Il Governo dell’Innovazione Farmaceutica – Palermo 4 ottobre 2016

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Modelli di Gestione sostenibile dei farmaci oncologici innovativi ad alto costo.

L’innovazione farmaceutica pone nuove sfide per la futura sostenibilità della spesa pubblica in ambito sanitario, dove occorre favorire una ricomposizione tra spesa improduttiva e produttiva attraverso nuovi modelli che pongano il nostro Paese di fronte alla priorità di identificare una formula tecnico-organizzativa che permetta contemporaneamente di preservare l’universalità del diritto alla salute e la sostenibilità economica del SSN e di aumentare l’attrazione di investimenti in ricerca e sviluppo sul territorio nazionale.

In tale ottica l’evento ha come obiettivo il coinvolgimento dei decisori per fornire una linea di indirizzo istituzionale sui seguenti focus:

• La politica del farmaco oncologico innovativo a livello nazionale e regionale;

• Nuovi sistemi di accesso e governance per i farmaci innovativi e sostenibilità finanziaria;

• Cambiamento del contesto epidemiologico in oncologia e congruità del sistema economico-finanziario per farmaci innovativi ad alto costo in oncologia.

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Premio “Innovazione S@lute2016”

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Il premio Innovazione S@lute2016 è un’iniziativa promossa da Aris-Allea, FPA e Motore Sanità.

Innovazione S@lute2016 intende raccogliere progetti che possano dare risposte concrete a crescenti bisogni in 6 ambiti del sistema salute. Nella convinzione che la costante ricerca di innovazione delle Istituzioni, delle strutture della sanità pubblica e privata, dei professionisti della cura e dell’assistenza, delle imprese produttrici di beni e servizi è una strada irrinunciabile per cambiare stili di vita e comportamenti dannosi, migliorare le modalità di erogazione dei servizi di assistenza e cura, assicurare benessere e sviluppo.

Termine di scadenza per la presentazione dei progetti: venerdì, 21 ottobre 2016.

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La Quarta Arma contro il Cancro: l’Immunoterapia Oncologica – Milano 3 ottobre 2016

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L’immunoterapia applicata al trattamento dei tumori è la nuova arma a disposizione dell’oncologo medico: si affianca alle terapie tradizionali – chirurgia, radioterapia e chemioterapia – e contrasta la malattia attraverso la stimolazione del sistema immunitario. Nel cancro, le cellule maligne possono evadere attraverso vari meccanismi il controllo immunitario, arrestando la risposta immune e continuando a replicarsi. Le cellule che il sistema immunitario produce per scovare e distruggere i microorganismi che causano la malattia sono chiamate cellule T. Le terapie immuno-oncologiche interagiscono con il sistema immunitario per stimolare la produzione e l’attivazione delle cellule T, che a loro volta identificano e distruggono le cellule tumorali per prevenire la diffusione del tumore. Un aspetto della ricerca immuno-oncologica include inoltre lo studio di come i tumori riescono ad adattarsi per evitare la loro distruzione e non essere riconosciuti dal sistema immunitario, limitando così l’efficacia di alcuni trattamenti. Un farmaco immuno-oncologico non genera risultati visibili nell’immediato, poiché non colpisce direttamente le cellule tumorali, ma va ad attivare il sistema immunitario per ottenere la risposta desiderata. Il reale beneficio clinico non deve quindi essere valutato nei tempi e con le metodiche standard della terapia oncologica classica. Nel caso dell’immunoterapia, invece, non agendo direttamente sulla cellula tumorale, ma sul sistema immunitario, non avviene tale selezione e, anche quando la malattia progredisce, l’evoluzione tende a essere più lenta. Un altro aspetto particolarmente interessante dell’immunoterapia è rappresentato dalla diversità degli effetti collaterali rispetto ai chemioterapici. Poiché la chemioterapia tradizionale non è selettiva, e quindi colpisce anche le cellule sane, gli effetti collaterali più diffusi sono la perdita di capelli, nausea, vomito, infezioni e neuropatie. Con l’immunoterapia invece il potenziamento del sistema immunitario può portare ad un aumento delle cellule immunitarie in altre parti del corpo in cui la risposta non è necessaria.

