L’Università di Parma è riuscita ad ottenere un finanziamento che ammonta a 2.3 milioni di euro per un progetto incentrato sullo studio dell’alimentazione e sulla prevenzione delle patologie cardiometaboliche associate a questa.
L’innovazione è legata alla valutazione delle differenze con cui ogni individuo risponde al consumo di precisi alimenti di origine vegetale.
È l’unico progetto italiano premiato dall’ultima sessione di finanziamenti dello European Research Council. Il budget prevede anche l’acquisto di un uno spettrometro di massa ad alta definizione per l’Ateneo.
Il responsabile scientifico del progetto è Pedro Mena, di origine spagnola, del Dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco dell’Università di Parma, saranno coinvolti anche altri ricercatori dell’Ateneo: i docenti Federico Bergenti, Riccardo Bonadonna e Marco Ventura.
Dai recenti studi emerge che ogni persona, dopo aver assunto alimenti di origine vegetali quali frutta, verdura o loro derivati, produce gruppi di composti diversi come risultato della digestione e dell’assorbimento.
I potenziali benefici legati al consumo di determinati alimenti perciò, è variabile tra la popolazione e questo può essere contestualizzato nell’alimentazione personalizzata.
Prevedere come cambia la risposta cardiometabolica in seguito al consumo di determinati alimenti contenenti classi di composti vegetali (polifenoli) secondo le caratteristiche individuali, prestando attenzione al microbiota intestinale è l’obbiettivo di questo sorprendente progetto.
Strategie di dieta fatte ad hoc e studiate precisamente per un singolo individuo, potrebbe portare ad una riduzione dell’incidenza di malattie legate all’alimentazione, aumentando il benessere della popolazione.
Con queste prospettive si spera che il progetto sia di enorme successo.
Erica Guzzonato
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