Mobilità Passiva – Strumenti per Invertire la Rotta – Napoli 1 giugno 2016

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La struttura dell’offerta delle aziende, come l’abbiamo costruita almeno nell’ultimo decennio, non è più sostenibile; anche il concetto di autosufficienza territoriale deve essere rivisto. Le vere criticità che hanno bisogno di un’offerta capillare a livello territoriale sono l’emergenza e la cronicità.
Per quanto riguarda le attività programmate, va da sé che il cittadino possa scegliere dove effettuarle. Ma l’emergenza e la cronicità debbono trovare risposte “locali”.

Gli effetti negativi di un’assenza di vincoli qualitativi e quantitativi agli scambi sono i seguenti:

  1. in un Paese ad eccesso di offerta, l’aumento dell’offerta per i non residenti, per definizione incrementa l’inappropriatezza, specie quando le prestazioni sono non di alta complessità;
  2. per le Regioni con forte mobilità passiva risulta difficile programmare a inizio anno l’impatto economico della mobilità che determina sistematicamente, quando vengono resi noti a metà anno i valori degli scambi dell’anno precedente, un aumento dei costi;
  3. le regole non condivise tra Regioni confinanti possono portare a cercare fuori regione prestazioni che nella propria regione vengono offerte a livello ambulatoriale con richiesta di compartecipazione.

In effetti, ogni percorso di cura nasce con un bisogno di salute da soddisfare, che si esprime in una domanda di cure, che a sua volta deve trovare un’offerta disponibile, accessibile e di qualità, per concludersi con un esito più o meno favorevole. I viaggi della salute nascono ogni volta che il paziente verifica o percepisce che l’offerta di cura presenta delle limitazioni che lo costringono a muoversi per cercare una soluzione altrove. Nel Servizio Sanitario Nazionale italiano l’impianto universalistico garantisce pari disponibilità delle cure a tutti; sono quindi l’accessibilità e la qualità che possono essere distribuite in modo disuguale nel Paese. Viste sotto il profilo dell’economia sanitaria queste disuguaglianze potrebbero essere semplicemente una molla per spingere
la domanda a cercare la soluzione migliore per costo e soddisfazione.

La mobilità sanitaria è d’altra parte un diritto dei cittadini che possono rivolgersi a qualsiasi struttura, senza vincoli territoriali, per cercare una risposta ai propri bisogni. Questo convegno dedicato alla mobilità sanitaria approfondisce da più punti di vista le dinamiche che
la caratterizzano contribuendo a fornire elementi utili e a costruire strumenti in grado di governarla. Nella fattispecie esplorerà altresì, le tematiche legate alla sostenibilità del sistema ed all’offerta di salute nelle varie regioni valutando l’impatto dei piani di rientro nell’uguaglianza all’accesso e alla qualità delle cure.

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Il Governo dell’Innovazione Farmaceutica – Napoli 31 maggio 2016

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Modelli di Gestione sostenibile dei farmaci oncologici innovativi ad alto costo.

L’innovazione farmaceutica pone nuove sfide per la futura sostenibilità della spesa pubblica in ambito sanitario, dove occorre favorire una ricomposizione tra spesa improduttiva e produttiva attraverso nuovi modelli che pongano il nostro Paese di fronte alla priorità di identificare una formula tecnico-organizzativa che permetta contemporaneamente di preservare l’universalità del diritto alla salute e la sostenibilità economica del SSN e di aumentare l’attrazione di investimenti in ricerca e sviluppo sul territorio nazionale.

In tale ottica l’evento ha come obiettivo il coinvolgimento dei decisori per fornire una linea di indirizzo istituzionale sui seguenti focus:

• La politica del farmaco oncologico innovativo a livello nazionale e regionale;

• Nuovi sistemi di accesso e governance per i farmaci innovativi e sostenibilità finanziaria;

• Cambiamento del contesto epidemiologico in oncologia e congruità del sistema economico-finanziario per farmaci innovativi ad alto costo in oncologia.

