LABORATORIO DI IDEE SULLA SALUTE MENTALE – CONFRONTO TRA ESPERTI – LAZIO
RAZIONALE
Come sottolineano i dati OMS una elevata percentuale di giovani (10-20%) oggi nel mondo soffre di disturbi mentali e la metà di questi inizia entro il 14° anno di età, tanto che le condizioni neuropsichiatriche sono la principale causa di disabilità nei giovani. E questi dati sottolineano anche che i sistemi sanitari nel mondo non hanno ancora risposto adeguatamente a questi bisogni. Una condizione misurabile anche solamente dal gap tra necessità di trattamento e reale offerta/presa in carico assistenziale: tra il 76-85% (paesi a basso/medio reddito) o tra il 35-50% (paesi ad alto reddito) delle persone con disturbi mentali non riceve alcun trattamento.
Il nostro Paese risente di una evidente carenza delle necessarie risorse economiche, tecniche ed umane in grado di far fronte all’aumentata richiesta di supporto da parte della popolazione. Si rende quindi fondamentale cambiare rotta, partendo da un’attenta analisi sulla quantità e la qualità dei servizi erogati ai cittadini italiani affetti da queste patologie, sulle azioni di prevenzione, anche alla luce di evidenti e da più parti dichiarate differenze regionali, territoriali e di modelli organizzativi adottati. Ma per poter realizzare tutto questo è necessario trovare modelli efficaci ma allo stesso tempo sostenibili, attraverso la condivisione con tutti gli attori in gioco. Per questo Motore Sanità organizza un ciclo di incontri a valore istituzionale, per approfondire i temi della sicurezza, dello stigma e della nuova cultura della Salute Mentale.
Il primo incontro sarà un vero e proprio “laboratorio di idee sulla salute mentale” che vedrà la partecipazione dei massimi esperti del settore, tra cui clinici ed economisti, che si confronteranno su diversi filoni tematici con l’obiettivo di definire le azioni da compiere e le priorità a livello regionale. Temi come: l’impatto economico della salute mentale (costi diretti e indiretti), l’integrazione tra ospedale e territorio dietro un’attenta analisi dell’attuale modello organizzativo regionale, la qualità dell’offerta, impatti e indicatori d’esito, la formazione dei professionisti, le criticità di accesso alle cure e ai servizi assistenziali e le risorse che sarebbero necessarie.
Seguirà una seconda parte con una prima tavola rotonda tra Psichiatria e Istituzioni e un confronto tra Clinici e Istituzioni regionali sulle cose da fare, definite nella prima giornata di lavori, e sulle azioni concrete da intraprendere in tempi brevi.