Analizzando l’impatto economico della terapia oncologica, il rapporto costo/beneficio diventa favorevole quando si selezionano a priori i pazienti che trarranno il massimo beneficio. Questa valutazione viene anche effettuata attraverso il risk sharing o il cost sharing: in questo caso la ripartizione del rischio con l’abbattimento dei costi avviene in corso e non a monte, dividendo il costo per i soggetti che non hanno risposto o non hanno tratto benefici. Secondo questo meccanismo, in pratica, il finanziamento dei farmaci innovativi scatta soltanto quando il margine d’innovatività e costo-efficacia delle nuove molecole dovesse risultare superiore a quella dei farmaci cosiddetti “maturi”. È necessario, inoltre, guardare al costo totale del trattamento di una malattia e non solo a quello legato all’acquisizione del farmaco, per poi compararlo all’incremento di benessere del paziente e, con lui, del suo contesto sociale. Il punto non è solo l’equazione costi-efficacia, ma anche il valore nel tempo: bisogna infatti considerare i benefici di un farmaco in tutto il suo arco di vita, poiché il suo impatto clinico può durare per generazioni.

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Il Governo dell’Innovazione Farmaceutica – Firenze 27 settembre 2016

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Modelli di Gestione sostenibile dei farmaci oncologici innovativi ad alto costo.

L’innovazione farmaceutica pone nuove sfide per la futura sostenibilità della spesa pubblica in ambito sanitario, dove occorre favorire una ricomposizione tra spesa improduttiva e produttiva attraverso nuovi modelli che pongano il nostro Paese di fronte alla priorità di identificare una formula tecnico-organizzativa che permetta contemporaneamente di preservare l’universalità del diritto alla salute e la sostenibilità economica del SSN e di aumentare l’attrazione di investimenti in ricerca e sviluppo sul territorio nazionale.

In tale ottica l’evento ha come obiettivo il coinvolgimento dei decisori per fornire una linea di indirizzo istituzionale sui seguenti focus:

• La politica del farmaco oncologico innovativo a livello nazionale e regionale;

• Nuovi sistemi di accesso e governance per i farmaci innovativi e sostenibilità finanziaria;

• Cambiamento del contesto epidemiologico in oncologia e congruità del sistema economico-finanziario per farmaci innovativi ad alto costo in oncologia.

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Summer School 2016 – Asiago 16,17,18 settembre 2016

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Il futuro del SSN tra modelli organizzativi, sostenibilità e innovazione

Mai come negli ultimi anni si è imposta la necessità di un ripensamento complessivo del sistema di management della sanità regionale: dinnanzi alla crescente esigenza della piena sostenibilità del nostro Sistema socio-sanitario e a fronte del contestuale aumento della domanda assistenziale, delle patologie croniche, dell’invecchiamento della popolazione e dell’innovazione tecnologica, occorre garantire il mantenimento dell’alto livello qualitativo raggiunto dai servizi socio-sanitari erogati agli assistiti, attraverso l’ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse impiegate. L’obiettivo, quindi, non è spendere meno riducendo i servizi, bensì spendere meglio, incrementandoli.

Un moderno sistema assistenziale agisce attraverso un complesso sistema di reti di strutture e di professionisti, orientato ad assicurare la continuità dei servizi e a garantire percorsi assistenziali adeguati ed appropriati; a tale sistema partecipano gli ospedali ed i servizi sanitari territoriali. La prima necessaria riflessione consiste nell’individuazione, sulla base dei riferimenti scientifici più aggiornati, dell’evoluzione futura del concetto di ospedale.

I punti critici da superare nei contesti individuati sono: strutture sovraffollate nei centri di riferimento e parallelo sottoutilizzo dei centri minori; sistema privo di una chiara gerarchia di prestazioni offerte e carente in termini di interconnessione funzionale; efficienza media limitata da procedure e problemi estranei all’assistenza vera e propria; ambienti che non favoriscono rapporti proficui tra il cittadino e l’organizzazione sanitaria; strutture obsolete, generalmente poco idonee ad ampliamenti o trasformazioni interne.

Si affronteranno le problematiche legate all’innovazione, al suo vero significato ed alla sostenibilità della medesima. Industria e sanità. In Italia, a causa dei vincoli finanziari a cui è sottoposto l’intero Sistema Paese, si trovano ora a un bivio. Inseguire l’innovazione e curare meno persone? O adoperare strumenti più consolidati e maturi che già garantiscono buoni risultati con molti pazienti, ma rischiando così di perdere il treno dell’innovazione?

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Nuovi Approcci all’Antibiotico-Terapia – Roma 14 settembre 2016

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RAZIONALE SCIENTIFICO

La Food and Drug Administration (FDA) definisce l’ABSSSI come un’infezione acuta batterica della cute e dei tessuti molli con un’area di lesione di almeno 75 cm 2. Rientrano nella categoria di ABSSSI:

• Cellulite/erisipela: un’infezione cutanea diffusa che presenta aree di arrossamento, edema, e/o indurimento.
• Ferita infetta: un’infezione caratterizzata da una ferita con secrezione purulenta, arrossamento circostante, edema, e/o indurimento.
• Grande ascesso cutaneo: un’infezione caratterizzata da una raccolta di pus all’interno del derma od ancora più in profondità, accompagnata da arrossamento, edema e/o indurimento.