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Il Governo dell’Innovazione Farmaceutica – Padova 25 maggio 2016

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Modelli di Gestione sostenibile dei farmaci oncologici innovativi ad alto costo.

L’innovazione farmaceutica pone nuove sfide per la futura sostenibilità della spesa pubblica in ambito sanitario, dove occorre favorire una ricomposizione tra spesa improduttiva e produttiva attraverso nuovi modelli che pongano il nostro Paese di fronte alla priorità di identificare una formula tecnico-organizzativa che permetta contemporaneamente di preservare l’universalità del diritto alla salute e la sostenibilità economica del SSN e di aumentare l’attrazione di investimenti in ricerca e sviluppo sul territorio nazionale.

In tale ottica l’evento ha come obiettivo il coinvolgimento dei decisori per fornire una linea di indirizzo istituzionale sui seguenti focus:

• La politica del farmaco oncologico innovativo a livello nazionale e regionale;

• Nuovi sistemi di accesso e governance per i farmaci innovativi e sostenibilità finanziaria;

• Cambiamento del contesto epidemiologico in oncologia e congruità del sistema economico-finanziario per farmaci innovativi ad alto costo in oncologia.

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La Sanità Lombarda tra Medicina di Precisione e Gestione della Cronicità – Milano 23 maggio 2016

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Il tema della medicina personalizzata sarà oggetto di discussione dell’evento che si terrà a Milano il 23 maggio 2016 dal titolo “LA SANITÀ LOMBARDA. TRA MEDICINA DI PRECISIONE E GESTIONE DELLA CRONICITÀ”. La ricerca di una maggiore appropriatezza in tutte le fasi del processo di cura è alla base sia della medicina di genere, basata sull’influenza del genere femminile e non solo maschile sulla fisiologia, fisiopatologia e sulla clinica delle malattie, sia della medicina personalizzata che si fonda sulla possibilità di personalizzare le terapie ed il conseguente utilizzo dei farmaci tenendo presente le caratteristiche genetiche dei pazienti.

Il convegno  analizzerà gli impatti della medicina di precisione sulla spesa sanitaria da una prospettiva di health economics , sia per l’uso della Target Therapy non solo in ambito specialistico ospedaliero ma anche a livello territoriale col coinvolgimento dei Medici di medicina generale (MMG)  e dei Pediatri di libera scelta (PDL).  Le pluripatologie, il progressivo invecchiamento della popolazione e l’espansione delle patologie cronico-degenerative, lanciano nuove sfide alla medicina e richiedono, conseguentemente,  un approccio diverso nell’affrontare i problemi posti alla collettività, anche al fine di garantire, in tempi di spending review, la sostenibilità economica del sistema sanitario nazionale e nelle sue articolazioni regionali. Sicuramente la telemedicina, con la teleassistenza domiciliare ed il telemonitoraggio medico delle patologie croniche sono tra queste, ma anche la sanità elettronica, con l’analisi dei Big data e la System medicine rappresenteranno le nuove frontiere della ricerca per quella rivoluzione culturale che va sotto il nome di “precision medicine”.

Si citerà anche il progetto CReG per sottolinearne i risultati positivi della sua sperimentazione che sono stati più volte evidenziati dalla direzione generale salute della Regione Lombardia, in particolare il miglioramento delle condizioni cliniche dei pazienti e di conseguenza la riduzione dei ricoveri ospedalieri e degli accessi al pronto soccorso.

Infine si parlerà dell’importanza della tecnologia digitale per garantire una piena e rapida attuazione degli standard comuni ed omogenei, e un supporto del lavoro degli organi centrali. Digitale è quindi qualcosa di molto diverso e fortemente di più della semplice “informatica”: è la parte nodale di un ecosistema digitale complesso.

