È Elcin Barker Ergun la nuova CEO del Gruppo Menarini. “L’entrata di Elcin Barker Ergun – hanno commentato Lucia e Alberto Giovanni Aleotti – corona un percorso di rafforzamento della governance che abbiamo iniziato qualche anno fa con l’obiettivo di rendere la nostra azienda più internazionale e accelerare la sua crescita”. Elcin Barker Ergun ha detto che “Menarini è un’azienda stimata a livello internazionale per la sua dinamicità e attenzione al paziente. È un onore poter dare il mio contributo nell’affrontare le nuove sfide della ricerca e guidare Menarini verso ulteriori espansioni geografiche”. “Elcin è il complemento ideale per la squadra Menarini per continuare la crescita del Gruppo in termini geografici e nuove aree terapeutiche” ha commentato a sua volta Eric Cornut, presidente di Menarini. Dopo 8 anni trascorsi in UK e Olanda lavorando per aziende del settore tecnologico, Elcin Barker Ergun è entrata nel settore farmaceutico come CFO delle filiali in Glaxo Smith Kline. Successivamente ha ricoperto ruoli di responsabilità crescente nel settore del Healthcare business di Merck KGaA con responsabilità di business globali occupandosi, nel precedente ruolo di Responsabile New Business, anche di collaborazioni internazionali di Ricerca e Sviluppo.
Arriva in Lombardia il tour #AdessoBasta La conferenza di Gallera, Scotti e Levato
di Redazione
Milano. 12 Settembre 2019 – Il tour nazionale #AdessoBasta, arriva in Lombardia, con l’obiettivo di ascoltare le esigenze dei cittadini per poter avanzare al Governo del Paese richieste che tengano in considerazione i reali bisogni sanitari e socio-sanitari della popolazione. A bordo di un camper, con la costante presenza del Segretario nazionale FIMMG Silvestro Scotti, come prima parte, saranno toccate 15 città in 30 giorni di viaggio percorrendo ben 1.800 chilometri. Secondo il segretario nazionale FIMMG “questo tour, fortemente voluto da noi medici di medicina generale, è l’ennesima dimostrazione, se mai ce ne fosse stato il bisogno, di quanto i pazienti siano il nostro ‘motore’ e quanto le loro esigenze siano le nostre”. “La figura del medico di famiglia è troppo importante – continua Scotti – con il tempo si crea un rapporto di fiducia oserei dire indissolubile con l’assistito, garantendo così una continuità di cura. Le proposte portate avanti dalla nostra Federazione sono volte a sviluppare e migliorare l’organizzazione dell’assistenza sul territorio. Abbiamo un contratto di lavoro i cui contenuti devono essere cambiati per poter soddisfare meglio i bisogni di salute dei nostri assistiti. Abbiamo bisogno di una politica che investa nella medicina di famiglia con provvedimenti specifici”.
“Sosteniamo la campagna della Fimmg – ha detto l’assessore al Welfare, Giulio Gallera, durante la conferenza stampa cui hanno partecipato anche il segretario nazionale Silvestro Scotti e quello regionale Gabriella Levato – per rinsaldare il rapporto fra i medici e le istituzioni. La Fimmg ha seguito il percorso che abbiamo adottato per lavorare sulla presa in carico e per migliorare la qualita’ delle cure dei nostri pazienti cronici secondo un modello proattivo seguendoli nel loro percorso di cura”. Secondo l’assessore Gallera, dunque, il medico di medicina generale e’ “una figura fondamentale, che vogliamo rafforzare”. In questo percorso pero’, ma ci vuole anche la complicita’ degli stessi dottori che sono chiamati “a un nuovo modo di vivere l’essere medico di medicina generale”. “Vogliamo passare – ha concluso – da una ‘medicina di attesa’ alla medicina di iniziativa. Questo e’ l’unico vero modo di risponder concretamente alle necessita’ dei cittadini”.
«Il tour toccherà i Comuni più piccoli – dichiara Gabriella Levato – perché è in questi territori che occorre portare nei nostri studi le nuove tecnologie che permettano al medico di medicina generale di rispondere meglio alle necessità dei propri assistiti”. “Ma è giusto dire che a tantissimi medici manca il supporto dell’infermiere di studio – continua Levato – del personale amministrativo o dell’assistente sociale o del terapista della riabilitazione. Gli esami di diagnostica di I livello come l’elettrocardiogramma o la spirometria o un holter cardiaco o pressorio possono essere eseguiti, anche in telemedicina, nei nostri studi. Dobbiamo far sì che il medico di medicina generale abbia la possibilità di prescrivere anche i farmaci con piano terapeutico anche per non costringere i pazienti a rivolgersi ogni volta allo specialista, aumentando liste d’attesa e ineguaglianza nell’accesso alle cure”.
Gli italiani non sono troppo ben informati sul rischio cardiovascolare e il colesterolo
di Redazione
Milano. 13 Settembre 2019 – Le malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte nel mondo, cui viene correlato il 31 per cento dei decessi. Anche in Europa le principali cause di morte sono aterosclerosi e attacco ischemico, pari negli over 75 al 42 per cento delle donne e al 38 per cento degli uomini. L’ipercolesterolemia si colloca tra i principali fattori di rischio cardiovascolare, e la prevenzione primaria – come recentemente ribadito dalle nuove linee guida ESC/EAS – rappresenta il primo passo per la gestione delle dislipidemie, andando ad agire sui fattori modificabili quali stile di vita e alimentazione. Ma quanto sono informati gli italiani in tema di rischio cardiovascolare, ipercolesterolemia e prevenzione primaria? E quanto sono consapevoli dei propri livelli di colesterolo rispetto ai valori soglia riportati dalle linee guida? Ce lo svela un’indagine di IQVIA condotta su un campione di 1000 italiani, dalla quale è emerso che gli italiani identificano i livelli di colesterolo alto tra i primi 3 fattori di rischio cardiovascolare, dopo ipertensione e al pari di iperglicemia. Oltre il 90 per cento degli intervistati ritiene infatti il colesterolo alto rischioso o molto rischioso. Nonostante vi sia una diffusa conoscenza sul tema, solo 6 intervistati su 10 hanno fatto un controllo nell’ultimo anno: di questi, il 61 per cento non ricorda i propri valori e oltre 1/3 di chi li ricorda ha un’errata percezione del proprio rischio (dichiara di avere il colesterolo nella norma ma cita valori sopra soglia).