I batteri che più comunemente causano ABSSSI sono: Streptococcus pyogenes e Staphylococcus aureus, incluse le forme resistenti alla meticillina (MRSA); altri batteri identificati, ma meno frequenti, sono le altre specie di Streptococcus, l’Enterococcus faecalis ed i batteri Gram-.
Nel 2007 Monina Klevens dei Centers for Disease Control and Prevention ha riferito che negli Stati Uniti lo stafilococco MRSA provoca in media 19.000 vittime all’anno: più dell’AIDS. Il dato è allarmante, perché quasi il 20% delle persone con infezioni invasive di questo batterio muore. Un tempo il problema era circoscritto a ospedali e case di riposo, dove molti pazienti risultavano molto più vulnerabili a causa di un sistema immunitario compromesso, adesso invece il trattamento delle infezioni gravi da Gram+ risulta ancora più per lo sviluppo di ceppi batterici antibiotico-resistenti come: Staphylococcus aureus meticillino-resistenti (MRSA), Enterococchi vancomicino-resistenti (VRE), i più recenti MRSA vancomicino-intermedi (VISA) e vancomicino-resistenti (VRSA).
Confrontarsi con questo tipo di infezioni non può limitarsi soltanto a trovare il trattamento più adatto per ciascun paziente ma, comporta anche la definizione di strategie che ottimizzino il percorso diagnostico terapeutico dei pazienti e l’uso delle risorse, per esempio cercando di limitare la degenza in ospedale.
Secondo il National Hospital Ambulatory Medical Care Survey il numero delle visite per infezioni della cute si è triplicato dalla fine degli anni ’90 fino al 2005 e continua a crescere in maniera allarmante, i dati pubblicati nel 2009 mostrano che le ABSSSI sono state responsabili di 870,000 ospedalizzazioni negli Stati Uniti nel 2004. Un paziente che si infetta durante un ricovero rimane in ospedale in media per altri 10 giorni con un costo ulteriore di 30.000 dollari; la spesa complessiva che gli ospedali statunitensi sostengono per curare le infezioni da MRSA è molto rilevante. Secondo un sondaggio effettuato da ePocrates (market research, May 2009, 150 physicians) l’86% dei medici intervistati credono che più del 10% dei pazienti con ABSSSI attualmente ricoverati in ospedale, potrebbero essere trattati in ambulatorio. Ridurre le ospedalizzazioni è una strategia sicuramente vincente, non solo dal punto di vista economico, ma soprattutto clinico, in quanto porterebbe una diminuzione di condizioni acquisite in ospedale (HACs). Una HAC è una situazione indesiderabile che colpisce un paziente, sorta durante un ricovero ospedaliero o in una struttura medica. Non solo le infezioni nosocomiali, ma anche qualsiasi altra complicanza, come ulcera da pressione, embolo, trasfusione con gruppo sanguigno errato o danni iatrogeni possono essere considerate (HACs). Negli Stati Uniti gli ospedali ricevono delle sanzioni economiche in base al numero di riospedalizzazioni o HAC che un paziente subisce.

Diventa quindi fondamentale poter utilizzare antibiotici che possano garantire:

• diminuzione della permanenza in ospedale,
• potenziale elusione del ricovero,
• nessun monitoraggio della terapia,
• meno cateterizzazione,
• riduzione delle prestazioni accessorie,
• riduzione dell’assistenza infermieristica,
• riduzione della frequenza di preparazione dei farmaci,
• ridotto spreco di farmaci,
• miglior compliance e soddisfazione del paziente.

Per questi motivi uno degli obiettivi che ci si può prefiggere nella gestione delle ABSSSI è quello di poter ridurre i costi sanitari, aumentando la compliance dei pazienti sia attraverso la riduzione delle giornate di degenza, sia attraverso il trasferimento dei pazienti dal regime di ricovero all’ambulatorio.

L’incontro vuole quindi essere un momento di confronto multidisciplinare che tenga conto non solo della componente clinica e del miglioramento della qualità di vita e di cura, ma anche di quella sociale ed economica.
Ci si occuperà di analizzare l’impatto economico delle ABSSSI nella rete ospedaliera che verrà presa in esame, quali considerazioni di carattere economico sono ritenute prioritarie nella scelta dell’antibioticoterapia sia valutata per quanto riguarda le infezioni in genere sia nelle ABSSSI in particolare. Analizzeremo il macro-tema del market access per condividere quali siano esattamente le tempistiche di accesso ai farmaci e quali valutazioni di tipo
economico sono funzionali per sostanziare la sostenibilità delle nuove tecnologie sanitarie.

