Da oggi, chi vorrà andare a trovare un proprio parente ricoverato in una della case di riposo della Regione Piemonte, dovrà espletare alcune indispensabili procedure di sicurezza.
Le visite dei parenti possono essere svolte solo su appuntamento, stabilito precedentemente con la struttura, e solo in spazi dedicati con accesso diretto dall’esterno, a meno di casi eccezionali dove la casa di cura potrà decidere di gestire in maniera diversa. È assolutamente vietato far entrare casi sospetti di Covid-19 e se del caso identificarli immediatamente. Inoltre, gli ingressi per evitare confusione assembramenti eccessivi saranno scaglionati all’entrata.
Dopo aver firmato il questionario precompilato telefonicamente, la persona indicata dalla struttura inserirà i dati in un registro e spiegherà accuratamente tutte le norme obbligatorie da seguire: disinfezione delle mani in entrata e in uscita, utilizzo dei dispositivi necessari secondo le indicazioni della direzione della Struttura, distanziamento fisico garantito da barriere di vetro o plexiglass, divieto assoluto di contatto fisico, stretta vigilanza da parte di un operatore debitamente formato, garantendo in ogni caso la privacy della conversazione.
Di seguito alcune norme stringenti previste anche per le case di riposo: indicazioni su igiene e pulizia, sicurezza del personale e per gli ospiti, il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale, il divieto di forme di assembramento; i nuovi inserimenti di ospiti saranno possibili solo previo tampone negativo eseguito nelle 48 ore precedenti e successivo isolamento di 14 giorni e i pazienti ex-Covid negativizzati potranno accedere alla struttura solo con lettera di dimissione che attesti che il paziente ha ottenuto il risultato negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di almeno 48 ore l’uno dall’altro.
La normativa prevede obblighi anche per fornitori, manutentori e altri operatori, partendo dal presupposto che gli accessi dovranno sempre essere programmati prima. La garanzia del rispetto delle suddette norme dovrà essere garantita dai direttori delle strutture che esercitano la propria autonomia nella gestionale.
Stefano Sermonti