L’inverno è alle porte: quattordici milioni  di italiani verranno colpiti dall’influenza

L’inverno è alle porte: quattordici milioni  di italiani verranno colpiti dall’influenza

 

di Redazione

Milano 25 Settembre 2019 – L’inverno è in arrivo e milioni di italiani si preparano ad affrontare una delle sue più insidiose conseguenze: l’influenza. Con l’arrivo del freddo circa duecento – tra virus influenzali e simil-influenzali – costringeranno a letto molte persone. Ma che influenza ci aspetta per il prossimo inverno? “A oggi la stagione influenzale in arrivo non sembra essere pesantissima, con un numero di casi leggermente sotto la media. Ci aspettiamo di avere circa 6 milioni di influenzati, con un’incidenza leggermente inferiore rispetto agli scorsi anni – afferma il professor Fabrizio Pregliasco, Virologo, ricercatore del Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute dell’Università degli Studi di Milano e direttore sanitario I.R.C.C.S. Istituto Ortopedico Galeazzi – A questi 6 milioni che saranno colpiti da ‘vera’ influenza, vanno poi aggiunti altri 8 milioni di cittadini che contrarranno gli altri virus simil-influenzali”.

L’influenza si distingue, infatti, da tutte le altre forme parainfluenzali per la presenza di tre caratteristiche: insorgenza brusca della febbre oltre i 38°; presenza di almeno un sintomo sistemico (dolori muscolari/articolari); presenza di un sintomo respiratorio (tosse, naso che cola, congestione/secrezione nasale, mal di gola). Nonostante quest’anno si stimi, dopo un biennio di forte incidenza, una stagione influenzale meno pesante per la popolazione generale e con dati nella media, i virus che colpiranno gli italiani saranno più insidiosi. “Si sono diffuse due nuove varianti dei virus, H3N2 e H1N1, le quali, oltre ad avere una maggior capacità diffusiva, sono quelle forme influenzali che – soprattutto l’H1N1 nei bambini piccoli e l’H3N2 nei soggetti anziani e fragili – possono provocare maggiori severità e un più alto rischio di complicanze”, continua il Prof. Pregliasco. “Oltre a questi, saranno presenti anche i virus B/Colorado e A/Kansas che sono varianti già conosciute dalle precedenti stagioni”.

 Ma come si comportano gli italiani in caso di influenza? Una ricerca condotta da Assosalute (Associazione nazionale farmaci di automedicazione che fa parte di Federchimica) delinea alcuni dei comportamenti più comuni. La maggioranza degli italiani, il 55 per cento, dichiara di assumere un comportamento corretto in caso di influenza: si mette a riposo, assume farmaci di automedicazione e contatta il medico solo se dopo 3 giorni non nota un miglioramento. La percentuale di coloro che sanno come è bene comportarsi è più alta tra le donne (61,7 per cento) rispetto agli uomini (48,5 per cento). “I farmaci di automedicazione, insieme a riposo e corretta alimentazione, sono il rimedio migliore contro l’influenza”, conferma il professor Pregliasco.

 In caso di influenza, quindi, per alleviare i sintomi e favorire una totale ripresa, il pilastro del trattamento è rappresentato dai farmaci di automedicazione, riconoscibili grazie alla presenza del bollino rosso che sorride sulla confezione. Lo sanno bene gli italiani, che nel 64 per cento dei casi scelgono proprio i farmaci di automedicazione come primo rimedio in caso di influenza. A seguire, le ‘bevande della nonna’ (bevande calde, spremute, latte e miele), opzione preferita dal 24 per cento. Ancora alta la percentuale di chi crede che gli antibiotici siano un rimedio efficace contro l’influenza (16,2 per cento), soprattutto tra i giovanissimi, dove si arriva al 29,2 per cento. “Uno degli errori da evitare in caso di influenza è quello di assumere gli antibiotici che sono del tutto inefficaci nella lotta ai virus. A differenza dei farmaci di automedicazione, gli antibiotici non vanno mai assunti senza la prescrizione medica specifica per quel caso”, afferma il professor Pregliasco. Ovviamente, per molti italiani la migliore cura contro l’influenza è la prevenzione. Su questo, la maggioranza mette in atto comportamenti corretti come evitare gli sbalzi di temperatura (55,2 per cento) e lavarsi spesso le mani (41,3 per cento). Oltre alle pratiche di buon senso, il vaccino anti-influenzale rappresenta un rimedio essenziale per evitare il contagio, soprattutto nei soggetti più fragili. “La vaccinazione è un’opportunità per tutti, ma ha una impellenza sempre più alta al crescere della fragilità del soggetto – ricorda il Professor Pregliasco – Il vaccino contro l’influenza non ci mette a riparo da tutti i virus in circolazione, ma il suo successo va misurato in ottica salvavita. L’obiettivo principale del vaccino è proprio quello di dare copertura ai soggetti fragili e ridurne la mortalità associata”.

