ACADEMY EVOLUZIONE E FUTURO DELLA CURA DEI DISTURBI MENTALI
– Programma
– Comunicato Stampa
– Rassegna Stampa
SLIDES
Annalisa Monti, Consigliere SINPIA
Gianluca Serafini, Professore Associato di Psichiatria Università di Genova
Giuseppe Cardamone, Direttore Area Salute Mentale Adulti, Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze, Unità Sanitaria Locale Toscana Centro
Luigi Janiri, Direttore Psichiatria Unità Operativa Complessa, Dirigente Medico Responsabile di Struttura Complessa, Policinico Gemelli, Roma
Michele Sanza, Direttore Unità Operativa Servizio Dipendenze Patologiche, Azienda Unità Sanitaria Locale Romagna – Cesena
Rosaria Iardino, Presidente Fondazione The Bridge
Stefano Vicari, M.D.Professor of Child Neuropsychiatry Catholic University, Rome, Italy Head Child & Adolescent Psychiatry Unit Department of Neuroscience Bambino Gesù Children’s Hospital
I disturbi mentali, storicamente, non sono stati considerati una priorità per la salute globale, soprattutto se confrontati con le malattie trasmissibili e le malattie non trasmissibili come il cancro o le malattie cardiovascolari. I servizi per i disturbi mentali, spesso trascurati in molti paesi sono tuttora separati dall’assistenza sanitaria. In Italia, solo con la Legge 883 del 1978, istituita dal Servizio Sanitario Nazionale, l’assistenza psichiatrica è stata pienamente riconosciuta come parte integrante della Sanità pubblica rientrante nei livelli assistenziali ordinari garantiti per il diritto alla Salute. Il Global Burden of Desease, la più vasta e importante ricerca epidemiologica condotta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 1990, aveva già evidenziato che i disturbi neuropsichiatrici sono responsabili di più di un quarto del carico globale misurato come anni vissuti in condizioni di disabilità. L’edizione successiva del GBD, 2010, ha mostrato una crescita del carico di malattia attribuibile ai disturbi mentali del 37,6%, in gran parte legato all’incremento dell’attesa di vita e al conseguente invecchiamento della popolazione. La situazione italiana, caratterizzata dalla radicale riforma del 1978, viene descritta annualmente dal Ministero della Salute con il rapporto sulla Salute Mentale a partire dal 2015. Gli ultimi dati forniti rappresentano il 2017: i pazienti psichiatrici assistiti dai servizi specialistici sono stati 851.189; di cui 335.794 sono entrati in contatto con i servizi per la prima volta; le persone di sesso femminile rappresentano il 53,5% dei casi; il 67,6% dei pazienti sono al di sopra dei 45 anni. La spesa complessiva è stata di € 3,954 miliardi, di cui l’assistenza ambulatoriale costituisce il 47,1% del complessivo, il
residenziale il 40,1% e il semiresidenziale il 12,8%. Il costo medio annuo per residente dell’assistenza psichiatrica, territoriale e ospedaliera, è pari a € 78. L’esigenza di migliorare la qualità tecnica delle cure è stata colta dalla Conferenza Stato Regioni che nel 2014 ha approvato un documento di programmazione sui percorsi di cura di salute mentale riferiti alle 4 grandi aree della psicopatologia: le psicosi, lo spettro dei disturbi bipolari, la depressione e i disturbi di personalità. Per affrontare i problemi legati alla al carico dei Disturbi Mentali, e all’adeguamento della qualità dell’offerta di cura nei sevizi italiani, Motore Sanità ha organizzato un evento presso il Senato della Repubblica con l’obiettivo di contribuire al dibattito sulla Salute Mentale in Italia coinvolgendo operatori, rappresentanti dei cittadini, Deputati e Senatori della Repubblica.