SALUTE MENTALE: ASSISTENZA PSICHIATRICA E MISURAZIONE DEGLI ESITI ASSISTENZIALI

salute mentale

“Troppi pazienti non presi in carico e ritardi diagnostici, indispensabile maggiore coordinamento a livello locale e più supporto economico alle famiglie disagiate”

Roma, 27 ottobre 2020Per affrontare i problemi legati ai disturbi mentali, in particolare alla qualità dell’offerta di cura nei sevizi, analizzando i punti di forza e criticità e le azioni in corso a livello locale, Motore Sanità ha organizzato nel Lazio, con il contributo incondizionato di Angelini, il webinar “LA SALUTE MENTALE. FOCUS SULL’ASSISTENZA PSICHIATRICA E LA MISURAZIONE DEGLI ESITI ASSISTENZIALI”, terzo di tre di appuntamenti regionali. In Italia, i dati del rapporto sulla Salute Mentale del 2017 dicono che i pazienti psichiatrici assistiti dai servizi specialistici siano oltre 850mila; di cui 336mila entrati in contatto con i servizi per la prima volta; le persone di sesso femminile rappresentano il 54% dei casi; il 68% dei pazienti sono al di sopra dei 45 anni. La spesa complessiva è stata di 4 miliardi di euro, di cui l’assistenza ambulatoriale ben il 47% del omplessivo, il residenziale il 40% e il semiresidenziale il 13%. Il costo medio annuo per residente dell’assistenza psichiatrica, territoriale e ospedaliera, è pari a 78 euro.

“Nel caso delle malattie Covid correlate si vive una drammatica condizione di attesa associata alla cosiddetta ‘ansia anticipatoria’, con una snervante, continua, distruttiva attesa dell’esame, del referto, della terapia. L’attesa si accompagna al terrore ed alla paura connessa alla singola malattia che si teme possa essere stata contratta In relazione alla situazione di vita che ci fa vivere il Covid, un virus che desta profonda preoccupazione e angoscia perché ha trattamenti complessi ed impegnativi, non sempre risolutivi. A causa del clamore mediatico che la pandemia suscita, la sospensione del tempo è percepita come un’attesa alterata e dilatata, apparentemente infinita, che può essere vissuta in modi differenti a seconda delle nostre personalità. Vediamo ogni giorno sempre più persone che subiscono passivamente l’attesa, che diventa una sorta di alibi per attuare un atteggiamento rinunciatario, passivo, che moltiplica i problemi, mentre ne vediamo altre insofferenti che reagiscono in modo aggressivo e a volte violento, altre ancora che tentano di non tenere conto delle limitazioni, pagandone le conseguenze anche legali”, ha dichiarato Massimo Di Giannantonio, Presidente Eletto SIP

“La chiusura degli ospedali psichiatrici stabilita dalla legge 180 ha spostato sui servizi territoriali, i reparti psichiatrici ospedalieri e le famiglie la presa in carico delle persone con disturbi psichici. Per realizzare in modo funzionale tale obiettivo, è importante che i servizi psichiatrici lavorino in un sistema di rete capace di rispondere alle diverse esigenze assistenziali sia in fase acuta che nel prosieguo delle cure. È indispensabile evidenziare i punti di forza e criticità dei servizi psichiatrici nei DSM con particolare attenzione alla schizofrenia e non solo. Come anche riflettere sulla psichiatria di genere e di consultazione, i PDTA, la continuità delle cure, gli aspetti giuridici della presa in carico. Le tematiche vanno affrontate con l’update della situazione regionale, con l’analisi dei punti di forza e criticità, l’importanza del riconoscimento e le reali risorse economiche a disposizione”, ha spiegato Alberto Siracusano, Direttore UOC Psichiatria e Psicologia Clinica Policlinico Tor Vergata

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Patologie reumatiche in Lombardia: “Per gli esperti è ora di creare una vera rete sul territorio per nuovi percorsi di cura”

Patologie reumatiche in Lombardia

Milano 27 ottobre 2020 Implementare la telemedicina, abbattere le liste d’attesa, migliorare intesa ospedale-territorio, creare una rete reumatologica, con maggiore sinergia tra lo specialista, il farmacista ospedaliero e il MMG per garantire una migliore qualità di vita alle persone affette da artrite reumatoide. Per fare il punto sulla situazione delle patologie reumatiche in Lombardia, come già accaduto in Puglia, Veneto e Campania, con la RoadMap REUMARETE, si è svolto con gli esperti, il webinar ‘IL PAZIENTE REUMATOLOGICO LOMBARDO PERCORSI DI CURA POST COVID’, organizzato da Mondosanità e con il contributo incondizionato di Bristol-Myers Squibb ed IT-MeD.