“La consapevolezza degli italiani sulle tematiche cardiovascolari sta aumentando negli ultimi anni. Tra gli intervistati emerge una diffusa conoscenza sui rischi dell’ipercolesterolemia e sulle principali cause, identificate negli stili di vita in primis (alimentazione e sedentarietà) e nella familiarità. Tuttavia, la conoscenza è generica e la percezione del proprio rischio di ipercolesterolemia è molto bassa – spiega Isabella Cecchini, Head of Primary Market Research IQVIA – Abbiamo infatti rilevato una bassa conoscenza dei valori soglia e dei propri valori e una diffusa sottovalutazione del rischio personale. Si conferma la necessità di rafforzare la percezione del rischio personale legato al colesterolo alto, in particolare del ruolo del colesterolo HDL e LDL e delle possibilità di prevenzione, così da favorire stili di vita salutari”. Dalla ricerca IQVIA emerge inoltre che il 73% degli intervistati conosce gli integratori alimentari per il controllo e la riduzione del colesterolo. Il 52% di chi ha il colesterolo alto, infatti, li usa per controllarlo/ridurlo, mentre il 16% di chi ha valori nella norma, li usa per prevenirlo.
“Un corretto stile di vita, è il primo, fondamentale passo nella gestione delle dislipidemie – spiega il Prof. Alberico Catapano, Professore ordinario di farmacologia presso il Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari dell’Università di Milano. Questo include – come ribadito nelle nuove linee guida ESC/EAS per la gestione del rischio cardiovascolare, presentate nei giorni scorsi a Parigi – l’utilizzo di integratori contenenti riso rosso fermentato che può essere preso in considerazione in soggetti a basso rischio cardiovascolare. Una recente review attesta che l’assunzione di 3mg/die di monacolina K, presente nel riso rosso fermentato, porta a una chiara e significativa riduzione del rischio CV5”.
“La possibilità di assumere un integratore specifico che combini diverse sostanze con azione sul colesterolo, come riso rosso fermentato, berberina, policosanoli, con ingredienti quali astaxantina, coenzima Q10 e acido folico, permette di sfruttare l’azione complementare dei singoli componenti e ottenere una riduzione significativa dei livelli di colesterolo LDL – spiega il Prof. Matteo Pirro, Direttore S.C. Medicina Interna dell’Università degli Studi di Perugia, che sottolinea l’importanza del consiglio e del controllo medico. È importante sottolineare come sia chiara la necessità di orientare correttamente il consumatore non solo verso prodotti con una precisa composizione quali-quantitativa supportati da studi clinici, ma anche che rispettino elevati standard di qualità”. Il 60% degli intervistati identifica nel medico di medicina generale e nello specialista, seguiti dal farmacista (55%), le figure chiave in grado di fornire le corrette informazioni riguardo l’assunzione di integratori per il colesterolo, in un quadro di prevenzione del rischio cardiovascolare. Molto elevate le attese di informazione: 3 italiani su 4 sono interessati ad avere informazioni sui rischi, le cause e le strategie di prevenzione dell’ipercolesterolemia. “Siamo in prima fila nel sostenere e migliorare le conoscenze dei cittadini in fatto di salute – spiega la Dott.ssa Micaela Clemente, farmacista – Il farmacista è un attore privilegiato nei rapporti con il cittadino e nella promozione e aderenza ai comportamenti e stili di vita corretti e salutari, anche per il controllo del colesterolo”.
Mylan è impegnata a promuovere attivamente l’importanza di intervenire precocemente sull’ipercolesterolemia e sensibilizzare i cittadini sui principali fattori di rischio cardiovascolare. “Da sempre Mylan è attenta ai bisogni e alle necessità di pazienti e consumatori, anche portando in evidenza le cattive abitudini in fatto di salute come emerso dalla ricerca presentata oggi – spiega Fabio Torriglia, Amministratore Delegato di Mylan Italia. Quest‘anno supportiamo diverse attività di sensibilizzazione, così da coinvolgere in maniera virtuosa gli specialisti del settore, medici e farmacisti, e i consumatori. Promuoviamo così un dialogo diretto fra tutti gli attori del sistema per accrescere la conoscenza e la consapevolezza sui corretti stili di vita da adottare per il proprio benessere da cui può conseguire una reale trasformazione culturale”. In occasione del lancio del nuovo sito armolipid.it, Mylan ha avviato un progetto con l’obiettivo di promuovere un corretto stile di vita, a partire dall’alimentazione. In collaborazione con la food blogger Sonia Peronaci, è stato realizzato un booklet di ricette per un sano stile di vita. Il booklet sarà distribuito a livello nazionale nelle farmacie aderenti all’iniziativa e scaricabile dal sito armolipid.it, insieme alle video-ricette realizzate da Sonia Peronaci.