Obbligo mascherine sempre, è quanto disposto dal Sindaco di Genova Marco Bucci. L’ordinanza impone l’uso “obbligatorio sempre in tutte le aree al di fuori della proprietà privata, tranne per chi pratica attività sportiva”.
L’obbligo non è valido solamente per i bambini sotto i 6 anni e per tutti coloro afflitti da una patologia che non è compatibile con l’uso continuativo della mascherina. La mascherina resta obbligatoria nei parchi, giardini e ville pubbliche, nei cimiteri, nei locali privati ad uso pubblico, nelle attività commerciali e sui mezzi di trasporto pubblico. L’ordinanza stabilisce che possono essere utilizzate le cosiddette “mascherine di comunità”, ovvero mascherine monouso o mascherine lavabili, anche autoprodotte, in materiali multistrato idonei a fornire un’adeguata barriera e, al contempo, che garantiscano comfort e respirabilità, forma e aderenza adeguate che permettano di coprire dal mento al di sopra del naso.
Ovviamente oltre alla mascherina resta importante il lavaggio frequente delle mani e stare distanziati dalle altre persone per ridurre la possibilità di contrarre o veicolare il Covid 19.
L’ordinanza sarà valida fino alla mezzanotte del 2 giugno. Potrebbe però protrarsi per alcune settimane a seconda dell’andamento dei contagi.
Le mascherine vanne sempre smaltite correttamente e in Liguria chi abbandona mascherine usate, senza smaltirle correttamente, può incorrere in una multa. Le sanzioni variano da 300 a 3.000 euro. La mascherina, oltre a essere un rifiuto, potrebbe essere considerato potenzialmente infetto quindi va gettato in sacchi per i rifiuti chiusi e depositati nella raccolta indifferenziata.
Il Tribunale amministrativo regionale della Liguria ha respinto il ricorso presentato da alcuni cittadini che chiedeva la sospensione dell’ordinanza del Comune di Genova sulla obbligatorietà della mascherina in luogo pubblico.
Francesca Romanin