⇒ Programma
⇒ Comunicato Stampa – Ipercolesterolemia primaria: “Sperimentato modello per identificare i pazienti che non raggiungono il target lipidico con le cure disponibili, destinando loro terapie mirate ed efficaci”
⇒ Documento di sintesi
INTRODUZIONE DI SCENARIO
Paolo Guzzonato, Direzione Scientifica Motore Sanità
FISIOPATOLOGIA DELL’ATEROSCLEROSI: IL RUOLO CAUSALE DEL COLESTEROLO
Claudio Bilato, Direttore UO Cardiologia Ospedale “Cazzavillan” Arzignano
IL RUOLO DEL LABORATORIO
Mario Plebani, Direttore del Dipartimento Didattico-Scientifico-Assistenziale Integrato (DIDAS) Servizi di Diagnostica Integrata Azienda Ospedaliera Università di Padova
LINEE GUIDA
Alberto Zambon, Professore Associato di Medicina Interna, Università di Padova
ESITI PROGETTO PRIHTA: LA NECESSITÀ DEI FARMACI INNOVATIVI
Luca degli Esposti, Presidente CliCon S.r.l. Health, Economics & Outcomes Research
TAVOLA ROTONDA
Margherita Andretta, Direttore Assistenza Farmaceutica Territoriale ULSS 8 Berica
Carlo Cernetti, Direttore UOC Cardiologia Ospedale di Treviso – ULSS 2 Marca Trevigiana
Paola Deambrosis, Direzione Farmaceutico Protesica e Dispositivi Medici della Regione Veneto
Luca Favero, Delegato Regionale GISE Veneto
Bruno Franco Novelletto, Presidente SVEMG Scuola Veneta di Medicina Generale, Vice Presidente SIMG Veneto
Sabino Iliceto, Direttore della Clinica Cardiologica, Università di Padova
Tiziano Martello, Direzione Medica Azienda Ospedaliera Universitaria Padova
Francesco Rocco, Cittadinanzattiva Veneto
CONCLUSIONI
Angelo Avogaro, Professore di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo, Università di Padova
L’obiettivo dell’incontro è favorire la diffusione del documento regionale sull’impiego di nuove strategie terapeutiche autorizzate al trattamento dell’ipercolesterolemia primaria. Attraverso i professionisti del gruppo di lavoro che hanno direttamente contribuito alla stesura del documento (medici specialisti, farmacisti, medici di medicina generale, economisti), si intende stimolare un confronto sull’utilizzo delle strategie terapeutiche disponibili, sull’impatto che le nuove terapie potrebbero avere a livello sanitario regionale e sulle modalità di verifica dell’appropriatezza d’uso delle une e delle altre.