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10+1 ACTION POINT – GLI IMPEGNI SOSTENUTI DA CONVATEC PER LA PERSONA CON LA STOMIA. A CHE PUNTO SIAMO?

Data

14 Mag 2025

Ora

10:00 - 14:30
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RAZIONALE, UN ANNO DOPO

La stomia non è una patologia ma una condizione di vita per vivere

La stomia, un’apertura creata chirurgicamente sull’addome per consentire la fuoriuscita degli effluenti nel caso in cui, a causa di un tumore, di una malattia infiammatoria cronica intestinale o un trauma, sia stato necessario rimuovere un tratto di intestino o dell’apparato urinario, è un intervento salvavita che comporta una serie di sfide sia fisiche sia psicologiche per il paziente e per chi se ne prende cura. Le tipologie di stomia più comuni sono la colostomia, l’ileostomia e l’urostomia, ognuna con specifiche indicazioni cliniche.

In Italia, il numero di pazienti stomizzati è in costante aumento, come attestano i dati relativi all’incremento delle diagnosi di tumore al colon retto (circa 50.500 nuove diagnosi)* e dell’incidenza delle malattie infiammatorie croniche intestinali (si stima una prevalenza di oltre il 30%-40%)**. Pertanto, è ragionevole ipotizzare che le persone stomizzate siano più di 75.000 dato, quindi, verosimilmente sottostimato poiché non esiste un registro di condizione che intercetti tutti i pazienti. Il 60% di questi sono uomini e il 40% donne, con un interessamento maggiore della popolazione anziana. Parte di queste persone ha una stomia temporanea, cui farà seguito, nel tempo, un intervento di ricanalizzazione. Le modalità di confezionamento delle stomie variano a livello nazionale e regionale, con differenze significative nei protocolli e nei materiali  utilizzati, che possono influire sulla qualità della cura e sulla personalizzazione dei trattamenti.

La presa in carico del paziente stomizzato richiede la collaborazione di un team multidisciplinare composto da chirurghi, stomaterapisti, infermieri, psicologi e nutrizionisti, sessuologi ed esperti della riabilitazione fisica. Questo approccio integrato è essenziale sin dalla fase preoperatoria, per affrontare non solo le necessità mediche immediate, ma anche gli aspetti psicologici e sociali che influenzano profondamente la qualità della vita del paziente. 

ll percorso di cura del paziente inizia con la diagnosi e la pianificazione preoperatoria, dove è fondamentale il ruolo dello stomaterapista che prepara il paziente e i caregiver (le persone che si prendono cura di lui) su come cambierà la sua vita. Nella strada verso la riabilitazione è importante che la persona stomizzata possa contare anche sul supporto di pazienti preparati, che hanno già affrontato l’intervento e il percorso di cura.

Per una corretta e completa riabilitazione è, infine, importante un coinvolgimento multistakeholder che preveda la collaborazione tra professionisti della salute, il mondo associativo, i pazienti preparati e i decisori, assicurando che tutte le parti interessate contribuiscano attivamente alla pianificazione e all’erogazione delle cure.