25 marzo 2021 – Questo è quanto è emerso durante il Tavolo di lavoro ‘Analisi dei dati e Real world: misure di valore del farmaco e dei dispositivi’, durante la Winter School “CALL TO ACTION PER UN SSN INNOVATIVO E RESILIENTE… SE CORRETTAMENTE FINANZIATO”, di MOTORE SANITÀ, che vede per 2 giorni confrontarsi i massimi esperti della Sanità italiana.
“Grazie ai Real World Data oltre che seguire il livello di salute della popolazione è possibile verificare la sicurezza di un farmaco. Questi dati possono aiutare anche a superare il finanziamento a silos, ma è indispensabile che il sistema abbia trasversalità di finanziamento ed essere flessibile con prezzi di riferimento, cosa molto complessa. Il paziente non ha interesse su quanto sia veloce l’approvazione di un farmaco ma soprattutto vuole che un farmaco funzioni e che sia sicuro”, ha detto Antonio Addis, Direttore UOSD Epidemiologia del farmaco, Dipartimento Epidemiologia Regione Lazio
“Nel mondo dell’innovazione stanno cambiando molti aspetti, i farmaci arrivano con trials clinici controllati che non rispecchiano però la situazione reale. Negli ultimi anni i processi tecnologici sono stati molto accelerati, ad esempio i farmaci sull’epatite C sono stati approvati con studi su 200/300 pazienti. Una delle sfide dei prossimi anni sarà la digitalizzazione, consentendo di facilitare l’utilizzo dei dati di Real Word. Dovremmo accettare maggiore incertezza metodologica rispetto ai risultati che potremmo ottenere, i cambiamenti non potranno essere fatti in un solo Paese ma l’approccio dovrà essere globale, serviranno studi su larga scala a livello internazionale”, ha spiegato Marco Marchetti, Direttore Centro HTA Istituto Superiore di Sanità
“Sono vent’anni che sosteniamo l’importanza della sorveglianza attiva e vogliamo uscire dal metodo della visione farmaco centrica. Bene i finanziamenti che arriveranno ma anche gli investimenti che saranno fatti dovranno essere effettuati con professionalità e soprattutto andranno fatti per necessità”, ha raccontato Rossella Moscogiuri, Direttore Dipartimento Farmaceutico ASL Taranto
“Abbiamo tantissimi dati ma spesso abbiamo poche persone che li sanno utilizzare, rischiando che vengano letti male e ne venga fatto un uso organizzativo poco utile. Molte volte un dato, da livello periferico non viene letto a livello centrale. E sarebbe quindi necessario un maggiore coinvolgimento tra le Regioni in modo che il dato possa tornare utile a livello centrale”, ha dichiarato Ugo Trama, Responsabile Politiche del Farmaco e Dispositivi Regione Campania