PREVENZIONE E CURA COVID: COVID 19 – DA PANDEMIA AD ENDEMIA, MA NON ABBASSIAMO LA GUARDIA
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RAZIONALE SCIENTIFICO
Il 5 maggio 2023 il Direttore Generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus ha dichiarato la fine del Covid-19 come emergenza sanitaria globale dopo oltre tre anni. Grazie al numero di soggetti immunizzati con il vaccino o con l’infezione naturale e alla circolazione di un virus ad alta trasmissibilità ma a minor virulenza, possiamo dire che si è andati verso un’endemia.
La caduta di attenzione verso questa infezione continua però ad avere un impatto importante sulle condizioni di salute dei cittadini ed in particolare di quelli in condizione di cosiddetta fragilità. Basti pensare ai numeri ufficiali che ci restituisce il monitoraggio continuo sull’andamento dell’infezione: nella settimana dal 5 all’11 Ottobre 2024: 11.887 nuovi casi, 100 morti, 2.149 ricoverati di cui 71 in terapia intensiva, 217.233 positivi e 215.013 in isolamento domiciliare.
Alla luce di questi dati si deve tenere presente che il virus sta continuando, continuerà a circolare e che quindi non è possibile abbassare la guardia sottovalutando le sue ricadute sulle popolazioni di pazienti fragili e defedati che metterebbe a rischio la loro salute e lo stesso funzionamento delle strutture di cura. Ma anche nelle popolazioni non in questa condizione le ricadute in termini di produttività, potrebbero rappresentare un danno economico importante per una economia già di per sé in difficoltà.
Quindi occorre non solo non sottovalutare questi aspetti continuando a monitorare i trend, ma ancor più essere attenti nel fornire a queste particolari popolazioni le coperture vaccinali disponibili o nel trattare con terapie adeguate attualmente a disposizione dell’intera classe medica. Infatti nonostante le molte azioni messe in atto, per facilitare l’accesso a queste terapie (prescrizione ai MMG, distribuzione attraverso le farmacie territoriali) ancora ad oggi stenta ad entrare nella routine clinica l’utilizzo dei farmaci antivirali mirati alla cura dell’infezione, che devono essere utilizzati entro i primi 5 gg dalla comparsa dei sintomi, riuscendo a prevenire il rischio di ospedalizzazione nell’80% dei casi.
Motore Sanità partendo da alcuni dipartimenti territoriali di Regione Veneto benchmark in ambito di prevenzione e cura, attraverso un confronto aperto tra tutti gli attori di sistema, vorrebbe riaccendere l’attenzione su questo scenario, facilitando la diffusione di una maggior consapevolezza dei rischi ancora presenti e condividendo idee/soluzioni pratiche che garantiscano un percorso appropriato in particolare per le popolazioni a rischio.