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Il Governo dell’Innovazione Farmaceutica – Torino 8 luglio 2016

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Modelli di Gestione sostenibile dei farmaci oncologici innovativi ad alto costo.

L’innovazione farmaceutica pone nuove sfide per la futura sostenibilità della spesa pubblica in ambito sanitario, dove occorre favorire una ricomposizione tra spesa improduttiva e produttiva attraverso nuovi modelli che pongano il nostro Paese di fronte alla priorità di identificare una formula tecnico-organizzativa che permetta contemporaneamente di preservare l’universalità del diritto alla salute e la sostenibilità economica del SSN e di aumentare l’attrazione di investimenti in ricerca e sviluppo sul territorio nazionale.

In tale ottica l’evento ha come obiettivo il coinvolgimento dei decisori per fornire una linea di indirizzo istituzionale sui seguenti focus:

• La politica del farmaco oncologico innovativo a livello nazionale e regionale;

• Nuovi sistemi di accesso e governance per i farmaci innovativi e sostenibilità finanziaria;

• Cambiamento del contesto epidemiologico in oncologia e congruità del sistema economico-finanziario per farmaci innovativi ad alto costo in oncologia.

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Invecchiare in Salute e Cronicità – Firenze 16 giugno 2016

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Salute, Benessere e Cambiamento Demografico, questi gli ambiti dove indagare

La popolazione della Regione Europea ha l’età media più alta del mondo, e la popolazione di molti paesi europei gode di un’aspettativa di vita tra le più elevate al mondo. Entro il 2050 si prevede che più di un quarto (27%) della popolazione avrà 65 anni o più. Tuttavia l’aumento della longevità ha un andamento disuguale, e i divari esistenti all’interno dei paesi e tra paesi diversi della Regione Europea continuano ad aumentare. Se è vero che numerose persone stanno conducendo vite più lunghe e più sane, esistono grandi incertezze riguardo all’evoluzione futura delle condizioni di salute e dello stato funzionale delle popolazioni in via di invecchiamento. Questa situazione richiede efficaci politiche di sanità pubblica, per permettere a un maggior numero di persone di restare attive e partecipare pienamente alla società, secondo le raccomandazioni delle linee guida sull’invecchiamento in salute elaborate dalle commissioni della UE. Tra gli obiettivi, l’accesso alla tecnologia informatica da parte degli anziani per una vita sociale più facile e più piena e l’accesso all’innovazione farmacologica non deve trascurare la popolazione over 70.
In questo contesto di cambiamento demografico e di aging, la vera sfida è mantenere sostenibile il budget nazionale dedicato alla salute e all’assistenza sociale per il benessere dei cittadini. Perché ciò sia possibile, è necessario riformare e innovare il nostro sistema socio-sanitario. Ciò richiede un ottimale management delle risorse e un coerente sistema di prevenzione, capace di porre in essere interventi precoci e di minimizzazione dei costi derivanti da interventi tardivi.
Policy makers, operatori sanitari e organizzazioni volte alla formazione, devono identificare e anticipare i bisogni di salute futuri e rispondere ai bisogni formativi delle professionalità coinvolte, al fine di permettere di acquisire le giuste competenze, per creare nuovi modelli di cura e assistenza della popolazione.

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Il Governo dell’Innovazione Farmaceutica – Bari 9 giugno 2016

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Modelli di Gestione sostenibile dei farmaci oncologici innovativi ad alto costo.

L’innovazione farmaceutica pone nuove sfide per la futura sostenibilità della spesa pubblica in ambito sanitario, dove occorre favorire una ricomposizione tra spesa improduttiva e produttiva attraverso nuovi modelli che pongano il nostro Paese di fronte alla priorità di identificare una formula tecnico-organizzativa che permetta contemporaneamente di preservare l’universalità del diritto alla salute e la sostenibilità economica del SSN e di aumentare l’attrazione di investimenti in ricerca e sviluppo sul territorio nazionale.

In tale ottica l’evento ha come obiettivo il coinvolgimento dei decisori per fornire una linea di indirizzo istituzionale sui seguenti focus:

• La politica del farmaco oncologico innovativo a livello nazionale e regionale;

• Nuovi sistemi di accesso e governance per i farmaci innovativi e sostenibilità finanziaria;

• Cambiamento del contesto epidemiologico in oncologia e congruità del sistema economico-finanziario per farmaci innovativi ad alto costo in oncologia.

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