#pazientealcentro: parliamo di diabete. Italia/Marocco, esperienze a confronto
SLIDES
Cristiano Montesi, IdeaTech srl
SALUTI ISTITUZIONALI
Federico Mozzi – Primo Segretario dell’Ambasciata dell’Italia in Marocco
Daniela Cosentini, ICE – Agenzia per la Promozione all’Estero e l’Internazionalizzazione delle Imprese Italiane Sezione per la Promozione degli Scambi dell’Ambasciata d’Italia in Marocco
DIAGNOSI E GESTIONE DEI PAZIENTI DIABETICI DI TIPO 1 E 2 IN MAROCCO E IN ITALIA
Zineb Imane, Professore Endocrinologo Direttore Endocrinologia infantile CHU Rabat
Jamal Belkhadir, Professore Endocrinologo – Presidente Ligue Marocaine pour la Lutte contre le diabète
Felice Strollo, Vice Presidente ANIAD – Professore IRCCS San Raffaele Pisana – Roma
Gerardo Medea, Responsabile Nazionale SIMG area Endocrinologica e Diabetologica
ADERENZA DEL PAZIENTE: EDUCAZIONE E STILI DI VITA
Badia Benhamou, Professore Endocrinologo – Presidente Associazione Badil Impegnata
Rita Lidia Stara, Membro del Comitato Direttivo di Diabete Italia e Presidente della Fe.D.ER Federazione Diabete Emilia Romagna
INNOVAZIONE TERAPEUTICA NEL DIABETE TELEMEDICINA APP E CONTROLLO DEL DIABETE
Taoufik Agoumi, Direttore Esecutivo SOTHEMA
Aicha Zahi, Présidente SMVAO
Cristiano Montesi, IdeaTech srl
Ada Palamà, Product Specialist & RGQ · Omnidermal Biomedics s.r.l.
I Diabete Mellito di tipo 1 e 2 rappresentano la malattia cronica più diffusa al mondo e una pandemia ingravescente tra le malattie non trasmissibili che inciderà pesantemente non solo nei paesi occidentali ma anche nei paesi a sviluppo economico progressivo. In Italia i pazienti diabetici superano i 3 milioni con un sommerso percentualmente ancora elevato ed una aderenza terapeutica, compresa la dieta e stili di vita, che spesso non supera il 50%. La prevalenza aumenta al crescere dell’età fino a un valore di circa il 20% nelle persone con età uguale o superiore a 75 anni.
La prevalenza è mediamente più bassa nelle regioni del nord (4,7 e 4,5%) rispetto a quelle del centro (5,7%), del sud (6,1%) e delle isole (5,8%). Ciò comporta una disuguaglianza di accesso alle cure e controllo della malattia anche in rapporto a stili di vita, ad esempio obesità, dieta iperglicemica, aderenza alla terapia, più bassa nelle donne, e status sociale.
Mentre il Diabete di tipo 1 (il 10% dei casi), ad insorgenza nell’adolescenza e giovanile, non è prevenibile il Diabete di tipo 2 lo è ed entrambi possono giovarsi, negli ultimi anni, di terapie innovative che ne migliorano il controllo ed assicurano ai pazienti diabetici una buona vita sia in termini di qualità che in termini di sopravvivenza simile ai non diabetici. La stessa tecnologia assicura un monitoraggio della glicemia migliore grazie ad una sensoristica modulante la terapia, per esempio i sistemi FLASH, e grazie a microinfusori collegati ai sistemi di monitoraggio in grado di arrivare alla meta del pancreas artificiale oggetto di ricerca da decenni. Ma oltre al progresso medico è importante valutare i Diabetici anche sotto il profilo sociale, istituzionale, lavorativo e comunicativo cercando di fare luce sugli aspetti quotidiani spesso oggetto di false credenze o di errate convinzioni. Secondo l’ultimo IDF DIABETES ATLAS [2019] nel mondo ci sarebbero circa 463 milioni di persone affette da diabete di cui 232 milioni non diagnosticate, di queste oltre 50 milioni in Medio Oriente e in Nord Africa (Area MENA); in Marocco sono stati rilevati nel 2019 più di 1 milione e 700.000 diabetici adulti con una prevalenza pari al 7,4% della popolazione. Tale prevalenza, secondo alcuni, risulterebbe tuttavia sottostimata per la difficoltà a tracciare tutti i casi realmente presenti su di un territorio dall’elevata complessità geografica, socio culturale e linguistica. Il dato più preoccupante è che la maggioranza dei pazienti diabetici in Marocco non raggiunge l’equilibrio glico-metabolico raccomandato dalle linee guida nazionali e internazionali, necessario alla prevenzione delle sue più gravi complicanze, suggerendo l’esistenza di un elevato gap tra la gestione di tale malattia cronica basata sulla medicina dell’evidenza e le pratiche quotidiane delle persone nel Paese.
Inoltre, nonostante si continuino a fare intensi e significativi sforzi per aumentare le aspettative di vita della popolazione e migliorarne la qualità, implementando il sistema sanitario e le sue strategie di salute, sono ancora presenti disuguaglianze sociali nell’accesso ai servizi sanitari, disuguaglianze e difficoltà riscontrate anche in Italia. Esse risultano, per esempio, molto frequenti nel caso del diabete, a discapito di quelle fasce della popolazione più svantaggiate sul piano socio-culturale ed economico, ma soprattutto emergono nel confronto fra aree urbane e rurali.
Pertanto, proprio relativamente a tale patologia, migliorare compliance e adherence terapeutiche alle raccomandazioni basate su studi evidence-based medicine risulterebbe fondamentale per promuovere una più elevata qualità della cura, cercando ovviamente di coprire in maniera uniforme tutti i territori del Paese, non solo quelli urbani, ma anche quelli rurali più svantaggiati per diverse ragioni di natura geografica, linguistico-culturale, economica, sociale e talvolta politica.
Visto alcune similitudini nella gestione del Diabete sia di tipo 1 che di tipo 2 tra i due paesi con scambio di popolazione in entrambi e dieta di tipo mediterranea similare, Motore Sanità in collaborazione con il Ministero della Sanità Marocchino, ITA (Italian Trade Agency) e l’Ambasciata Italiana in Marocco ha organizzato il 1 Luglio 2021 un webinar che mette a confronto le esperienze di entrambi paesi per un proficuo scambio di idee e best practices per migliorare la gestione dei pazienti diabetici in entrambi paesi.