HIV: UNA PANDEMIA SILENZIOSA – Emilia-Romagna/Marche/Triveneto
⇒ Comunicato Stampa HIV e COVID-19 “Prevenzione, diagnosi e cura, a che punto siamo”
⇒ Comunicato Stampa HIV in Veneto bisogna puntare sulla prevenzione
INTRODUZIONE DI SCENARIO
Marcello Tavio Direttore UOC divisione di malattie infettive emergenti e degli immunodepressi, AOU Ospedali riuniti di Ancona Presidente SIMIT
Claudio Zanon Direttore Scientifico Motore Sanità
LA SITUAZIONE DELLA PRESA IN CARICO DEL MALATO HIV PRE E POST COVID
il punto di vista dei clinici
Luca Butini, Infettivologo SOSD Immunologia Clinica Ospedali Riuniti Marche e Presidente ANLAIDS
Annamaria Cattelan, Direttore UOC Malattie Infettive Tropicali, AOU Padova
Lucia Ferrara, Lecturer Government Health & Not for profit Division, SDA Bocconi
I NUOVI INDICATORI PREVISTI DAL P.N. AIDS:RICADUTE ASSISTENZIALI, SOCIALI ED ECONOMICHE
Luciano Flor, Direttore Generale Area Sanità e Sociale Regione del Veneto
Fabio Filippetti Dirigente Funzione e Prevenzione dell’Agenzia Regionale Sanitaria ad interim Regione marche
Andrea Marinozzi, Dirigente Farmacista Ospedali Riuniti Ancona – Assistenza Farmaceutica Regione Marche
Valentina Solfrini Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare, Servizio Assistenza Territoriale, Area Farmaci e Dispositivi Medici, Regione Emilia-Romagna
CLUSTER PILOTA E PRESA IN CARICO TRASVERSALE DEL PAZIENTE CRONICO CON HIV
Giovanni Guastella, Vice Segretario Vicario Regionale FIMMG Veneto
Antonio Vittorino Gaddi, Presidente Società Italiana di Salute Digitale e Telemedicina
Eleonora Biaggi, FIMMG Marche
Il Piano Nazionale di interventi contro l’HIV e AIDS (PNAIDS) rappresenta il documento programmatico finalizzato a contrastare la diffusione dell’infezione da Hiv. Previsto dalla Legge 135/90, il piano contempla l’attuazione di interventi di carattere pluriennale riguardanti la prevenzione, l’informazione, la ricerca, l’assistenza e la cura, la sorveglianza epidemiologica e il sostegno dell’attività del volontariato. Il piano è stato approvato con intesa nella Conferenza Stato-Regioni del 26 ottobre 2017 e l’intesa ha stabilito che il ministero, in collaborazione con le regioni:
- dovrà promuovere iniziative di formazione e di aggiornamento degli operatori coinvolti nella cura e nell’assistenza nei luoghi di cura e nell’assistenza sul territorio delle persone con infezione da virus HIV e con sindrome da AIDS;
- dovrà definire strategie di informazione in favore della popolazione generale e delle persone con comportamenti a rischio (popolazioni chiave).
In particolare, è stata focalizzata l’attenzione sulla lotta contro la stigmatizzazione e sulla prevenzione altamente efficace basata sulle evidenze scientifiche e ancorata a principi e azioni che, oltre a comprendere le campagne di informazione, l’impiego degli strumenti di prevenzione e gli interventi finalizzati alla modifica dei comportamenti, si estendono all’uso delle terapie ARV come prevenzione (TasP), con conseguente ricaduta sulla riduzione delle nuove infezioni e il rispetto dei diritti delle popolazioni maggiormente esposte all’HIV. Uno dei punti principali è la formazione del personale dedicato e l’azione sui cittadini HIV positivi e/o pazienti HIV e su coloro che non sanno di essere positivi, sommerso importante da far emergere.
Gli interventi formativi sono mirati a:
- Applicare le misure di prevenzione disponibili anche di natura farmacologica;
- Favorire l’accesso al test e la diagnosi precoce, il legame al percorso di cura ed in
- particolare al trattamento;
- Migliorare la qualità e la sicurezza delle cure;
- Contrastare lo stigma e la discriminazione nelle cure, anche attraverso la conoscenza e la corretta valutazione dei rischi inerenti la sicurezza degli operatori.
Se quanto approvato nel PNAIDS rappresenta un impegno con obiettivi condivisibili e con una presa in carico dei pazienti più formalizzata e delineata a livello nazionale e regionale, la pandemia da COVID ha in molta parte interrotto questo processo virtuoso per cui risulta necessario fare il punto nel futuro post pandemico su:
- La situazione della presa in carico del malato HIV pre e post Covid;
- I nuovi indicatori previsti dal PNAIDS;
- Il cluster pilota di popolazioni come le carceri, i SERD per l’emersione del sommerso e l’azione preventiva e curativa nei confronti dell’HIV, aderenza compresa;
- Il paradigma di patologia cronico-virale con una presa in carico trasversale del cittadino positivo e/o paziente e sulle criticità in essere.
Per questi motivi Motore Sanità ha organizzato il webinar dal titolo:Presa In Carico del Paziente HIV con il focus sulle situazione del triveneto, dell’Emilia Romagna e delle Marche con l’ospedale dopo di fare il punto sull’attuale situazione e sul futuro della prevenzione diagnosi e cura dell’HIV nelle regioni in oggetto.