L’incontro è rivolto alle istituzioni sanitarie, al management delle aziende sanitarie e ospedaliere, alle società scientifiche, alle associazioni di pazienti, ai media e alle imprese healthcare.

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Il Valore Sociale della Sanità Privata – Venezia 13 maggio 2016

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CONVEGNO NAZIONALE

Il valore sanitario della Sanità privata accreditata è sicuramente noto.

Le centinaia di strutture della sanità privata accreditata sparse in tutto il paese svolgono un ruolo di primo piano nel servizio pubblico costruendo una vera e propria rete di servizi alla persona che, parallelamente al servizio sanitario nazionale pubblico, realizza un modello italiano di eccellente qualità invidiatoci a livello internazionale.

Negli anni, la cosiddetta sanità privata, intesa come tale per la gestione privatistica, ma che in realtà svolge un servizio pubblico, è andata ad affinarsi orientandosi sempre più all’integrazione in chiave sussidiaria agli enti pubblici operanti in ambito sanitario; ha ottimizzato le proprie strutture e perfezionato le tecnologie per stare al passo con le moderne acquisizioni scientifiche oltre a profondere impegno in vari ambiti di ricerca producendo anno dopo anno un patrimonio di innovazione scientifica e tecnologica che va ad ottimizzare i servizi alla persona.

Il sistema privato non è solo complementare a quello pubblico, ma è di vero stimolo pluralistico e genera contributo concreto e qualificato all’offerta complessiva di garanzia di salute alla nostra popolazione.

L’incontro di studio intende analizzare un aspetto che fino ad ora non è stato preso in considerazione:

il valore sociale della Sanità privata accreditata.

Economia, finanza, occupazione, cultura, ricerca, formazione, educazione sanitaria, assistenza sono aspetti che possono essere presi in considerazione in un’analisi globale di ciò che il sistema sanitario realizza.

I relatori, secondo le loro esperienze e competenze istituzionali, sono impegnati per valutare ciò che è già stato realizzato e ciò che la Sanità privata potrà fare per migliorare il Welfare Sanitario del nostro Paese.

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La Riforma: a che punto siamo. Verifica Intermedia – Genova 9 maggio 2016

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Nel percorso che porterà all’approdo della nuova legge sulla riforma socio-sanitaria della Regione Liguria in Consiglio Regionale, si è voluto mettere a disposizione di tutti i Liguri e dei tanti attori del mondo della sanità, uno strumento di lavoro che parta da una fotografia aggiornata e precisa del presente e dia indicazioni, in base agli obiettivi prefissati, per il futuro della riforma stessa: il “Libro Bianco”. Articolato in circa 170 slides, è stato condiviso con gli stakeholder del territorio attraverso incontri, focus group, approfondimenti tematici.

I risultati attesi di miglioramento ed efficientamento della qualità sia dei servizi che delle prestazioni offerte a favore dei cittadini, di facilità di accesso e la tutela del diritto alla salute e la libertà di scelta, si concretizzeranno attraverso un articolato legislativo chiaro e trasparente, fondato sui pilastri della semplificazione delle norme e dei processi, tenendo in considerazione i mutamenti che dovrebbero derivare dal disegno di legge costituzionale del Parlamento.

Il progressivo invecchiamento della popolazione italiana -ed in particolare in Liguria- ha determinato un incremento delle patologie età correlate, con il passaggio da un quadro epidemiologico a forte prevalenza di malattie ad andamento acuto ad un altro in cui sono nettamente prevalente le patologie ad andamento cronico e di pazienti ad alta comorbilità. Parallelamente, il cambiamento delle condizioni socio economiche del paese- e della Liguria in particolare- ha incrementato, oltre al numero di anziani, i soggetti socialmente in difficoltà, privi di una rete in grado di garantire loro un supporto adeguato. L’incremento di soggetti “fragili” rende ancor più importante, per chi oggi governa la Regione, pensare a percorsi di collegamento/integrazione tra ospedale e territorio secondo un modello di integrazione (es. hub and spoke), concentrando le altre specialità e dando vita ad una efficace organizzazione territoriale.

