23 Aprile 2021 – L’obiettivo del piano dell’Unione Europea per sconfiggere il cancro è affrontare
l’intero percorso della malattia, attorno a 4 aree di azione chiave in cui l’Unione può aggiungere il
massimo valore: prevenzione, diagnosi precoce, diagnosi e trattamento, qualità della vita dei malati
di cancro e sopravvissuti. Nei prossimi anni si concentrerà sulla ricerca e sull’innovazione, sfruttando
il potenziale che la digitalizzazione e le nuove tecnologie offrono e mobilitano strumenti finanziari a
sostegno degli Stati membri. Il nuovo programma insieme ad altri strumenti UE forniranno un sostegno
finanziario di 4 miliardi euro agli Stati membri, per rendere i loro sistemi sanitari più robusti e più capaci
di affrontare la malattia. In questa grande rivoluzione del “mondo cancro” fondamentale sarà sfruttare al
massimo il potenziale dei dati e della digitalizzazione e creare un Centro di conoscenza sul cancro
per facilitare il coordinamento delle attività scientifiche relative al cancro a livello dell’UE (entro 2021),
lanciare un’iniziativa europea per l’imaging del cancro per supportare lo sviluppo di nuovi strumenti
computerizzati per migliorare la medicina personalizzata e soluzioni innovative (2022); consentire ai
malati di cancro di accedere in modo sicuro e condividere cartelle cliniche elettroniche per la
prevenzione e il trattamento transfrontaliero attraverso lo Spazio europeo dei dati sulla salute
(2021-2025), espandere il sistema europeo di informazione sul cancro (2021-2022), lanciare i
partenariati di Orizzonte Europa per tradurre la conoscenza scientifica in innovazioni (2021).
Per fare il punto, Motore Sanità ha organizzato, in collaborazione con Periplo, un nuovo incontro
‘ONCOnnection LA RETE ONCOLOGICA STRUMENTO DI GOVERNO E DI PROGRAMMAZIONE
DELLE RISORSE NECESSARIE’; un webinar incentrato sul mondo dell’oncologia e realizzato grazie
al contributo incondizionato di Pfizer, Amgen, Boston Scientific, Nestlé Health Science, Takeda,
Kite a Gilead Company, Janssen Pharmaceutical Companies of Johnson & Johnson e Kyowa Kirin.
Un esempio dei grandi passi avanti fatti in oncologia sono le Car-T, la terapia personalizzata e, ultima
novità, riguarda il carcinoma della mammella: presto saranno attivati i centri dove utilizzare il genoma,
come ha spiegato Maria Grazia Laganà, Direttore Direzione generale della programmazione sanitaria –
Qualità, rischio clinico e programmazione ospedaliera Ministero della Salute.
“Per quanto riguarda il carcinoma della mammella abbiamo lavorato sulla parte genomica che prevedeva
la legge di bilancio del 30 dicembre 2020, quindi ben presto saranno attivati i centri dove utilizzare il
genoma e questa è una importante novità. Abbiamo fatto tutto quasi in un mese di tempo. Dobbiamo
puntare a un ammodernamento dell’organizzazione in oncologia perché la ricerca scientifica va avanti e
dobbiamo stare al passo e non possiamo restare indietro”.
“Lo scenario a cui andiamo incontro è quello di una innovazione in ambito di diagnostica e in ambito di
terapia molto diversa rispetto a quella del passato, è necessario avere dei modelli di calcolo del
fabbisogno che tengano conto di queste nuove caratteristiche dell’innovazione che poi andrà ad
impattare sul corso generale del percorso di gestione del paziente – è stato l’appello di Giuseppe
Turchetti, Professore Ordinario di Economia e Gestione delle Imprese, Scuola Superiore Sant’Anna,
Pisa -. Il tema delle risorse è un tema da affrontare senza evitarlo altrimenti il rischio è che nel prossimo
futuro ci troveremo nella condizione assai negativa di dover razionare rispetto ad alcune innovazioni che
arriveranno. Dobbiamo assolutamente prepararci”.
L’e-Health, la telemedicina, la gestione informatizzata dei dati sono le aree sulle quali investire maggiormente.
“C’è necessità di disporre di dati veri, reali, fruibili: non si può pensare di governare una rete se non abbiamo
a disposizione questo strumento – ha rimarcato ha spiegato Gianni Amunni, Associazione Periplo – Direttore
Generale ISPRO, Regione Toscana -, c’è bisogno di finanziamenti”.
“Gli investimenti in queste tecnologie – ha aggiunto il professor Turchetti – possono veramente consentire un
miglior coordinamento fra i diversi snodi di una rete oncologica e una maggiore velocità di intervenire, e ricordo
che in ambito oncologico il fattore tempo è preziosissimo”.