Parte in Trentino il primo studio di massa sugli anticorpi. Verranno coinvolte 7.000 persone nei cinque paesi del Trentino che sono stati più colpiti dal coronavirus. I cinque Comuni coinvolti sono Pieve di Bono-Prezzo, Vermiglio, Canazei e Borgo Chiese e Campitello di Fassa. Sono i cinque comuni del Trentino dove si è avuto un maggior numero di contagi.
Lo studio è svolto in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità e l’Università di Trento. Si tratta di un progetto molto innovativo. Verranno effettuati dei tamponi a tutti coloro che hanno avuto dei sintomi da Covid 19. L’analisi verrà estesa anche ai loro familiari. I test verranno poi ripetuti dopo quattro mesi. La ripetizione consentirà di vedere se ci sono manifestazioni anticorporali nei pazienti esaminati. Questo esame di massa permette di verificare se ci sono ancora nuovi casi di pazienti infetti. In questo modo si possono bloccare sul nascere nuovi focolai. Gli esami sierologici permetteranno inoltre di scoprire quante persone sono venute in contatto con il coronavirus. Gli anticorpi neutralizzati verranno usati per verificare anticorpi messi a contatto con il virus effettivamente bloccano la penetrazione del virus nelle cellule. Da questa analisi si può scoprire la risposta immune.
Si tratta di un esperimento molto importante proprio perché così capillare.
Uno dei motivi che ha portato alla nascita di questo studio è il rilancio del turismo. Qualora questi Comuni risultino covid free sarà più facile pensare di rilanciare il settore turistico.
Probabilmente esperimenti analoghi verranno estesi su tutto il territorio nazionale.
Al momento sono tanti i test che si trovano in giro e alcuni non sono neppure certificati. Per questo motivo è molto importante affidarsi solamente ai test ufficiali. La Guardia di Finanza nei giorni scorsi, in varie Regioni d’Italia, ha sequestrato test che non erano certificati. Ovviamente i test non certificati non possono dare risultati attendibili e possono quindi essere molto pericolosi.
Francesca Romanin