGLIORARE APPROPRIATEZZA PRESCRITTIVA E ADERENZA ALLA TERAPIA
Luca Pinto, Principal Real World InsightsI, IQVIA Italia
TAVOLA ROTONDA
IL VALORE DELL’ADERENZA NEI MODELLI ORGANIZZATIVI
Claudio Zanon, Direttore Scientifico Motore Sanità
Salvatore Amato, Presidente OMCeO Palermo
Vincenzo Amodeo, Componente Consiglio Direttivo ANMCO
Maurizio Averna, Professore Ordinario Promozione della Salute, Materno-Infantile, di Medicina Interna e specialistica di eccellenza Università degli Studi di Palermo
Francesco Colasuonno, Responsabile Servizio politiche del Farmaco Regione Puglia
Ciro Indolfi, Professore ordinario di Cardiologia, Direttore Centro Ricerche Malattie Cardiovascolari dell’Università Magna Graecia, Catanzaro
Pietro Leoci, Responsabile Servizio Programmazione Assistenza Territoriale e Prevenzione Risorse Strumentali e Tecnologiche-Servizio Politiche del Farmaco Regione Puglia
Maurizio Pastorello, Direttore Dipartimento Farmaceutico ASP Palermo
Nicola Silvestris, Professore associato di Oncologia medica IRCCS Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” Bari – Dimo Università degli Studi di Bari e Membro Direttivo Nazionale AIOM
Giammarco Surico, Coordinatore Regionale Rete Oncologica Regione Puglia
IL VALORE DELL’ADERENZA NEI LEA
Caterina Trevisan
IL VALORE ECONOMICO DELL’ADERENZA
Barbara Polistena, Professore Università degli studi di Roma Tor Vergata, Collaboratrice di CREA Sanità (Centro per la ricerca Economica Applicata in Sanità)
IL VALORE DELL’ADERENZA: IMPATTO E MISURE DELL’INNOVAZIONE TECNOLOGICA
Luigi D’Ambrosio Lettieri, Presidente Fondazione Cannavò, Vicepresidente Federazione Ordine Farmacisti Italiani, Presidente Ordine Interprovinciale Farmacisti di Bari e BAT, Senatore XVII legislatura.
Stefania Antonacci, Responsabile Servizio Farmaceutico ASL Bari
Pasquale Cananzi, Dirigente Farmacista Centro Regionale di Farmacovigilanza e Vaccinovigilanza, Regione Sicilia
Rosalbino Cerra, Segretario Regionale FIMMG Calabria
Ignazio Grattagliano, Presidente Regionale SIMG Puglia
Luigi Santoiemma, Farmacologo Clinico e Medico di Medicina Generale Bari
L’OMS definisce come aderenza terapeutica il grado in cui il paziente segue le raccomandazioni del medico riguardanti dosi, tempi e frequenza dell’assunzione di una terapia per l’intera durata di essa. Ma il problema dell’aderenza terapeutica riguarda oltre i farmaci, ogni atto assistenziale volto a modificare le abitudini e la routine terapeutica dei pazienti, cosa che spesso incontra una forte resistenza al cambiamento non solo nel breve ma anche nel lungo termine. E questo purtroppo avviene sia che si tratti di pazienti acuti che di pazienti cronici (es° dal rispetto del corretto utilizzo delle terapie antinfettive a quello delle terapie per il diabete, la BPCO, le malattie cardiovascolari, etc).
Dalle analisi contenute nel Rapporto OsMed, poco più della metà dei pazienti (55,1%) affetti da ipertensione arteriosa assume il trattamento antipertensivo con continuità.
Da studi osservazionali è emerso che oltre il 70% dei pazienti sospende il trattamento nei primi 6 mesi. Anche nel caso di altre patologie l’aderenza terapeutica si dimostra bassa in maniera allarmante: si parla, infatti, di appena il 52-55% per pazienti in trattamento per osteoporosi, il 60% per artrite reumatoide, 40-45% nel caso della terapia per diabete di tipo II, 36-40% per insufficienza cardiaca e solo il 13-18% per asma e BPCO.
Per il futuro sarà interessante misurare questo fenomeno in alcune aree dell’ oncologia o in altre patologie complesse ad alto impatto assistenziale oramai cronicizzate come HIV, HCV e malattie epatiche collegate (es° Cirrosi).
Considerando i 7 milioni di persone in Italia colpite da malattie croniche si stima che solo la metà di queste assuma i farmaci in modo corretto e che fra gli anziani le percentuali superino il 70% (OMS), questo ci fa comprendere la portata dello spreco generatosi per i notevoli costi clinici e sociali (ad es° dopo infarto cardiaco rispettare le indicazioni di assunzione dei farmaci prescritti riduce del 75% la probabilità di recidive). Negli Stati Uniti la mancata aderenza causa sprechi per circa 100 miliardi di dollari ogni anno mentre in Europa si stimano 194.500 decessi e 125 miliardi di euro l’anno per i costi dei ricoveri dovuti a questo problema.
La stessa AIFA nel suo sito riporta che “La scarsa aderenza alle prescrizioni del medico è la principale causa di non efficacia delle terapie farmacologiche ed è associata a un aumento degli interventi di assistenza sanitaria, della morbilità e della mortalità, rappresentando un danno sia per i pazienti che per il sistema sanitario e per la società.
Maggior aderenza significa infatti minor rischio di ospedalizzazione, minori complicanze associate alla malattia, maggiore sicurezza ed efficacia dei trattamenti e riduzione dei costi per le terapie. L’aderenza alle terapie è pertanto fondamentale per la sostenibilità del SSN”.
Le cause della mancata o della scarsa aderenza ai trattamenti sono di varia natura e comprendono tra gli esempi più comuni la complessità del trattamento, l’inconsapevolezza della malattia, il follow-up inadeguato, timore di potenziali reazioni avverse, il decadimento cognitivo e la depressione, la scarsa informazione in merito alla rilevanza delle terapie, il tempo mancante all’operatore sanitario spesso oberato da pratiche burocratiche che sottraggono spazio fondamentale al confronto con il paziente. Tutti aspetti che si complicano in base all’età del paziente ed alla concomitanza di poli-patologie.
Ad ognuno degli attori in campo (politici, tecnici programmatori sanitari regionali e nazionali, medici, pazienti, industria) è quindi richiesto un preciso impegno riguardo a questo tema che valutando le future prospettive demografiche ed epidemiologiche avrà intuibili conseguenze sull’assistenza sanitaria e la sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale.
Per analizzare il fenomeno e contribuire al suo superamento con proposte innovative Motore Sanità ha organizzato una serie di 4 eventi che coinvolgeranno più regioni Italiane per far emergere criticità e soluzioni messe in atto nelle varie realtà.