EVOLUZIONE DEI PERCORSI DI CURA NEL TUMORE OVARICO – FOCUS TOSCANA – EVENTO ECM
ACCREDITAMENTO ECM-AGENAS: 604-325314
TIPOLOGIA: FAD
CODICE DI ACCESSO ALLA PIATTAFORMA FAD: 105921
Medici Chirurghi (Oncologia, Ginecologia, Anatomopatologi, Chirurgia Generale) + Farmacia Ospedaliera
La durata dell’evento è di 3 ore formative, per un totale di 4,5 crediti ECM
REGISTRAZIONE E ACCESSO
La registrazione e accesso al corso potranno essere effettuate collegandosi al seguente link: https://fad.summeet.it
IMPORTANTE: L’iscrizione al corso dovrà avvenire prima dell’inizio dello stesso
ISTRUZIONI:
- In caso di primo accesso al sito compilare il form di creazione utente (da “REGISTRAZIONE”)
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- Trovare il corso attraverso la funzione cerca, inserendo codice ECM: 604-325314
- Iscriversi al corso prima dell’inizio dell’evento inserendo la chiave d’accesso: 105921
- Alla conclusione del meeting, effettuando nuovamente l’accesso sulla piattaforma, fare clic su “Test di verifica dell’apprendimento” disponibile sulla pagina dell’evento per compilare il questionario ecm. Il test può essere effettuato massimo CINQUE volte e sarà considerato superato al corretto completamento del 75% dei quesiti proposti.
- Subito dopo sarà possibile compilare il questionario sulla qualità percepita
IMPORTANTE: Per avere diritto ai crediti ecm, tale procedura andrà completata entro 72 ore dalla conclusione del corso.
L’oncologia rappresenta la massima espressione di uno scenario in ambito sanitario dove la forte spinta della ricerca che porta l’innovazione si scontra con la lentezza organizzativa nel recepirla e con la scarsità di risorse disponibili. Si devono però garantire investimenti adeguati per un’assistenza equa e non discriminante che consenta di accedere subito alle innovazioni farmacologiche e allo stesso tempo alla diagnostica di precisione che queste terapie mirate spesso richiedono. Terapie che non possono essere rallentate dopo l’approvazione delle autorità regolatorie (EMA ed AIFA), poiché in molti casi stanno cambiando la storia della malattia, dando speranze nuove. Ed il paziente oncologico non ha purtroppo tempo di aspettare. Ottimizzare questi processi è quindi fondamentale. Per rispondere a questi cambiamenti il settore oncologico si è dotato di un modello di governance che prevede una organizzazione strutturata in rete sui diversi territori regionali. Reti che per lo più funzionano con modelli Hub & Spoke e che oggi stanno potenziando da un lato l’assistenza territoriale di prossimità ma che dall’altro stanno concentrando l’alta specializzazione (con diagnostica e terapia ad alto costo). Ed all’interno delle reti oncologiche uno strumento di allineamento delle scelte cliniche fra i più utilizzati a questo scopo è rappresentato dai PDTA. Oggi però la rapidità dell’innovazione spesso dirompente ha messo in crisi il sistema di costruzione ed aggiornamento dei PDTA stessi (che richiede tempo, impegno e condivisione da parte di team multidisciplinari composti da diversi Stakeholders) e che una volta costruiti per essere validati, devono essere deliberati dalle regioni ma soprattutto attuati.
Il tumore ovarico (30% di tutti i tumori maligni dell’apparato genitale femminile con 5.200 nuovi casi annui in Italia e circa 30.000 donne attualmente in trattamento) rappresenta un esempio in cui tante speranze e la grande innovazione prodotta in arrivo, attraverso PDTA ben costruiti, possono e devono trovare conciliazione con la sostenibilità dei SSR.
Ormai è chiaro che questo genere di tumore non è unico, ma ha differenti entità. Per tutti la chirurgia resta una delle principali armi, ma l’integrazione con la terapia risulta fondamentale. Infatti la ricerca con la scoperta del gene BRCA ha confermato che sono soprattutto i farmaci che hanno cambiato la storia naturale di questa malattia. Oggi si aprono nuove prospettive di cura anche nei pazienti non mutati che potrebbero semplificare i percorsi ed aggiungere vita in buona salute. Motore Sanità intende promuovere dei tavoli di discussione a livello delle principali regioni Italiane partendo dall’esempio pratico del Tumore ovarico. Ottimizzare questi processi è quindi fondamentale. affrontando criticità e punti di forza degli attuali percorsi assistenziali, condividendo soluzioni da adottare o “proven practice” già messe in atto nei diversi territori.