A Castelfranco arriva il primo strumento diagnostico per lo studio delle masse ovariche. Ecografo innovativo per lo screening prenatale e altrettanto fondamentale per la diagnosi precoce nello studio dei tumori ginecologici, in uso ad una equipe di specialisti del Centro di medicina.
Apparecchiatura di ultima generazione, il nuovo ecografo Voluson E10, riesce grazie ad un’altissima a risoluzione dell’immagine a permettere una precisa diagnosi delle neoformazioni ginecologiche, e soprattutto riesce a distinguere precisamente tra formazioni benigne e maligne.
Grazie alla tecnologia 3D e 4D si riesce a ricostruire il piano della cavità endometriale e della parete muscolare dell’utero, riuscendo così a identificare con molta precisione eventuali anomalie della morfologia della cavità uterina e quindi eventuali parametri di malignità. Lo strumento diagnostico, per il quale sono stati investiti 200mila euro, riesce quindi a produrre immagini tridimensionali (3D) e 4D (“tridimensionale in tempo reale” o “tridimensionale in movimento”) fornendo immagini ad altissima risoluzione, come nel caso della funzione del Parental bonding, che consente la visualizzazione in 3D/4D del volto e del corpo fetale.
Il Centro medico Castelfranco Veneto, nato nel 2017 e che vede al suo interno un Poliambulatorio con oltre 50 medici specialisti tra fisioterapia e riabilitazione, ecografia ginecologica ed andrologica, dermatologia e prevenzione melanoma, servizio di oculistica e di consulenza dietetica, medicina dello sport, del lavoro ed il Welfare aziendale, è anche Centro di riferimento per i test di siero prevalenza per il COVID-19 avendo effettuato oltre 800 test in pochissime settimane, tanto da aver dovuto allargare gli spazi disponibili di oltre 400 metri quadrati.
L’Amministratore Delegato del Centro ha spiegato come si sia deciso di investire in ricerca e innovazione ed è per questo che sono stati i primi sul territorio ad effettuare test sierologici Covid-19 e per la quale hanno ricevuto una grandissima risposta da parte di tutti gli abitanti della zona, forse anche perché c’è ancora necessità di sicurezza verso questa terribile pandemia. Sicuramente a Castelfranco è stato fatto un notevole passo avanti nella lotta alle masse ovariche.
Stefano Sermonti