Importante è anche il coinvolgimento della medicina del territorio: l’assistenza sanitaria di base, infatti, fa parte integrante sia del sistema sanitario nazionale che dello sviluppo economico sociale globale della collettività. È il primo livello attraverso il quale i cittadini entrano in contatto con il sistema sanitario regionale, avvicinando il più possibile l’assistenza sanitaria ai luoghi dove le persone vivono e lavorano, e costituisce il primo elemento di un processo continuo di protezione sanitaria.

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STRATEGIE TERRITORIALI CONDIVISE PER UNA SANITÀ INNOVATIVA

Genova, Venezia, Milano, Napoli e Firenze: dal 9 maggio al 16 giugno un mini giro d’Italia per affrontare i mutamenti necessari per il futuro del SSN.

 

Come cambierà realmente la vita di operatori sanitari e cittadini con la digitalizzazione della sanità e come si potranno razionalizzare le risorse disponibili? Qual è e soprattutto quale sarà il valore sociale della Sanità privata in Italia fatta di una rete capillare di presidi che, in diversi casi, offrono servizi di “privato sociale” ai cittadini. La medicina di precisione, la target teraphy, è già oggi una realtà: possiamo curare più in fretta, meglio e in molti casi guarire pazienti che fino a qualche anno fa sarebbe stato impossibile. Ma a quale costo? E questi costi in quale modo saranno sostenibili per il SSN? Ecco alcune delle domande a cui si darà risposta grazie ad un importante ciclo di grandi eventi previsti in diverse città italiane tra il 9 maggio e il 16 giugno, organizzato da Istituzioni Regionali e Nazionali insieme a Motore Sanità, un’associazione di promozione sociale nata per ricercare risposte sostenibili per continuare ad avere domani un Servizio Sanitario con le stesse possibilità di cura per tutti i cittadini. Tra le soluzioni possibili una migliore prevenzione primaria e dunque, ad esempio, la diffusione di corretti stili di vita che allontanino il tempo in cui ci ammaliamo; una migliore prevenzione secondaria con diagnosi precoci, su larga scala, di un numero sempre più elevato di malattie e poi i vaccini che consentono di eradicarne alcune grazie all’effetto gregge in un’intera popolazione. Inoltre occorre migliorare le cure territoriali per affrontare in modo adeguato il ritorno a casa dopo un ricovero ospedaliero e, in particolare, la cronicità che diverrà, con il progressivo e auspicabile invecchiamento della popolazione europea ed italiana, in particolare, la sfida del futuro. Entro il 2050 si prevede che più di un quarto (27%) della popolazione avrà più di 65 anni. Tuttavia l’aumento della longevità ha un andamento disuguale, e i divari esistenti all’interno dei paesi e tra paesi diversi della Regione Europea continuano ad aumentare. Per affrontare questa sfida, fatta di milioni di persone che necessitano di cure al proprio domicilio perché fragili o affette da una malattia cronica, dovranno essere rivisti i modelli organizzativi della sanità ospedaliera e territoriale e dovranno essere utilizzate al meglio le tecnologie digitali come quelle, ad esempio, per il tele-monitoraggio dei pazienti. Infine una tematica difficile da affrontare ma sulla quale alcune regioni del mezzogiorno d’Italia stanno cercando di invertire la rotta: la mobilità passiva, ovvero i viaggi in altre regioni rispetto a quella in cui si risiede per curarsi o sottoporsi ad un intervento chirurgico. Affronteremo il tema cercando di capire quali sono e saranno gli strumenti per invertire questo processo gravoso per le casse delle Regioni e per le tasche dei cittadini. Si spendono, infatti, circa 400 milioni di euro l’anno di mobilità passiva nel nostro Paese.