La Regione Emilia Romagna stanza 5 milioni per le tecnologie contro il Covid-19. Finanzierà alcune idee per combattere la pandemia Coronavirus, per garantire il distanziamento sociale all’aperto e sugli autobus (così da poter garantire massimo supporto alle forze dell’ordine) o soluzioni tecnologiche per calcolare il possibile contagio al lavoro o in posti chiusi.
Ma anche trattamenti al plasma freddo atmosferico per la decontaminazione di superfici di alimenti e materiali e oggetti a contatto con gli alimenti e una tecnologia innovativa per la produzione flessibile di mascherine classe Ffp3 con potenziata attività antivirale e antibatterica.
La Regione Emilia-Romagna finanzierà con 1,9 milioni di euro su 2,3 milioni, 12 laboratori della rete regionale Alta tecnologia. I Progetti, che saranno peraltro mostrate nel corso di R2B, la fiera della ricerca e dell’innovazione che si terrà online da domani al 12 giugno, dovranno concludersi in 6 mesi, si aggiungono a 30 già accettati in precedenza, la settimana appena passata, con una cifra che ammonta a 3,1 milioni. In totale sono stati presentati 198 progetti nelle tre call del bando regionale: 153 da imprese e 45 da laboratori della Rete regionale Alta Tecnologia, nello specifico, le iniziative di cui sopra, sono state presentate nel numero di 9 da centri dipartimentali dell’Università di Bologna e quattro dall’Università di Modena e Reggio Emilia, da Cnr-Imamoter di Ferrara, da Redox di Reggio nell’Emilia e dal Tpm-Fondazione Democenter-Sipe di Mirandola (Modena).
Gli Assessori regionali Vincenzo Colla (Sviluppo economico) e Paola Salomoni (Università e ricerca) hanno tenuto a lodare il grande impegno dimostrato e la grande qualità del lavoro presentato con punteggi molto alti ottenuti dai progetti che testimoniano l’alta qualità del nostro sistema dell’innovazione, di cui il pubblico rappresenta una parte importante. Hanno aggiunto in ultimo che la Regione Emilia-Romagna con il grande obiettivo di riuscire a sostenere la ripresa economica, puntando molto sullo sviluppo sperimentale e la ricerca di nuove soluzioni tecnologiche.
Stefano Sermonti