Sono cinque i laboratori di analisi della Campania autorizzati ieri sera della Regione ad effettuare il test di identificazione del Covid-19 su tampone faringeo.
Oltre a quello del Cotugno, che dall’inizio dell’epidemia ha effettuato oltre 2 mila test, scaldano i motori il laboratorio del San Paolo della Asl Napoli 1, quello del Ruggi di Salerno, Avellino (Moscati) e l’azienda ospedaliera di Caserta. Il Cotugno resta sempre la punta avanzata: sia perché il processamento dei campioni per la seconda lettura, per conto dell’Istituto superiore di sanità, resta in capo al polo infettivologico collinare, sia perchéil mega laboratorio diretto da Luigi Atripaldi si attrezza con un nuovo test molto più semplice e veloce che non prevede di maneggiare il virus.
TEST SUL SANGUE
Si tratta di esami sierologici effettuati sul sangue dei pazienti ovvero dei casi sospetti. Dopo il prelievo si procede al minuzioso dosaggio di anticorpi specifici contro il famigerato Covid-19. Anticorpi che testimoniano il passaggio del virus nel nostro organismo. Se non ve ne sono affatto significa che l’incontro con il nemico non c’è mai stato ma potrà esserci. Nel caso in cui gli anticorpi siano del tipo IgM vuol dire invece che la malattia è in fase acuta e che l’organismo con questi proiettili sta combattendo contro il microbo per tentare di neutralizzarlo. La terza opzione è che le difese siano siglate con le IgG. Sono questi gli anticorpi della memoria, ossia l’asernale sviluppato dopo una malattia conclamata (sintomatica o meno che sia). Anticorpi che compaiono anche dopo la somministrazione di un vaccino che però allo stato non è stato sviluppato. In pratica chi ha la malattia in atto produce le IgM chi è guarito le IgG. In quest’ultimo caso c’è la protezione da successive infezioni. Chi ha le IgM è contagioso, chi Le IgG è protetto. Quando molti individui di una popolazione hanno le IgG si manifesta la cosiddetta immunità di gregge. Dall’inizio della prossima settimana si partirà con questi nuovi esami che in maniera rapida potranno dare un responso molto attendibile che sarà sempre confortato dal tampone che ha tempi di latenza del test di almeno 5 ore. L’articolazione della nuova rete dei controlli e la disponibilità del nuovo esame dovrebbe consentire di rendere molto più celeri i controlli e le quarantene dei casi sospetti. Il rischio, da qui ai prossimi giorni, è che i casi di positività al virus crescano ancora. Nonostante le misure restrittive alla circolazione delle persone il Covid sembra infatti continuare a circolare nella popolazione campana. A giovarsi della corsia preferenziale potrebbero essere pazienti critici in attesa di ricovero urgente e il personale sanitario che deve avere una via preferenziale nell’effettuare il tampone per capire se può tornare in prima linea o ripiegare anch’esso in infermeria.
Ettore Mautone