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COMBATTERE LA TROMBOSI. PIÙ ANNI ALLA VITA E PIÙ VITA AGLI ANNI

Data

26 Mar 2025

Luogo

ROMA - Hotel Nazionale, Sala Capranichetta, Piazza di Monte Citorio, 125

Ora

10:00 - 17:30
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RAZIONALE

Le cause di una trombosi possono essere molteplici, così come le conseguenze.

Un trombo è il coagulo di sangue (fibrina, piastrine, globuli bianchi e globuli rossi) che si forma all’interno di un vaso sanguigno. Due le tipologie principali di trombosi: trombosi arteriose, quando il coagulo si forma all’interno di un’arteria; trombosi venose, quando il coagulo si forma all’interno di una vena.

La causa di un trombo è un’alterazione dell’equilibrio che regola la coagulazione del sangue. All’origine della trombosi possono esserci molteplici fattori scatenanti: danno endoteliale (l’endotelio è la parte interna dei vasi sanguigni); stasi o turbolenza del. normale flusso di sangue; ipercoagulabilità del sangue. In genere, nelle trombosi arteriose e cardiache prevale il danno endoteliale (causato da un fenomeno di aterosclerosi) e la turbolenza del flusso; nei trombi venosi gioca un ruolo fondamentale la presenza di stasi del sangue.

L’occlusione di un vaso sanguigno arterioso impedisce alle sostanze nutritive e all’ossigeno di raggiungere i tessuti irrorati da quel vaso, causando così un fenomeno chiamato necrosi (infarto) del tessuto stesso.

 

Prevenzione

Sana alimentazione, attività fisica e non fumare sono la principale attività di prevenzione primaria; questo anche se in queste patologie c’è una predisposizione genetica importante. Alcune condizioni fisiche (ad esempio la forzata inattività fisica dovuta ad un’operazione) e alcune patologie (ad esempio i tumori: l’ipercoagulabilità, che indica la tendenza del sangue a formare coaguli con una frequenza maggiore del normale, è tipico del cancro) possono favorire l’insorgere di trombi ed è per questo che vengono prescritte terapie preventive, prevenzione secondaria, in genere farmacologiche con anticoagulanti, in grado di fluidificare il sangue.

 

Trombosi Venosa Profonda

L’eccessiva emostasi genera questo processo patologico con sviluppo di formazioni trombotiche nel distretto venoso profondo con parziale o completa ostruzione del flusso ematico. Interessa generalmente gli arti inferiori e comporta gravi rischi come l’embolia polmonare o l’insufficienza venosa cronica.. La TVP colpisce 800.000 persone in un anno ed è responsabile di 100.000 morti all’anno per associata embolia polmonare. Il trombo embolismo venoso è la patologia cardiovascolare più frequente, dopo la cardiopatia ischemica e l’ictus cerebrale ischemico, ed è causa importante di mortalità e morbilità.. La TVP è al terzo posto come causa di morte nella popolazione adulta ed al primo posto per le persone ospedalizzate. L’incidenza della malattia è in crescita, perché in aumento è l’età della popolazione. ed anche il numero di interventi chirurgici; nel mondo occidentale il tromboembolismo venoso provoca una morte ogni 37“ ed è pertanto importante che la patologia, le opzioni terapeutiche e la loro efficacia siano ben conosciute ai professionisti sanitari in modo da combattere un problema che può risultare letale per molti pazienti; il corretto approccio terapeutico deve abbattere il rischio di morte precoce e di recidive.

Anche la Trombocitopenia Indotta da Eparina (HIT), una rara e pericolosa reazione avversa al farmaco immuno-mediata che si verifica dopo l’esposizione all’eparina, ha oggi risposte farmacologiche specifiche.

Insomma, combattere il tromboembolismo venoso, e le manifestazioni cliniche correlate, ovvero la Trombosi Venosa Profonda (TVP) e l’Embolia Polmonare (EP)), oggi si può fare.