Da un Sistema ospedalo-centrico ad un sistema di reti di ospedali sicuri
Focus sull’organizzazione delle sale Operatorie tra misure di esito, obiettivi economici ed efficienza organizzativa
Premessa
La riforma organizzativa (Ospedale e Territorio) richiesta dal SSN alle Regioni, rappresenta un esempio di grande cambiamento strutturale, organizzativo e di mentalità per il servizio sanitario pubblico. Queste strade di cambiamento, si dicono obbligate dalla congiuntura economica che costringe a scelte rapide e decisioniste.
Ma l’integrazione ospedale territorio, di cui tutti i piani operativi regionali parlano e raccontano da almeno tre anni, è da considerarsi solo un mezzo per ottenere risparmi (disinvestendo e spostando semplicemente verso la periferia l’asse di cura), o un passo obbligato per efficientare il sistema di cura (investendo in nuovi prodotti e servizi)?
Il sistema è pronto ad accettare la sfida, ma è pronto per affrontarla?
Le domande da porsi e le risposte da dare:
L’efficientamento richiesto agli ospedali, che dovrebbero davvero diventare reti che rispondono in maniera sicura, misurabile, rapida a emergenze ed eventi acuti, è possibile?
Focus sulle sale operatorie: come rendere i nostri ospedali più sicuri a costi sostenibili, indipendentemente dal loro livello di specializzazione (alta-media)?
Quali sono le vie più rapide per aumentarne l’efficienza e la qualità di intervento in questo percorso?
Quali sono gli strumenti pratici da adottare e quali gli indicatori da monitorare?
In questo intermezzo, le aziende che rappresentano da sempre il paradigma dell’impegno nella innovazione delle cure e dei servizi in sanità, in che modo possono raccogliere la sfida di conciliare/integrare l’innovazione nel sistema a costi sostenibili?