 

Per maggiori informazioni: www.semplicementesalute.it.

 

Astra Ricerche per FIPC e Conacuore: Quali i nemici del cuore per gli italiani?

Astra Ricerche per FIPC e Conacuore: Quali i nemici del cuore per gli italiani?

 

di Redazione

Roma. 25 Settembre 2019- I veri nemici del cuore secondo gli italiani: al primo posto il fumo (60 per cento), seguito da colesterolo, ipertensione e diabete (56 per cento), mentre il 70 per cento pensa (in modo errato) che movimento, alimentazione corretta econtrollo dello stress non rientrino nel programma di prevenzione Un’ indagine, condotta da Astra Ricerche per la fondazione italiana per il cuore (FIPC), rivela quali sono i fattori di rischio che gli italiani temono di più per il cuore, riconfermando vincente la scelta di FIPC e Conacuore di voler promuovere messaggi educazionali sul corretto stile di vita. Un esempio? Concentrando l’attenzione del pubblico più numeroso della domenica, quello dei tifosi negli stadi e a casa, che, grazie al patrocinio della Lega Calcio Serie A e FIGC, vedranno a bordo campo lo striscione della Giornata Mondiale per il Cuore, e un video sull’importanza di un’efficace prevenzione cardiovascolare. Per tutto il mese moltissime le attività gratuite su tutto il territorio con distribuzione di materiale informativo.

 

Si deve quindi fare ancora molto per aumentare la consapevolezza degli italiani sui fattori di rischio delle malattie cardiovascolari, e su quali siano le armi vincenti a disposizione per prevenirle. Questa è una priorità perché le malattie cardiovascolari rappresentano ancor oggi la prima causa di morte in Italia e nel mondo ed uccidono ogni anno 17,9 milioni di persone. Gli stili di vita sono dunque al centro dei messaggi che FIPC insieme a Conacuore rinnova il 29 settembre per la Giornata Mondiale per il Cuore, la campagna promossa in tutto il mondo dalla World Heart Federation e coordinata in Italia dalla FIPC. Nel corso del mese di settembre e anche oltre sono moltissime le iniziative aperte al pubblico in forma gratuita, organizzate da associazioni di pazienti, ospedali, aziende sanitarie locali, enti pubblici e privati per sensibilizzare le persone a prendersi cura del proprio cuore.

 

Grande visibilità viene data a questi temi grazie alla collaborazione con Lega Calcio e FIGC, attraverso l’esposizione dello striscione della Giornata Mondiale per il Cuore nei campi di calcio di Serie A prima dell’inizio delle partite del 28-30 settembre e la proiezione dello spot educazionale sui videowall, consentendo di raggiungere gli ‘sportivi’ del calcio, più o meno virtuali, presenti allo stadio o collegati.

 

‘Diventa un eroe del cuore’ è il razionale (e anche il titolo) dell’opuscolo della Giornata Mondiale per il Cuore di quest’anno, distribuito in 120 mila copie in tutta Italia. Inoltre, grazie alla collaborazione con Federfarma Lombardia, nelle farmacie di Milano e provincia, Monza e Lodi che aderiscono all’iniziativa, oltre a ricevere una copia dell’opuscolo della Giornata Mondiale per il Cuore 2019, sarà possibile effettuare gratuitamente un test a punteggio per valutare la salute del cuore e ricevere informazioni sulla prevenzione delle malattie cardiovascolari.

 

L’elenco delle iniziative in tutta Italia

è disponibile su fondazionecuore.it e conacuore.it