“La valutazione dell’impatto della pandemia sui pazienti portatori di malattie infiammatorie croniche reumatologiche non può prescindere da due ordini di considerazioni. Il primo riguarda l’impatto della infezione da Sars-Cov-2 sulla comunità dei pazienti reumatologici. A questo aspetto la SIR ha tentato di dare una risposta mediante l’istituzione precoce di un registro di casi di contagio insorti in pazienti reumatologici evidenziando che l’infezione non è probabilmente più frequente in questa popolazione e che l’impatto delle terapie è minimo. Il messaggio che ne è scaturito è stato quello di comunicare ai pazienti la necessità di proseguire le terapie in quanto una malattia non controllata sembra essere un fattore di rischio aggiuntivo della possibilità di contagio. Il secondo punto da considerare è relativo alla riduzione delle prestazioni ordinarie per i nostri pazienti, resasi necessaria in funzione dell’allargamento a macchia d’olio del contagio. Per questo è fondamentale che vengano finanziate iniziative di controllo e di monitoraggio a distanza dei pazienti onde evitare che questa grande e fragile comunità di persone si senta abbandonata a casa senza più possibilità di controllo specialistico. La telemedicina offre a questo proposito notevoli opportunità e la SIR ha approntato una piattaforma specifica per il telemonitoraggio da applicare a livello nazionale. È fondamentale che gli organi regolatori ci affianchino in questo programma attraverso il riconoscimento anche economico delle prestazioni a distanza che possono contribuire a ridurre gli spostamenti e quindi i contagi consentendo un adeguato monitoraggio della sicurezza e della aderenza alle terapie in atto”, ha detto Luigi Sinigaglia, Presidente Nazionale della Società Italiana di Reumatologia (SIR) 

“La Lombardia è stata la regione italiana più duramente colpita dall’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da Covid-19: se tale evento di eccezionale gravità ha modificato la vita di tutti, è necessario osservare da vicino quale impatto esso abbia avuto nella vita di chi in Lombardia vive con una patologia reumatologica cronica. Come Associazione Lombarda dei Malati Reumatici e tutte le altre associazioni a noi affini con le quali collaboriamo, vogliamo che il webinar di oggi, sia l’occasione per confrontarci con gli esperti per ragionare insieme su aspetti cruciali – resi ancora più urgenti dalla pandemia – tra i quali le liste d’attesa, la creazione di una rete reumatologica sul territorio lombardo, il ruolo della telemedicina e in generale tutti gli aspetti che anche in tempo di pandemia possono concorrere alla positiva qualità di vita di tutte le persone che affrontano una patologia reumatologica cronica”, ha spiegato Maria Grazia Pisu, Presidente ALOMAR ODV

“La pandemia, in questo momento, sta ripresentando le problematiche più critiche che abbiamo già vissuto. La difficoltà d’accesso agli Ospedali e agli ambulatori medici ha riaperto un problema che rende i pazienti incerti e preoccupati sul loro futuro a causa della lungaggine delle liste d’attesa per prime visite ed eventuali rimandi delle visite di controllo già programmate. Ma questo vale per tutta Italia e noi di ANMAR lo abbiamo fatto notare da marzo. La difficoltà a fissare appuntamenti per visite specialistiche che, con patologie multidisciplinari, sono necessarie. Vale per tutta Italia. Parliamo di patologie che spesso hanno delle comorbidità e devono essere seguite oltre che dal MMG che spesso è escluso dal nostro percorso di cronici, anche gli specialisti non si confrontano per gestire al meglio la patologia o le patologie. La creazione di una rete reumatologica sul territorio lombardo risulta impellente e ci stiamo lavorando con la Regione che aveva già avviato i lavori ma con le difficoltà del momento e con il cambio dei referenti regionali incaricati, è in attesa di poter ripartire. La telemedicina in Lombardia è attiva. Il Fascicolo Sanitario è adeguato e accessibile. Ovviamente per chi non è attrezzato a livello telematico, diventa più difficile. Anche se per quanto concerne l’interoperabilità dei sistemi/piattaforme diventa un problema. Il paziente è titolare/proprietario dei suoi dati. I dati nel fascicolo non sono interoperabili tra i sistemi attuati, ANMAR si sta adoperando con smart share di far sì che le varie piattaforme possano interagire per rendere il percorso del cronico più agevole, degli specialisti più veloce e di dare la possibilità al MMG di essere coinvolto nel percorso di cura del paziente”, ha dichiarato Silvia Tonolo, Presidente ANMAR

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