Napoli, 17 ottobre 2020 – I farmaci biosimilari rappresentano una grande opportunità per la sostenibilità dei sistemi sanitari a livello mondiale. Grazie al loro impiego è possibile trattare un numero maggiore di pazienti garantendo più salute a parità di risorse per ampliare le attuali opportunità terapeutiche con trattamenti più precoci e creare spazio all’innovazione farmacologica. Innovazione che fortunatamente sta producendo nuove possibilità di cura per diverse aree terapeutiche e patologie a prognosi infausta. Per affrontare questi temi, Motore Sanità ha organizzato il Webinar ‘BIOSIMILARI CAMPANIA UN TRENO DA NON PERDERE’, una tavola rotonda virtuale che vede il coinvolgimento dei massimi esperti che possono rappresentare i differenti punti di vista in materia, con l’obiettivo di condividere le buone pratiche messe in campo e definire al meglio i percorsi per sfruttare a pieno le opportunità, per i Servizi Sanitari regionali, derivanti da un maggiore utilizzo dei farmaci biotecnologici biosimilari. L’Evento è stato realizzato grazie al contributo incondizionato di Biogen.
“I farmaci biosimilari sono una risorsa necessaria e indispensabile per il Ssn, perché ampliano la fascia d’accesso per i malati alle cure, aumentando allo stesso tempo la possibilità di liberare risorse per parecchi settori che hanno bisogno di numerosi investimenti, pur garantendo gli stessi standard di sicurezza e salute a tutti i cittadini campani nello specifico, ma italiani nel complesso“, ha dichiarato Enrico Coscioni, Consigliere del Presidente della Regione Campania per la Sanità
“A dieci anni dall’introduzione sul mercato dei farmaci biosimilari, l’orientamento della Regione Campania è basato sul confronto concertativo con i diversi stakeholders finalizzato a condividere percorsi idonei che garantiscano equità di accesso alle cure e al contempo la sostenibilità economica. Nella nostra Regione, la libertà prescrittiva viene garantita ma a questa deve fare da contraltare la responsabilità del medico di contribuire all’uso efficiente delle risorse e alla sostenibilità complessiva dell’assistenza sanitaria regionale”, ha detto Amelia Filippelli, Professore Ordinario Dipartimento di Medicina, Chirurgia e Odontoiatria, Università degli Studi di Salerno
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