PRESA IN CARICO DEL PAZIENTE AFFETTO DA TUMORE CUTANEO
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Ogni anno negli Stati Uniti il carcinoma squamocellulare (CSCC) viene diagnosticato a oltre un milione di persone, di cui 2.500 muoiono per questa patologia. Il CSCC è uno dei tumori della pelle più comuni e rappresenta da solo il 20-25% di tutti i tumori cutanei, secondo per diffusione tra i tumori cutanei non melanoma.
È caratterizzato da una crescita anomala e accelerata delle cellule squamose che se individuata precocemente, la maggior parte degli CSCC è curabile. Le cellule squamose, uno dei tre tipi principali di cellule dello strato superiore della pelle (l’epidermide), sono cellule in rapida mutazione e neoformazione. Quando il danno al DNA derivante dall’esposizione a radiazioni ultraviolette o altri agenti dannosi innesca cambiamenti anormali nelle cellule squamose si sviluppa la malattia.
Può localizzarsi ovunque sul corpo (viso, labbra, orecchie, cuoio capelluto, spalle, collo, dorso delle mani) ma si trova più spesso sulle aree esposte alle radiazioni ultraviolette che rappresentano uno dei principali fattori di rischio, unitamente all’età superiore a 50 anni e a condizioni di risposta immunitaria indebolita. La pelle intorno a queste aree, mostra tipicamente segni di danni del sole come rughe, cambiamenti di pigmento e perdita di elasticità. Mentre la maggior parte può essere trattata facilmente e con successo, se lasciate crescere, queste lesioni possono diventare deturpanti, pericolosi e persino mortali.
Il 40 al 60% di queste forme tumorali inizia come una lesione precancerosa non trattata, la cheratosi attinica (AK), che nel 2-10%. a volte anche entro pochi anni, diventa poi un CSCC. Così le forme diagnosticate con ritardo e non trattate possono diventare invasive, crescere negli strati più profondi della pelle e diffondersi in altre parti del corpo. Negli ultimi 30 anni, il numero di donne sotto i 40 anni con diagnosi di SCC è aumentato costantemente. Per accertare la diagnosi è necessario eseguire una biopsia.
La maggior parte dei carcinomi a cellule squamose (SCC) della pelle può essere curata se individuata e trattata precocemente. Il trattamento deve avvenire il prima possibile dopo la diagnosi, poiché gli SCC più avanzati della pelle sono più difficili da trattare e possono diventare pericolosi, diffondendosi nei linfonodi locali, nei tessuti e negli organi distanti. Essendo il tumore con il ‘carico mutazionale’ più elevato, si presta a rispondere a un inibitore del checkpoint immunitario PD-1.
Motore Sanità intende creare un tavolo di lavoro su cui confrontarsi tra attori di sistema per discutere gli strumenti più adatti ad un approccio migliorativo della diagnosi precoce e sulle attuali prospettive di cura.