È stato ideato un cappellino tecnologico da indossare negli eventi pubblici. Il berretto ha sensori che misurano febbre e corretto distanziamento sociale.
La Startup 3Dive di Trento ha ricevuto il finanziamento dall’Investment Company Citic Holding IF Group statunitense di 3,6 milioni di euro. 15 specialisti hanno già depositato 6 brevetti e altri 2 sono in arrivo.
L’Azienda fa sapere come il loro obiettivo sia stato quello di voler permettere di riprendere le attività della prossima Fase 3 e cioè quelle negli spazi all’aperto e con più persone nel modo più sicuro possibile. Ed è per questo che nasce il berretto tecnologico anti COVID-19, un cappellino-visiera leggero, facilmente tollerabile, dal design elegante, e soprattutto tanto economico da poter essere considerato usa e getta. Questo device tecnologico permetterà di tenere sotto controllo la temperatura corporea con la parte a contatto con la fronte con l’attivazione di una vibrazione in caso di superamento della temperatura di garanzia, cioè 37.5 e quindi dare la possibilità di contattare tempestivamente le autorità sanitarie. Sarà anche possibile ricevere segnali che avvisino se dovesse venire a mancare la famosa distanza di sicurezza di 1 metro.
Dagli uffici della 3Dive fanno sapere che è disponibile un prototipo di un apparecchio dove sarà possibile inserire il proprio cellulare per ricostruire in aria foto o filmati in 3D: ad esempio si potrà proiettare il viso della persona che parla con noi al telefono, ma anche videogiochi, collegandosi via Bluetooth a una manopola di comando a distanza.
È invece in fase di prototipazione un dispositivo a metà tra uno strumento e un occhiale a realtà aumentata che, consente a operatori di settore come fisiatri, fisioterapisti, osteopati e odontoiatri di ottenere informazioni relative agli squilibri posturali determinati dal disallineamento nell’occlusione tra mascella e mandibola che provoca problemi alla schiena e al resto del corpo.
Stefano Sermonti